Domenica sera, la trasmissione televisiva condotta da Massimo Giletti “Non è l’arena” sul canale LA7, ha dimostrato (se ce ne fosse ancora bisogno), sino a che punto la qualità di certe nostre leggi, con abbinata la conseguente burocrazia, non sia in grado di proteggere ambiente, salute, immagine oltre ad altro…Chi l’ha vista, ricorderà di quella balena che si è arenata a metà novembre su una spiaggia della Sardegna e ne avrà tratto le conseguenti negative considerazioni.
Il pubblico che non l’ha vista, ha perso l’occasione per valutare come, per rimuovere un cetaceo, sia necessario ricorrere al susseguirsi di ben venti ENTI autorizzativi.
Con quale risultato? Domenica 7 gennaio la balena spiaggiata a metà novembre era ancora lì, ridotta ad una carcassa spolpata, putrida e puzzolente, ancora senza quella soluzione finale di vederla trasportata e trattata come rifiuto speciale (come previsto dalla legge).
Non si rasenta forse il ridicolo?… oppure ci siamo dentro sino alle narici ???!!!… prossimi al soffocamento!!!???
Non sarebbe stata certo azione contro natura, non si sarebbe prodotto “veleno” “inquinamento” marino (quello che invece esiste tutt’oggi sulla riva del mare con la balena in continua decomposizione) il fatto di averla da subito imbragata per rimorchiarla su un fondale in mezzo al mare, farla affondare e darle così naturale sepoltura. Certo, è una mia personalissima opinione, da “ex” di mare e di istituzione pubblica, ora cittadino comune.
SAN PARAGORIO
Mi è tornato tra le mani un documento che la gente che ama Noli, la sua storia, deve conoscere: era indirizzato a me in qualità di Sindaco, quindi di tutti.
Il Vescovo Vivaldo mi scriveva da Massa Marittima il 18 maggio 1977:
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Quando, nel recente passato, scrivevo e lamentavo l’assenza di Mons. Vivaldo, colui che, con la Sua presenza avrebbe sollecitato cautela e rispetto da parte delle autorità locali nel programmare il futuro urbanistico, per esempio, sull’ex area FFSS sottostante Via Belvedere, mi riferivo a suoi pacati, precisi suggerimenti. Quanto sarebbe stato bello vederli realizzati!
LUTTI CITTADINI
Toso Giovanni (Gianni Maietta), 87 anni, lascia la moglie, due figli con le rispettive famiglie, oltre nipoti e parenti. Nolese doc, aveva ripetuto ufficialmente l’anno scorso in Piazza Chiappella ciò che suo padre (soprannome” U STORTU”) militare di guardia al semaforo di Capo Noli, gli aveva raccontato di aver visto e per primo trasmesso alle autorità competenti su ciò che stava accadendo in mare con il siluramento del Transylvania di cento anni fa. Come tanti nolesi figlio di pescatori, ha provato a seguire le orme paterne in gioventù, ma il futuro incerto l’ha portato ad allontanarsi da Noli per raggiungere la pensione da direttore del Gross Market di Savona.
Gambetta Luigi (Gino Pecettu/Pecettin), 93 anni, ha lasciato il nipote e pronipoti. Nolese doc, tranne un breve periodo giovanile in fabbrica a Finale, ha sempre esercitato il mestiere di pescatore,sia autonomo che con la “compagnia” del fratello. Con una forza fisica al di fuori del normale, era unanimemente riconosciuto come il migliore “fioccinatore” nella pesca del “fraschè” (pesca notturna costiera con lampada e fioccina). Il Presidente della Cooperativa Pescatori di Noli con la bandiera a lutto e tanti amici lo hanno accompagnato in chiesa per l’ultima saluto.
Carlo Gambetta