ImperiaNews il 18 settembre scorso ha pubblicato la solidarietà dei sindaci della Valle Arroscia allo stop ai Tir sulla 28 del Colle di Nava (funestata da ripetuti incidenti e blocco della circolazione a causa dei ‘bisonti’). Solidarietà per l’ordinanza del primo cittadino di Pornassio, Vittorio Adolfo, che va senz’altro oltre la ‘provocazione’.
Il traffico dei camion è consentito solo per carico e scarico degli automezzi che transitano per le aziende imperiesi e di cuneesi.
L’articolo di ImperiaNews a firma di Ino Gazo- Una provocazione che produrrà conseguenze positive sulla viabilità della Statale 28. Questa è, in estrema sintesi, la considerazione espressa da un gruppo di sindaci della Valle Arroscia.
“Il problema esiste – ammette Piero Pelassa, sindaco di Mendatica – e l’ordinanza può essere lo strumento per risolverlo e migliorare la viabilità di tutta l’area: capisco che crei disagio agli autotrasportatori, la vera soluzione sarebbe con il traforo di Armo”.
Ma nessuno può negare la pericolosità del transito dei mezzi pesanti. “Credo sia un’ordinanza nata da reali difficoltà – commenta Enrico Pira, sindaco di Pieve di Teco – E certamente può essere lo strumento per attirare l’attenzione degli organismi preposti a risolvere un problema concreto”.
Dopo anni di tentativi con l’Anas andati a vuoto da parte dei sindaci che si sono succeduti in Comune, era sicuramente necessaria una prova di forza. “Sono d’accordo con Adolfo – si schiera Tullio Cha, sindaco di Aquila d’Arroscia – È certamente un provvedimento preso per smuovere l’Anas sperando che l’ente recepisca un’istanza reale e concreta di un problema che si trascina da anni”.
“Spero che questa ordinanza sia la miccia perché venga almeno modificato il tracciato – dichiara Antonio Galante, sindaco di Cosio d’Arroscia – Sarebbe ora di eliminare i punti pericolosi e capisco i problemi causati ai autotrasportatori da questo divieto”.
“A mali estremi, estremi rimedi – ricorre alla saggezza popolare Mauro Parodi, ex sindaco e ora consigliere di opposizione di Cosio d’Arroscia – Quello della 28 era un problema serio mai risolto, certo che l’ordinanza non agevola gli autotrasportatori ma è il frutto della disperazione”.
Un problema che, purtroppo, era ormai diventato la ‘normale’ cronaca di viaggi tormentati dalla lentezza degli autotreni. Se i sindaci, quali rappresentanti del potere locale, devono preoccuparsi del rispetto delle normative, per gli utenti, e soprattutto per chi vive ai margini dell’arteria, vale la qualità della vita.
“Una bellissima operazione, l’aspettavo da anni e finalmente messa in atto da un sindaco senza paure – afferma Gianluca Agaccio, a Ponti di Nava storico commerciante di prodotti locali a fianco della 28 – Con il passaggio dei Tir, a fine giornata, avevo la gola e i polmoni intasati dai gas di scarico oltre a dover essere preoccupato dei pericoli nei miei frequenti viaggi per lavoro”.
MA SI DISSOCIATO IL SINDACO DI IMPERIA E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
NEL MESE DI GIUGNO LA PROTESTA IN VALLE STURA
Da anni Demonte, in Valle Stura, nel cuneese, è ostaggio del traffico di mezzi pesanti lungo la Statale 21, da e per la Francia e un impianto di acqua minerale. Anche 200mila l’anno i Tir che passano dal centro del paese, piccolo e antico, creando inquinamento, pericolo e ingorghi. Il progetto di una circonvallazione è fermo da anni; ora si pensa almeno ad un impianto semaforico.