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Liguria e Basso Piemonte

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Lettere/ Il ‘sistema Liguria’: turista ora che sei qui non ti muovi e devi spendere. Accoglienza alberghiera? Eccellenze sì ma manca il livello romagnolo. 2/Scuole Pie, celebrazioni a Savona per i 400 anni


Ho letto con interesse, tra gli altri, l’articolo di Paolo Forzano dal titolo “Turismo e Istat: nessuna città ligure in classifica. E allora sarebbe saggio farsi qualche domanda”. Da cuneese che da oltre vent’anni passa l’estate a Finale Ligure (più precisamente a Final Pia), mi permetto un paio di considerazioni.

di Paolo Russo

Innanzitutto è un dato di fatto che la Liguria (il Ponente in particolare) è il regno delle seconde case, di Piemontesi e Lombardi per lo più, e mi pare proprio che i turisti alloggiati in esse non vengano considerati in queste statistiche. D’altronde i casermoni che hanno deturpato i vostri graziosi paesi li avete realizzati per alloggiare noi (se non altro oggi il livello delle realizzazioni edili è decisamente migliore di quello degli anni ’60).
Aggiungo però alcune osservazioni sul livello dell’organizzazione del “sistema Liguria“.
Nella vostra splendida regione è difficile muoversi (che sia in treno o in auto) ed è ancor più difficile, se in auto, parcheggiare.
Quante volte abbiamo rinunciato ad un’escursione in collina (dove esistono borghi meravigliosi e trattorie ottime) o in un paese adiacente per la difficoltà poi, al rientro, di ritrovare un posto per l’auto! E attenzione: il turista medio pagherebbe volentieri una cifra ragionevole per un parcheggio certo.
Sembra quasi che la filosofia delle vostre belle località balneari sia “turista ora che sei qui, da qui non ti muovi e qui devi spendere i tuoi denari”.
Ogni paese della Liguria gioca dunque una partita a sè, senza che vi sia un’idea di scambio, all’interno della regione, del visitatore che è giunto e che magari da Finale Ligure potrebbe desiderare andare a cena a Ventimiglia o nell’entroterra o fare una gita per ammirare Genova.

Quanto all’accoglienza alberghiera, esistono delle eccellenze, ma forse manca un solido e abbordabile livello intermedio, come quello che caratterizza la riviera romagnola.
A Finale, per esempio, alcuni storici alberghi, che intercettavano quel tipo di domanda, sono stati trasformati in alloggi.
Solo uno di essi, a Final Marina, è stato negli ultimi anni riportato all’antico splendore.

In conclusione, se la filosofia della Liguria, o almeno del Ponente, è quella delle seconde case, va bene così e ignorate le statistiche. Sicuramente d’estate continueremo a frequentare la “stessa spiaggia e lo stesso mare”.
Se invece si vuole ambire a qualcosa di ulteriore, allora occorre che la Liguria faccia squadra, tra località balneari e borghi di collina, perchè avete tantissimo da offrire, non solo in riva al mare, e forse non ve ne rendete pienamente conto. Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.

Paolo Russo

RISPONDE PAOLO FORZANO – Ringrazio Paolo Russo!Un commento estremamente chiaro: mette in luce quanto è grande il problema del turismo, gestito da persone che al massimo rappresentano solo una parte di esso.

Dice Paolo Russo: “Innanzitutto è un dato di fatto che la Liguria (il Ponente in particolare) è il regno delle seconde case, di Piemontesi e Lombardi per lo più, e mi pare proprio che i turisti alloggiati in esse non vengano considerati in queste statistiche”.

Il presidente Angelo Berlangieri

Proprio cosi’! Chi gestisce il turismo come l’attuale Presidente degli Industriali della provincia di Savona Angelo Berlangieri è stato negli anni scorsi Assessore Regionale ed ancor oggi è Presidente Unione Provinciale Albergatori, di cui è Direttore Carlo Scrivano.

Berlangieri e Scrivano sono albergatori: ho parlato con loro di strade e ferrovie: risultato zero. Non interessa indirizzare scelte doverose sul rinnovo delle autostrade, tantomeno non interessa “dire” che il raddoppio ferroviario del ponente ligure è una follia trasportistica.

Credo che sia arcinoto che non esiste più un servizio merci ferroviario, tantomeno un servizio internazionale. E’ rimasto soltanto il trasporto “locale” pendolari e turisti. Il progetto RFI è in assoluto contrasto con:

1) Le raccomandazioni del MIMS 2021 (Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile),
Documento Strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci che recita: le stazioni devono poter esprimere appieno il potenziale di nodi trasportistici e di poli di attrazione efficacemente integrati sia con le reti di mobilità urbana che con i territori. Coerenza con le strategie di mobilità sostenibile urbana, che deve dare maggiore importanza in primis alla pedonalità e alla ciclabilità. Quindi, tra le altre cose:

• migliorare la pedonalità nel raggio di 1 km dalla stazione
• promuovere la ciclabilità nel raggio di 3 Km dalla stazione

Berlangieri e Scrivano per le autostrade appoggiano il vecchissimo progetto Albenga-Predosa ormai da rivedere in toto, ma si sà, è opera del potente Sindaco di Imperia  Claudio Scaiola che nessuno osa contraddire!

Berlangieri e Scrivano per le ferrovie appoggiano il progetto di spostamento in atto da parte di RFI: perchè? Perchè così creiamo una ciclopedonale sul mare! Bellissimo! Ma del fatto che lo spostamento della ferrovia a monte prevede la soppressione della maggioranza delle stazioni, e quelle poche nuove saranno a 6 km e più dal centro urbano, vogliamo parlarne? Sarà in pratica la soppressione del servizio. Questa situazione è inaccettabile per i pendolari e per quei turisti che hanno acquistato casa vicino alla stazione, e che trovano comodo che continui a stare lì!

Dice ancora Paolo Russo: “Ogni paese della Liguria gioca dunque una partita a sè, senza che vi sia un’idea di scambio, all’interno della regione, del visitatore che è giunto e che magari da Finale potrebbe desiderare andare a cena a Ventimiglia o nell’entroterra o fare una gita per ammirare Genova”.

Manca una visione ed una capacità, un’offerta di trasporto “metropolitano” efficace! Quello che c’è ha bisogno urgente di rinnovamento.

Ed ancora dice Paolo Russo: “In conclusione, se la filosofia della Liguria, o almeno del Ponente, è quella delle seconde case, va bene così e ignorate le statistiche”

Questo è gravissimo ma assolutamente vero: I Sindaci e le categorie degli Albergatori non considerano “turisti” da considerare, da tenere in conto, da “coccolare” coloro che sono possessori di una seconda casa! E’ veramente assurdo!

E’ vero che ormai la casa ce l’hanno e che continueranno a venire in riviera, ma se vengono in treno non intasano le strade, se miglioriamo il servizio ferroviario e lo rendiamo una “metropolitana” vera il turista potrà godere di eventi e visite in mezza regione, accrescendo l’interesse. Sui parcheggi altra nota dolentissima: quante volte anche noi liguri non ci muoviamo, perchè oltre alle code, non c’è parcheggio? Problema in cima alla lista delle cose da fare? Non mi pare!

Mi permetterò di divulgare la lettera di Paolo Russo.….un piccolo grande contributo alla “ragione” ….. alla logica concreta!  Paolo Forzano

2/ DA SAVONA – 

Alla redazione di trucioli.it.  Sono grato all’amico Bruzzone per il bel ricordo delle Scuole Pie in occasione del quattrocentesimo anno dell’apertura della loro scuola a Savona. Desidero segnalare che l’Associazione “A Campanassa” in accordo con l’Associazione Amici degli Scolopi celebrerà la data con una serie di eventi che verranno presentati in Sala Rossa il 20 aprile alle ore 10. Un cordiale saluto al Prof. Bruzzone.

Sergio Pennone– Pres.Onorario Ass. Amici Scolopi

 


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