Albenga perde un’altra sua figura storica ed esemplare. Ha chiuso gli occhi, in cammino per l’aldilà, Ferdinando (Nando) Gerosa, 82 anni, che soffriva da qualche tempo di Parkinson. Tra il ’70 e ’80 assessore alle Finanze, componente della commissione edilizia, esponente della vecchia guardia Dc. Si è spento nell’abitazione di famiglia. Maestro di vita imprenditoriale (è stato a lungo in società con Gravellone), generoso e realista, gentiluomo e creativo.Un imprenditore accorto, lungimirante e di successo. Ad Albenga aveva realizzato anche il residence Welcome di via Patrioti poi trasformato in alloggi con l’avanzare della crisi alberghiera. La prima costruzione risale invece al capostipite, papà Giovanni (fu consigliere comunale, grande amico dell’on. Bartolomeo Bolla agricoltore e democristiano), in regione di Vadino, nel 1961, dopo aver venduto, in via Dalmazia, l’edificio e l’area su cui sorgeva la fabbrica di sapone. Prima attività imprenditoriale dei Gerosa che, origine lombarda di Seregno, si erano trasferiti a Loano, quindi ad Albenga.


Il patriarca Giovanni padre di sei tra figli e figlie: quattro ancora in vita, tra cui Luigi che aveva collaborato nel residence e Roberto, architetto che vive a Milano, e due sorelle che abitano in Toscana.
Nando Gerosa un albenganese fiero e benemerito, gran signore, corretto, con l’onestà quale principio e patrimonio ispiratore della condotta di vita, dell’educazione verso i figli. Un cognome che ad Albenga non significava soltanto impegno ed imprenditoria, posti di lavoro, una nomea da rispettare, una bandiera sociale. Il campo sportivo della parrocchia di San Bernardino porta il nome del patriarca Giovanni a testimonianza dell’impegno nel mondo giovanile e del calcio. Anche il compianto Nando coltivava la passione sportiva. La barca a vela ed aveva partecipato ad un campionato mondiale. Per anni hobby prediletto. Poi aveva ripiegato con il Golf, i campi da gioco di Garlenda, l’amico inseparabile dr. Rinaldo Ghini che fu medico condotto ed ufficiale sanitario fino alla pensione a Loano e per un periodo pure a Borghetto S. Spirito.
Le redini dell’impresa(VEDI SOTTO) sono ora affidate al figlio Giovanni che ha studiato alla Facoltà di Scienze politiche ed ha saputo far tesoro degli insegnamenti e della scuola del papà, rigoroso, leale, quanto generoso e prodigo verso i suoi ragazzi, tra cui Andrei, ingegnere e figlio adottivo. Un altro esempio di virtù, altruismo, umanità e concretezza messe in pratica.

