Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale: tarabusino per i 30 anni del bar pasticceria Bacicin. Loano anatre sparite dal Nimbalto e faine strage di galline


Ceriale 1° maggio con sorpresa: un Tarabusino maschio che ha vissuto qualche ora nel Bar Bacicin che pochi giorni dopo ha festeggiato 30 anni di attività. “Il pasticcere più grande! Maestro di tutti! Gino!” si legge su Facebook. Per una gloriosa ed impegnativa attività. Loano dove nel disinteresse dei più sono sparite le anatre dal torrente Nimbalto e con ogni probabilità vittime della faina che da pure la caccia spietata ai pollai. E non sarà un’unica eccezione.

Il ritrovamento del ‘misterioso’ uccello ha mobilitato, in un primo momento, decine Faceboock fans. Molti credevano di aver riconosciuto l’appartenenza a questa o quella specie di volatile, altri consigliavano di rivolgersi subito all’Enpa. Ma era pur sempre un giorno di festa nazionale.

Il rarissimo tarabusino trovato debilitato alla stazione di Ceriale morto nonostante le premure dei gestori del Bar Pasticceria Bacicin

Trucioli.it si è rivolto al bar pasticceria Bacicin per sapere come è finita. Ecco la gentile risposta e collaborazione.

Auguri Gino per non dimenticare !

Purtroppo il tambusino é morto. L’Enpa hanno detto che era impossibile che riuscisse a vivere. Ci è dispiaciuto tantissimo. Abbiamo provato a riscaldarlo dargli un po’ d’acqua con la pompetta ma dopo qualche ora è morto.Era stato trovato alla stazione ferroviaria. Probabilmente è sbattuto sui fili della corrente. Era bellissimo. É stato un dispiace. Grazie per gli auguri e di averci chiesto dell’uccellino.”

L’articolo del Secolo XIX Savona

CERIALE L’EX SINDACO CERRUTI AFFIDA ALLA SUA PAGINA FACEBOOK INTRIGANTI DOMANDE

UN APPELLO ANCHE ALLA MAGISTRATURA COMPETENTE 

Vorrei fare qualche domanda :
1) Perché è stato cambiato il progetto di Berio .
2) Perché via Orti non è rimasta pedonale e spostata in centro in modo da dare una parvenza di vita commerciale e non una periferia dormitorio.
3) Perché è stato chiamata una geometra incapace per firmare la concessione e poi è andata via.
4) Perché hanno dato la concessione senza controllare le proprietà che era la verifica più importante  e la più semplice
5) Perché è stata fatta una convenzione tutta a favore dell’impresa , forse qualcuno aveva degli interessi .
6) Perché mi viene il dubbio che tutto era già previsto con le banche, con i politici, con gli avvocati, visto la crisi delle vendite e il fallimento inevitabile. Vediamo cosa dice la magistratura.
NOTA DI TRUCIOLI.IT – Il pungente ex primo cittadino si metta il cuore in pace. Anche a Ceriale vale quel detto non vedo e non sento. Conviene sempre farsi i fatti propri. Una sicura prova del nove ? La pervicace presenza stabile e da anni sempre più radicata di ‘ambulanti meridionali’ di frutta di stagione. Si sono messi a riposo solo nel periodo di zona rossa e ora presidiano alla grande. Domenica mattina 2 maggio ben tre camioncini. Qui la presenza di ramificazioni in odore di clan mafiosi non spaventa e non interessa, neppure ai quei signori che siedono in consiglio comunale, in rappresentanza della collettività locale. Non ci risultano interpellanze, né interventi pubblici del sindaco, assessori, consiglieri. Hanno paura ? Danno il buon esempio agli esercizi commerciali che rispettano la legge e le regole comunali ? E i signori della legalità alla Salvini, prima i cerialesi, non si impicciano ?  Che tristezza ! Che squallore ! Che vergogna ! Che pessimo esempio ai nostri giovani ! Altro che leoni da tastiera abitudinari a decantare le loro imprese a favore della comunità !

LOANO DOVE LA FAINA RAGGIUNGE QUASI IL CENTRO CITTA’ PER ‘NUTRIRSI’ DI GALLINE OVAIOLE

MENTRE DAL TORRENTE NIMBALTO DOVE VIVEVANO DIVERSE ‘FAMIGLIE ‘ DI ANATRE E’ PIAZZA PULITA

Non solo i ladri hanno dato la caccia ai pollai famigliari scavalcando muri e cinte. Nel mese di aprile lungo il Nimbalto e zone limitrofe sono arrivate pure le faine, di cui quasi neppure i più anziani loanesi ricordano la presenza nei pollai.

Ma se un ladro di galline non fa neppure più notizia e pochi fanno denuncia a carabinieri (almeno in un caso, un furto su commissione visto che dopo l’intrusione – avvertimento hanno lasciato davanti al cancello del derubato un rotolino confezionato di filo spinato), la presenza della faina, mammifero onnivoro della famiglia dei mustelidi, lascia increduli per la sua ferocia. Infatti prima attacca le povere galline alla gola, le strozza e poi le squarta cibandosi delle viscere. E torna sul luogo del delitto finchè ne trova una.

Gianni della locale ‘Agricola Bruzzone’ che vende anche galline ed altri volatili da cortile, rivela: “La faina è stata una sorpresa, mentre la volpe si fa viva da tempo e fa razzia nei pollai anche scavando sotto la cinta. Porta via uno alla volta per nasconderlo: si tratti di gallina, gallo, anatra”. Che la volpe fosse tornata lo confermano cacciatori della zona, sorpresi invece per la fauna che finora aveva colpito solo nelle zone collinari. Dove ogni tanto c’è traccia ed avvistamenti di lupi che però non scendo a valle, nelle zone trafficate.

Ma c’è un altro aspetto di cui non si parla e non si scrive. La sorte delle anatre nel Nimbalto e negli altri corsi d’acqua dove potevano pure nidificare e l’unico pericolo, per i pulcini, erano i gatti. Mentre la terribile ‘Gazza Ladra‘ fa letteralmente strage di uova in tutti i nidi che trova, dai tetti agli alberi, agli arbusti. Da noi sono rimasti a nidificare i merli e i passeri. Ma guai a ‘toccare’ una gazza ladra, animale protetto dalla legge e dagli animalisti più ortodossi, poco importano le conseguenze e la sua dimora pure in prossimità dell’abitato. Nel parco del Castello Doria sono persino decine. Quando torneranno le anatre ?  (le uniche scampate alla morte si trovano nelle acque del porto turistico).

Ma gli amici devoti della tutela di ciò che resta dei volatili vanno a correnti alterne. Fanno notizia solo quando qualche maledetto  uccide (anatre) con il veleno ? La faina è a sua volta protetta e poco importa ai più se raggiunge il pollaio vicino a casa. Una gallina di sei mesi pronta a deporre le prime uova costa 11-12 euro. E poi c’è il mangime naturale che ha un costo non indifferente. Ecco perchè è ormai una moda comprare uova nel negozio, nei supermercati si vende a prezzi molto popolari. Fino a 0,10 cent contro i 60-80 cent di quelle ruspanti. Molti a parole invocano il ‘ritorno alla natura’, all’agricoltura famigliare, agli orti. Puro illusionismo di chi predica bene e razzola male.


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