Riceviamo dal Gruppo Consiliare “Pieve Bene Comune” e pubblichiamo. “I pievesi volevano una lista unica condivisa, ma sono stati traditi, ingannati con una lista che non rappresenta l’unità del paese. 2/Le tasse pagate dai pievesi dove sono finte?”3/Il sindaco Alessandri sulla pagina Faceook narra la sua versione di come si è arrivati alla lista Pira sindaco e il ruolo di Brunengo.
COMUNICATO STAMPA – Rispondiamo alle dichiarazione del candidato Sindaco a Pieve di Teco, apparse sui giornali e social.
Come tutti sanno il gruppo consiliare di opposizione ha aderito alla richiesta del Prof. Enrico Pira per una lista che rappresentasse l’intero paese, anche se poneva come condizione per tale impegno che sia Alessandri che Brunengo non fossero presenti nella stessa.
I pievesi volevano una lista unica condivisa, ma sono stati traditi e ingannati con una lista che non rappresenta l’unità del paese. La lista dei candidati ed il programma sono stati preparati senza invitare il gruppo Pieve Bene Comune ad alcuna riunione. E questo nonostante i nostri ripetuti appelli e solleciti in modo diretto ed anche a mezzo dei social. Ridicola la proposta di una eventuale riunione a poche ore dalla scadenza della presentazione della lista.
Forse il candidato sindaco, contrariamente a quanto enunciato sui media, non ha ritenute idonee le competenze del gruppo Pieve Bene Comune e, per questo, lo ha totalmente escluso dal prenderlo in considerazione e ha scelto di fare una lista di parte contribuendo a dividere maggiormente il paese.
Noi, pur sentendoci traditi, siano stati coerenti fino in fondo e non abbiamo presentato alcuna lista.
Restiamo pienamente convinti della nostra idea di Pieve e delle frazioni, vive e attive, che combattono contro il decadimento che avviene giorno dopo giorno e per il quale volevamo dare il nostro contributo di idee e di azione amministrativa. Pieve dovrebbe essere il centro propulsore della vallata in piena sintonia con i comuni da un lato e polo importante dell’entroterra che può guidare processi di sviluppo nel futuro che già oggi è cominciato.
Pieve di Teco 10 maggio 2023- Gruppo Consiliare “Pieve Bene Comune”
Renzo Brunengo, Alessandro Belmonti, Camilla Molinari.
LE TASSE PAGATE DAI PIEVESI DOVE SONO FINITE–
Alla fine del terzo mandato di questa amministrazione è tempo di consuntivo. Nel bene e nel male dopo quindici anni di governo si lascia il segno. Dai conti emerge chiaramente che le tasse che hanno pagato i pievesi sono servite in larga parte per pagare stipendi, avvocati, consulenti, sanzioni e tecnici.
Citiamo alcune emblematiche vicende:
- La sanzione di 10.000 Euro, comminata al Comune dall’Autorità competente, per avere aumentato fuori legge la bollette dell’acqua.
- La lite che riguarda il mancato rispetto del contratto per l’allargamento della strada dei Prati di San Pietro è già costata al Comune decine di migliaia di Euro di avvocati e consulenti. Quanto costerà di risarcimenti se vedesse il Comune soccombere, come peraltro preannunciato?
- La citazione in tribunale per non avere pagato le bollette dell’Enel, la cui cifra originaria di 22.275 Euro è arrivata ad oltre 45mila con interessi e penalità varie e che, come relazionato dall’avvocato del Comune “è probabile che l’esito del giudizio veda il Comune soccombere”
- Altra vicenda mai chiusa, nonostante i nostri solleciti, è il mancato rimborso da parte dell’Unione dei Comuni, delle spese sostenute dal Comune di Pieve per il progetto inutile e mai completato, denominato “Una Valle al centro del Mondo”.
- Il cimitero del Capoluogo, dopo avere eradicato le siepi di bosso, abbisogna di urgenti interventi per renderlo presentabile.
- La passeggiata che porta alla Madonna dei Fanghi è stata realizzata ma mai completamente aperta perché pericolosa.
- La pista per l’atterraggio degli elicotteri nei prati di San Giovanni è stata realizzata ma mai aperta.
Se i consiglieri di maggioranza hanno la voglia di andare a rileggere i nostri interventi, rimasti inascoltati, nei consigli comunali degli anni scorsi si renderanno conto che purtroppo le nostre erano critiche fondate.
Noi pensiamo di avere svolto bene il nostro ruolo di forza di opposizione, di sindacato ispettivo, come prevede la legge. Lo abbiamo fatto con lo stimolo e la critica, anche aspra. Purtroppo spesso la maggioranza, anziché cimentarsi nel governare al meglio, si è spesa unicamente in critiche nei nostri confronti, invertendo il loro vero ruolo.
Sono le cifre che parlano, meglio di ogni commento. Un consuntivo che evidenzia come la gestione delle risorse finanziarie non sia stata oculata e nemmeno nell’interesse e per il bene della comunità.
In quanto alla gestione delle richieste per i finanziamenti di opere pubbliche, l’amministrazione ha dimostrato gravi limiti ed il vuoto più totale. In 15 anni realizzata solo la palestra-capannone che di certo non brilla per le sue fattezze in un centro storico. Perso il finanziamento del progetto “Rigenerazione Urbana” e quello dell’ allargamento rio Fossato dei Grassi sotto P.zza Cavour. Pagati progetti inutili quale il parcheggio sotterraneo in Piazza Brunengo e il Campo di pallapugno nei Tovalli.
Il voto del gruppo di minoranza “Pieve Bene Comune” è decisamente contrario.
Renzo Brunengo, Alessandro Belmonti, Camilla Molinari
VEDI LE ULTIME DICHIRAZIONI DEL SINDACO ALESSANDRI
CHE SI LEGGONO SULLA SUA PAGINA FACEBOOK
2) A proposito di lista condivisa vorrei proprio raccontarvi la mia versione dei fatti. Quella che è la mia opinione su come sono andate le cose. Un paio di mesi fa, come mia abitudine, nel primo pomeriggio ero sotto i portici per prendere un caffè. Sono a metà dei portici e incontro il mio amico Renzo Brunengo, che anche lui era in cerca di un caffè. Approfitto dell’occasione per chiedergli che intenzioni aveva rispetto alle future elezioni comunali, così insieme andiamo a prendere il caffè dal Bar Sport .
Nei giorni successivi il Brunengo stesso faceva pervenire al pubblico e al professor Pira personalmente, una petizione e una richiesta dove gli chiedeva di farsi carico di guidare questo processo candidandosi a Sindaco. La risposta del professor Pira non si è fatta attendere dicendo che accettava la sua proposta di candidatura (quella del Brunengo e del gruppo Pieve Bene Comune) ma che poneva come condizione l’esclusione sua e mia dalla compagine consigliare.
E SI LEGGE SU FACEBOOK LE OPERE PUBBLICHE REALIZZATE
CON RENZO BRUNENGO SINDACO (maggio 1998-maggio 2007)