Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli: risiko gioco di strategia


Scopo del gioco è il raggiungimento di un obiettivo predefinito, segreto e diverso per ciascun giocatore, che può consistere nella conquista di un certo numero di territori, nella conquista di due o più continenti o nell’annientamento di un giocatore avversario. È quello che si rispecchia l’Amministrazione di Noli dal 1975 al 2018, iniziato 43 anni fa; che ha portato non la conquista di un certo numero di territori ma di voti, senza esclusione di colpi, al fine di annientare l’avversario e conquistare la Leadership della Comunità. I protagonisti di questo intreccio sono volti noti nel contesto nolese, due autoctoni ed uno foresto. Il fine ultimo è sempre lo stesso: chi paga sono tutti i cittadini.

I sindaci del comune, che hanno giocano e giocano sulla pelle dei concittadini sono sempre gli stessi: 1975/1990 Carlo Gambetta; 1995/2004 – 2014/ 2018 Dr. Giuseppe Niccoli; 2004/2014 Ambrogio Repetto.

Carlo Gambetta esautorato nelle elezioni del 1995, anche allora per “un pugno di voti” tratteggia la figura del Sindaco calabro, su Trucioli n° 5 del 26 settembre 2013 (vedi…….): ” Il secondo candidato che ha inteso sottoporsi al giudizio dell’elettorato, come sappiamo, è il Dott. Pino Niccoli. Disceso in Noli come medico, ha cominciato il suo iter politico locale nel Partito Liberale nel 1985. Assessore nella mia ultima Giunta, 1985/90, avrebbe voluto essere nominato Vice Sindaco al posto di Rosanna Cerruti, dello stesso partito in coalizione. Ancora oggi non mi pento della scelta: ho le mie buone ragioni. I conflitti d’interesse per il fratello sul Vertigo, sul Conventino di S. Francesco (Barnabiti – Avv. Gerbi di Torino – vendita della pensione Sport), l’installazione dei computer Olivetti (fallimentari) in Comune ed altro lo stanno a testimoniare. (Mi perdoni chi legge e può capire poco o niente, ma Niccoli ed io ci capiamo….e questo è l’importante.)

La fallimentare conduzione della Giunta del Sindaco Carla Fois e la competizione di sei liste favorisce l’ascesa del Niccoli nel 1995. La mia lista formata da persone altamente qualificate per il governo della cittadina risulta terza, io entro in Consiglio, in minoranza, con il disappunto di Niccoli. “Ho vinto, ho vinto, e Gambetta non entra in consiglio” sono state le prime affermazioni (errate) dopo lo spoglio delle schede che l’hanno visto prevalere per pochissimi voti sul secondo. Minoranza partecipativa la mia, certamente fastidiosa nei suoi confronti in moltissime occasioni…………… L’ambizione a volte non ha limiti, ma non sempre è da condannare. Quello che il Sindaco Niccoli ha lasciato in opere pubbliche usando i materiali delle cave Zoppi di Ormea sono: Via Colombo,Piazza S.Anna, Via Monastero le “cinque palle” e Piazza Milite Ignoto, (meglio soprassedere sulla passeggiata centrale) rispetto a quello austero ereditato dai nolesi è testimonianza di un errore storico/urbanistico. Comunque sia, alla sua età da”vecchia gloria”, oggi pare abbia gioco facile cavalcare il malcontento che aleggia nel paese per i disastri che anche lui, e con il suo silenzio, ha contribuito a creare sul territorio”.

E la “battaglia” continua ……….

Anche il suo mecenate, in questi ultimi tempi, lo sta poco alla volta, scaricando, e sta pensando di offrire il suo supporto al prossimo candidato alle elezioni comunali del 2019. Chi sarà? Questo non si sa; no !, anzi è fin troppo evidente che come, Filippo II [in greco antico Φίλιππος Β’ ο Μακεδών, Pella, 382 a.C. – Aigai, 336 a.C.], re di Macedonia, conosciuto per avere conquistato militarmente la Grecia nel 338 a.C., con la vittoria nella battaglia di Cheronea, abbia spinto a succedergli il figlio Alessandro Magno che a sua volta realizzò l’invasione e la conquista della Persia che lo stesso Filippo II aveva pianificato.

E la “battaglia” continua ……….

L’ambizione a volte non ha limiti, ma non sempre è da condannare, sentenziava nel 2013, il mecenate; se “Maometto non va alla montagna, la montagna che va da Maometto”, se un problema non si risolve da solo, bisogna prenderlo di petto e affrontarlo. Spesso viene usato da chi decide di andare a trovare qualcuno che non vede da molto tempo. Ma questo qualcuno è sinonimo di comando che non si vede da molto tempo, da quando, per effetto dell’anzianità, dai vari “giocatori” sei stato messo da parte; ma puoi sempre tornare utile, meglio far primeggiare le tue idee se nel carro della Leadership c’è qualcuno che conosci. E chi meglio si conosce se non un proprio congiunto ?

E la “battaglia” continua ……….

da “Trucioli” 1 Giugno 2018 – Anno VI – Numero 38 del 31 Maggio 2018, sull’argomento: Appunti di Un Consiglio Comunale,  Gambetta, scrive: “Martedì 22 u.s. alle 21 si è svolto il C.C. con la presenza di tutti i consiglieri eletti. In sala consigliare oltre venti cittadini (compreso un diligente giornalista di Savona News); molti di questi interessati di conoscere l’esito della discussione/votazione finale sul POST (Piano delle antenne)……….…..anche se sono passati 14 anni; “inoltre si ha la netta sensazione che un Comitato, rappresentante di Cittadini, sia percepito non come risorsa collaborativa, ma come un impiccio che disturba: questa volta non gli è stato nemmeno concesso l’invio del Piano, prima dell’approvazione finale” scrive Maria Vincenti, Presidente del “Comitato nolese per la difesa di Salute e Ambiente”.

Gentile Prof.ssa Maria Vincenti, occorre rassegnarsi, i problemi più “seri” per l’amministrazione sono altri: in primis sulla postazione per la raccolta differenziata allestita lungo la strada provinciale Spotorno Voze, la seconda sulla cerimonia al cippo di Giuseppina Ghersi del 30 aprile, argomento quest’ultimo che ha come snodo la diatriba tra le forze in campo di maggioranza e di opposizione sull’operato del consigliere Pollero. Le forze elettromagnetiche dannose a tutti gli esseri viventi, uomini ed animali, non è un argomento da “scoop”, del resto l’argomento non rientrava tra quelli della laurea in medicina pediatrica di allora.

“Sull’approvazione rendiconto esercizio finanziario 2017, Repetto è andato pesante. Ha dimostrato, dati alla mano, la situazione attuale dei pagamenti attuati in forte ritardo rispetto al passato, rimarcando che la causa va ricercata nella mancanza di personale, di fatto mai rimpiazzato. Il Sindaco incalzato nella polemica, alla fine contrariato, ha pensato bene di usare una battuta :”…io faccio l’amministratore, non l’impiegato amministrativo”. . Come dire << non è colpa mia, io non c’entro su quello che succede negli uffici una volta che ho fatto la “scelta politica>>.
Però, la politica del risparmio anche sulla insufficiente presenza pressoché continua di un Segretario Comunale sino a poco tempo fa, a mio avviso, ha prodotto i suoi guai con le innegabili conseguenze negative, comprese quelle denunciate.  Sull’approvazione del bilancio da parte della sola maggioranza, minoranza contraria, il commento di Repetto è stato caustico:” …quello che lasciate, sarà una catastrofe per chi arriverà (la nuova amministrazione del prossimo anno).”
In ultimo, viene votato il “riconoscimento debito fuori bilancio” di oltre 28.000 € causato da una dimenticanza nella procedure all’interno del nostro Palazzo inerente una causa giudiziaria. Idem come sopra….”

In questo ultimo C.C. si ha l’impressione di essere in un’aula di un tribunale dove le parole che risuonano per la maggiore sono “io non centro, io non ricordo, io non sono colpevole di quello che fanno gli altri”; si ricorda solo che una parte della popolazione lo ha eletto affinché sia garante non solo della Costituzione ma anche della salute e/o del bene di tutti i cittadini.

A proposito del “riconoscimento debito fuori bilancio” di oltre 28.000 €”, il costo al suo ripianamento  a ciascun abitante di Noli, lattanti compresi, è di circa 10,30 €, un’inezia. E tale inezia lo rende simile. nella sostanza, al debito dello Stato Italiano cui Mattia Feltri in cultura/opinioni/buongiorno, Pubblicato il 30/05/2018 su LA STAMPA, Ultima modifica il 30/05/2018 alle ore 06:54, scrive: “Il debito italiano è di 2300 miliardi di euro, circa 38 mila trecento euro per ognuno di noi. Chi scrive, per esempio, avendo moglie e due figli, ha un debito familiare di oltre 152 mila euro. Una bella botta. Ma non fasciamoci la testa, ci sono vari metodi per rientrare: ecco i più gettonati:

☻Metodo Buccarella e altri ex Cinquestelle – Fate un bonifico da 38 mila e trecento, inviate la ricevuta, beveteci su una birra, poi annullate il bonifico.

☻Metodo Savona – «Senti, ho detto che pago, adesso levati di torno o ti do una craniata tipo Spada».

☻Metodo Boldrini-Salvini – Si svolge in due fasi, prima Boldrini dà la cittadinanza italiana a un immigrato, poi arriva Salvini: «Uè, africa, fa 38 mila e trecento».

☻Metodo Berlusconi – Avete casa, auto, orologi? Bene, vendete tutto a un cinese che non conosce nessuno: «Debito? Che debito? Chiedete al cinese, io non ne so niente».

☻Metodo Renzi – «E’ meglio onorare il debito o indebitare l’onore? Versare la cifra o decifrare il verso? Signori miei, parliamoci chiaro: firmiamo l’assegno o rassegniamo la firma?».

☻Metodo Grillo – Indite un referendum online perché gli italiani decidano se essere ancora italiani, se vince il no non ci sono più italiani e chi s’è visto s’è visto.

☻Metodo Delrio – Dall’ex ministro, famoso perché ha nove figli (o dieci, dipende se ieri la moglie ha partorito): dateci dentro, fate dieci figli a testa, fra nove mesi siamo seicento milioni e il debito scende a tremilaeotto. Metodo Emiliano – Fatevi inviare un chilo di cozze pelose e conditeci un secchio di spaghetti: il debito resta, ma pancia mia fatti capanna.”

Per Noli, suggerirei il Metodo Boldrini-Salvini – Si svolge in due fasi, prima Niccoli dà la cittadinanza italiana a un immigrato, poi arriva Salvini: «Uè, africa, fa 10,30 €»; nella Frazione Tosse se ne contano più di una decina. Oppure il metodo Grillo: Indite un referendum online perché i nolesi decidano se essere ancora nolesi, se vince il no non ci sono più nolesi e chi s’è visto s’è visto.

Alesben B.


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