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Noli, Albergo Pontevecchio clamorosi sviluppi. Causa civile contro sindaco Fossati, l’ex Niccoli, l’ex segretario comunale, due dirigenti e architetto


La prima udienza al tribunale civile di Savona è fissata il 15 marzo 2021. Sono citati a giudizio (e invitati a costituirsi) il sindaco Fossati, il predecessore Niccoli, l’ex segretario comunale Morabito, due dirigenti dell’ufficio tecnico, il geom. Cinoglossa e l’arch. Riba  (ora in servizio a Cogoleto), il consulente del Comune arch. Taverna. Motivo:  asseriti danni subiti “da comportamento inerte ed omissivo di amministratori pubblici e dirigenti del Comune” evidenziati con 112 allegati e suddivisi per ‘singole responsabilità’. Diciamo presunte, in attesa della prima sentenza che è esecutiva. A cui può seguire  il ricorso in Corte d’Appello fino alla Cassazione civile.

La facciata a mare, antica e storica dell’ex albergo Ponte Vecchio di Noli
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Trucioli.it ha dedicato alla bruttissima vicenda 7 articoli: Senza mai ricevere rettifiche. Il primo che ha dato fuoco alle polveri e scoperchiato il ‘dimenticatificio’ il 7 febbraio 2019 (vedi……..) a firma di Luciano Corrado; sono seguiti altri approfondimenti il 14 marzo, il 14 e 18 aprile, il 2 maggio, il 1 ottobre, 14 novembre e 28 novembre, sempre nel 2019. Nessuna reazione. Zero commenti. Tutto va bene madama marchese.

Non è un mistero (e lo accenniamo solo per chi ci legge la prima volta) che una carbonara parola d’ordine delle giunta dell’ex sindaco Niccoli e del successore Fossati sia stata quella di ricorrere al silenzio di pietra. Con l’arma della delegittimazione ? Metodo che ha raggiunto l’apice con la pubblica irrisione via Facebook, fino a definirci ‘trucciolini‘…meritevoli di essere ignorati….Oppure: ‘Macché giornalisti e giornalismo è pattumiera’ , post poi rimosso.

Un atteggiamento ‘democratico’ che non ha turbato chi da 53 anni svolge il ‘mestiere più bello del mondo’. Prima da dipendente senza macchie, ora rimettendoci di tasca propria per hobby. Trucioli.it non ha mai ricevuto dal Comune di Noli un comunicato stampa, una precisazione,  una rettifica, se non per un articolo riferito ad una strada secondaria con utile precisazione del geom. Massimiliano Cinoglossa. Una vice sindaca invece è ricorsa alla locale stazione dei carabinieri nel tentativo vano di farci rimuovere la sua foto che lei stessa pubblicava sul profilo Facebook nell’ambito dell’attività pubblica (Croce Bianca inclusa) e non già di amministratrice di condomini e nell’immobiliare.

Una piccola e semplice premessa per meglio capire il contesto del nostro dovere di giornalisti al servizio dei lettori. Con la verità in tasca ? Mai sostenuto, ci limitiamo (con la limpida testimonianza dell’ex sindaco Carlo Gambetta) a riferire fatti, circostanze, aspetti che meritano di non essere dimenticati per meglio comprendere la situazione e i risultati ai nostri giorni, ma anche le conseguenze per future generazioni.

Chi ha seguito per 35 anni la cronaca giudiziaria di questa provincia è la prima volta che si imbatte in una citazione, seppure di parte e dunque tutta da sviscerare di fronte al giudice civile, una mole impressionante e documentata di ‘addebiti’. Il penale invece sarebbe racchiuso in un paio di querele e un’indagine giudiziaria affidata alla Guardia di Finanza relativa all’aggiudicazione (ad un cittadino cinese e di cui trucioli ha scritto) all’asta dell’immobile, albergo Pontevecchio.

Atteniamoci  al tema della causa appena iniziata e che comunque non vedrà tempi lunghi. Il tribunale civile di Savona è al secondo posto in Italia quanto a ‘giustizia veloce’ ed abbattimento dell’arretrato il grande endemico malanno che ci caratterizza nel mondo occidentale.

Le 13 pagine firmate dall’avv. Franco Lazzarone, affermato studio legale a Cuneo, da Fabrizio Sobrero e Area Immobiliare Srl rappresentata dallo stesso Sobrero con residenza a Manta (CN), chiamano in causa il Comune di Noli, il sindaco Lucio Fossati, il suo predecessore dr.  Giuseppe (Pino) Niccoli, il geom. del Comune, Massimiliano Cinoglossa; l’x dirigente (ora al Comune di Cogoleto) arch. Raffaello Riba; l’ex segretario comunale dr. Massimiliano Morabito (ora in servizio a Mele , Bargagli e Neirone);  da ultimo l’arch. genovese Giorgio Taverna.

L’area della vecchia Noli dove sorge l’ex albergo Ponte Vecchio, al centro della foto del febbraio 2019, che con delibera di giunta era stato concesso il cambio di destinazione da alberghiero a residenziale. La zona è sottoposta a diversi vincoli

Nella citazione a giudizio si chiede  di “condannare i convenuti al risarcimento anche in via solidale tra loro, dei danni subiti nella misura che verrà determinata in corso di causa”. Il nodo verte sulla sorte in cui si trova l’albergo Pontevecchio (per il quale il Comune pretende l’Imu e le tasse comunali come se fosse ancora aperto ?) acquistato da Area Immobiliare (che era ricorsa a mutui e prestiti, vedi l’articolo di trucioli su indicato). E ancora si denuncia “il diverso trattamento in precedenza riservato ai proprietari dell’altra porzione dell’immobile.”

Ma tra gli interrogativi che trucioli.it aveva sollevato anche il fatto che una parte dell’immobile era stata ampliata con licenza precaria, ovvero stante l’attività ricettiva e dunque una volta cessata ne avrebbe dovuto conseguire l’abbattimento che nessuno parrebbe in Municipio ha mai ordinato.

Si aggiunga che prima di arrivare  agli atti giudiziali c’è stato il fallimento  della negoziazione assistita prevista dall’ordinamento legislativo,

Il Comune di Noli il 25 febbraio, con Determina dirigenziale firmata  dal responsabile Area sviluppo urbanistico, Raffaello Riba, aveva incaricato l’avv. Mattia Menotti (spesa 1.196 euro) “esperto in materia giuridico amministrativa e urbanistica” di rappresentare  l’Amministrazione comunale  nella procedura di ‘negoziazione assistita‘ richiesta il 25 gennaio dall’avv. Franco Lazzarone in rappresentanza  della Area Immobiliare Srl e dell’amministratore Fabrizio Sobrero.

Nella citazione sottoposta al tribunale civile si fa tra l’altro presente: “I sindaci che si sono susseguiti (Niccoli fino a giugno 2019), poi Fossati, il segretario comunale, i vari dirigenti sono ” responsabili, ad avviso dello scrivente (il legale di parte ndr), per i danni che sono derivati ad Area Immobiliare e Fabrizio Sobrero. Sia per il comportamento tenuto durante la fase delle trattative che hanno portato prima alla stipula della promessa di vendita e poi alla mancata sottoscrizione dell’atto di acquisto dell’immobile”. E ancora “sia per la violazione  delle precise norme di legge in ordine ai tempi di rimozione del vincolo alberghiero in presenza di tutti i requisiti della legge e riconosciuti come esistenti dal Comune di Noli sia nella delibera del consiglio comunale del 1 giugno 2016, sia in quella di giunta dell’11 dicembre 2018. “.

Infine le contestazioni di parte all’arch. Giorgio Taverna. “Per responsabilità (diciamo presunta ndr) contrattuale per aver omesso quale unico professionista incaricato, di compiere ogni opportuna attività al fine di ricordare  al Comune di Noli, ai suoi amministratori e tecnici, la necessità di rispettare i termini previsti dall’art. 2 legge legge Regione Liguria 1/2008 ed ottenere il rispetto delle regole e il risultato di cui gli era stato affidato l’ottenimento (peraltro su indicazione dello stesso Comune)”.

In ballo c’è una cifra superiore al milione di Euro, ma venduta all’asta, ad una società cinese con sede anche a Torino, più precisamente ad un grossista di abbigliamento vario, per 636 mila €.  Tra gli allegati risulta  una denuncia querela di Giacosa per Area Immobiliare, diverse perizie tra cui quella del geom. Robutti per conto del tribunale fallimentare, la nomina del dr. Auxilia delegato  all’asta legale, due contratti di mutuo da 1 milione 600 mila euro e da 2 milioni 400 mila sempre per Area Immobiliare, il rogito notarile di vendita  del 2008 tra Bluinvestimenti e Area immobiliare per un immobile a Diano Marina, infine alcune stime di lavori di ristrutturazione.

L’albergo Pontevecchio fatiscente ed abbandonato, dove in origine c’erano anche due appartamenti (uno di un anziano legale Savonese), fa ancora ‘cattiva mostra’ di se in pieno centro storico. Non è solo una questione di decoro per una città vocata al turismo e agli ospiti, ai proprietari di seconde case, è un pugno nello stomaco alla buona amministrazione. In altre realtà europee (pensiamo alla Mittel Europa)  ci sarebbe stata una ‘rivolta’ popolare contro tanto sfregio. Noli non fa parte delle 3-4 regioni sotto la cappa di piombo della mafia e del malaffare. E’ un’antica Repubblica marinara di cui gli antenati potevano essere fieri. Oggi non ci si vergogna più di nulla o quasi; attori e comprimari sono pure ‘premiati’ dai risultati elettorali.

C’è quel detto: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, una frase presa da un verso di Dante Alighieri. In realtà si tratta di una rivisitazione. Ma sarebbe pur sempre sbagliato gettare tutti nel ‘rogo’.

L.Cor. 

 


L.Corrado

L.Corrado

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