Trucioli

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Noli: la trasparenza di non rispondere


L’11 maggio 2021 la consigliera di minoranza Marina Gambetta, per conto della lista “In Repubblica 2.0”, formulava un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Sindaco di Noli Lucio Fossati avente per oggetto: “Aggiornamenti sulla ripresa dei lavori di riqualificazione urbana ex ferrovie e zona archeologica di San Paragorio  –  Nuova viabilità e costruzione di autorimessa interrata in Via Belvedere”.

Vedi l’11 maggio 2021 (Interrogazione ripresa lavori_via Belvedere). Il 10 giugno 2021 il documento con la risposta del sindaco ( vedi……..)
Tre domande semplici, precise, alle quali il Sindaco ha (NON) risposto alla consigliera. A proposito: ricordo le parole del Sindaco Fossati in un consiglio comunale: “rispondere è democrazia”.
Non credo si possa pensare a due tipi di “democrazia nel rispondere”, eluderla a seconda della convenienza, oppure, ancora peggio, avere poco rispetto del compito istituzionale che la Costituzione affida ad un consigliere di minoranza, al quale è demandato il compito di “controllare e stimolare” l’attività di governo da parte della maggioranza.
Il cantiere di Via Belvedere, invece di essere ultimato come da progetto approvato, continua ad essere, ormai da un anno, un “buco nero” per evidente responsabilità di questa amministrazione….altro che lamentarsi di averlo ereditato.   Non si riesce a capire per quale motivo la stessa non ha controllato che un progetto approvato da tutte le autorità competenti non venisse attuato…anzi, parrebbe il contrario. Con abusi edilizi la cui responsabilità dovrà, a mio avviso, essere appurata, denunciata.  Doverosamente, come vengono denunciati gli abusi dei singoli cittadini!
Tutto ciò, in attesa dei provvedimenti della Corte dei Conti con la sua inchiesta sui gravi adempimenti amministrativi del Comune, come si può dedurre leggendo attentamente il No.33 del 22 aprile di Trucioli.it al titolo: Comune di Noli, Corte dei Conti, cause di Via Belvedere (vedi………) con oltre 1000 visualizzazioni, ovvero letture di cittadini. E la reticenza continua con questa ultima (NON) risposta.  Forse c’è un motivo, analizzando la breve storia dei fatti: vogliamo ricordare quelle che oggi appaiono come parole in libertà pronunciate dal primo cittadino, con il consenso della maggioranza che presiede?
Era ottobre dell’anno scorso, e nell’assemblea pubblica organizzata dalla maggioranza il Piazza Chiappella, Sindaco e Vice avevano ribadito che il cantiere non è fermo.
Sul Letimbro di dicembre 2020 le dichiarzioni del Sindaco:”Per quanto riguarda Via Belvedere non ci sono mai state problematiche di alcun tipo, né ordini di chiusura, blocco o sequestro del cantiere – spiegava – certo c’è stato un esposto, quindi il rischio era concreto, ma si è evitato grazie al lavoro degli uffici del Comune che sono riusciti a gestire molto bene la questione. I garage interni sono quasi finiti ed è interesse di tutti portare a termine i lavori. Le ditte che stanno lavorando nel cantiere si sono accordate con la Sovrintendenza e procederanno ottemperando agli accordi e secondo quelle che sono le indicazioni del piano paesaggistico”.  Ma ad oggi tutto è ancora fermo!
Dai vari comunicati della maggioranza e del governo non si è mai venuti a conoscenza delle motivazioni dell’esposto; neanche, come minimo, un ordine del giorno in Consiglio Comunale per illustrare, aggiornare la “comune” sullo stato dei fatti che, con questo atteggiamento passivo, viene considerata alla stregua di “popolo pecora”. Certo, sempre a mio avviso, perché non mi permetto di fare riferimento a chi legge e non è d’accordo.
Preso atto che “la pratica è stata istruita dall’ufficio tecnico comunale preposto ed inoltrata solo in data 20/05/2021 alla competente Soprintendenza per il rilascio della relativa autorizzazione”, rimangono inevase, senza motivazione le ultime due domande sulle tre proposte: OPERE INIBITE – RITARDI CONSEGNA BOX. Perchè?
Qualcuno se ne farà una ragione?  Certo, ognuno a modo suo, a seconda delle convenienze…come quelle che accettano, a prescindere,  l’illegittimo  comportamento  della mala amministrazione comunale con conseguente sperpero di tempo e denaro, un insieme di danni sopportati, però, da tutta la popolazione. Comportamenti che non verrebbero di certo permessi in una amministrazione di condominio.

Lutti cittadini
In quel di Tosse a 64 anni è mancato Gian Carlo Zunino. Lascia la moglie Silvia Mamelo, i due figli Jessica e Mirko con Manuela, oltre che i nipoti, i suoceri e cognati con parenti.

Carlo Gambetta


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C.Gambetta

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