Da lunedì 26 aprile 2021 alla Fornace Alba Docilia, nel centro storico di Albissola Marina, mostra ‘RipARTEnza’ (Uova d’artista). Una mostra speciale. Con tanta voglia di ricominciare, l’Associazione ‘La Fornace’ punta su un’esposizione in cui la parola ‘arte’ è ben incardinata nel nome.
E non basta. Anche il soggetto, le uova d’artista in ceramica, sono un elemento chiave. “L’uovo è simbolo di rinascita – sottolinea Enrica Noceto, presidente de ‘La Fornace’ e curatrice della mostra –, è continuità e rinnovamento”.
Neppure la data è scelta a caso: lunedì 26 aprile è il giorno in cui la Liguria torna in zona gialla, che prevede, tra l’altro, la riapertura dei musei. ‘RipARTEnza’ è ospitata nei locali della Fornace Alba Docilia, in via Stefano Grosso (centro storico) ad Albisola Marina. La visita è iniziata alle 16,30, appuntamento nella piazzetta attigua alla struttura; gli ingressi regolamentati in base alle norme anti Covid. L’elenco delle successive aperture sarà disponibile sul sito dell’Amministrazione comunale di Albissola Marina e sarà affisso ai cancelli della Fornace.
La mostra, che ha il patrocinio delle Amministrazioni albisolesi, “prende spunto dalla collezione privata della famiglia Porro – spiega la curatrice – e fu ideata dall’artista designer Oscar Albrito”. Furono oltre 80 gli artisti che accettarono l’invito di rappresentare il tema secondo la propria espressività. Tanti i nomi di primissimo piano. Alle opere realizzate nel passato se ne sono aggiunte altre più recenti o contemporanee: globalmente si possono ammirare un centinaio di pezzi unici.
Questi, in ordine alfabetico, gli autori: Renzo Aiolfi, Jean Michel Alberola, Oscar Albrito, Attilio Antibo, Barbara Arto, Carlo Bernat, Fabio Berruti, Beppe Bertolazzi, Adriano Bocca, Franco Bratta, Franco Bruzzone, Pietro Bulloni, Luigi Caldanzano, Aurelio Caminati, Ernesto Canepa, Luigi Francesco Canepa, Carlos Carlè, Peter Casagrande, Gianni Celano Giannici, Secondo Chiappella, Ciccala, Rino Covelli, Ansgar Elde, Agenore Fabbri, Luciano Fiannacca, Ceramiche Gaggero, Galbusera, Dino Gambetta, Maurizio Gay, Umberto Ghersi, Gianmariani, Franz Hitzler, Junco Imada, Enzo L’Acqua, Timour Lam, Giorgio Laveri, Nes Lerpa, Adriano Leverone, Giacomo Lusso, Mauro Malmignati, Claudio Manfredi, Marcello Mannuzza, Tullio Mazzotti, Milena Milani, Paolo Minoli, Renata Minuto, Giorgio Moiso, Rina Moliardo, Nangeroni, Nicastro, Enrica Noceto, Anna Maria Pacetti, Gianpaolo Parini, Dario Bevilacqua Pierluca, Silverio Riva, Flavio Roma, Mario Rossello, Angelo Ruga, Susanna Sala, Michela Savaia, Giuseppe Scaiola, Beppe Schiavetta, Agostino Scrofani, Elena Sellerio, Carlo Sipsz, Sandro Soravia, Danielle Sulewic, Giovanni Tinti, Alberto Toby, Paolo Valle, Giorgio Venturino, Viale, Monica Viglietti, Virio da Savona, Andrea Viviani, Marilisa Vrani, Leda Zanoni.
SAVONA DAL 4 MAGGIO AL 3 GIUGNO ESPONE BARBARA RICCHEBUONO
DA CARCARE A FERRANIA TERRA NATIA DEL PADRE E DEI NONNI
Barbara Ricchebuono ha frequentato il liceo artistico “Arturo Martini” a Savona, poi ha affinato la sua innata sensibilità creativa per la difficile tecnica dell’acquerello presso il maestro Bruno Barbero, col quale ha esposto nell’ambito della rassegna interregionale di acquarellisti a Carcare (2017 – 2018). Le sue opere, sempre declinate con intensa verità poetica, se messe tutte insieme possono formare un collage riferito ad alcuni Territori della Valle Bormida, dove l’artista vive e lavora – da Carcare a Ferrania, terra nativa di suo padre e dei nonni – senza tralasciare Savona.
La sua attività poliedrica, rivolta in modo particolare all’universo del “bambino”, impegno svolto con la sua Associazione “Il Mosaico”, ha fatto sì che ad aprile 2020 il Comune di Carcare, grazie al suo lavoro, abbia ricevuto il riconoscimento ufficiale di “City for Kids”. Le sue opere, oltre a far trasparire una raffinata e sicura tecnica, ci offrono scherzi di luce, colori anche vivaci, trasparenze silenti, che mettono in risalto il suo Mondo: molto autentico! Un mosaico che è vita, emozioni, dal quale emergono “tessere” di esistenza quotidiana (dal suo amore per gli amici a quattro zampe, alle storie popolari racchiuse nei giardini pubblici, al dare valore alla tutela del verde delle città e dei paesi).
Acquerelli molto delicati, financo fiabeschi che rendono evidente l’emergenza di saper cogliere un racconto dalle cose semplici, ma veritiere, del giorno dopo giorno: una riflessione quanto mai necessaria in questo momento così fragile e tormentato della pandemia. Opere che conoscono le regole del gioco tanto da sottolineare le forme, i paesaggi, i ricordi con lo sguardo attento della Ricchebuono, che avverte le consonanze e le dissonanze della contemporaneità.
Il suo amare le fiabe, quelle di La Fontaine, in particolare, potrebbe sfociare in una sua originale interpretazione, questo è un suo desiderio. Pare di poter dire che l’Artista trasferisca nei suoi lavori anche dei ricordi autobiografici legati ai luoghi, ai ricordi dell’infanzia (le favole), mettendo in luce i suoi desideri, la rappresentazione di ciò che vorremmo avere e vedere. I suoi lavori sono stati esposti in permanenza a Firenze presso la Galleria d’Arte Merlino nel 2017 e, tra le molte mostre, ha partecipato ad una collettiva presso la Royal Opera Arcade Gallery a Londra e si è classificata al primo posto, nella sezione pittura, partecipando la Premio Biennale d’arte “Aurelio Galleppini” 2021 a Chiavari.
Silvia Bottaro
Immagine: Barbara Ricchebuono, Savona, Il monumento ai Pescatori della scultrice Renata Cuneo, acquerello.