Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, l’isola felice che tutti vogliono. Ora gli scoop del giornalista Giò Barbera. E l’addio a Tiziana con le parole di Gino


Un po’ di luce, o forse qualche utile ‘ripasso dell’archivio. La Gallinara che è tornata alla ribalta dei mass media. Ma quante verità di storia recente si possono leggere per conoscere fatti, misfatti, retroscena, occasioni perse, promesse non mantenute, dichiarazioni a go gò che non costano nulla. Leggi anche il toccante ricordo scritto dal prof. Gino Rapa per la morte di Tiziana Zanchi. Con 180 commenti.

Era fine luglio 2020 – Mauro Zunino: “Quando ero sindaco. Albenga e La Gallinara. L’isola che non c’è più” (Vedi……) Una lucida testimonianza alla quale nessuno ha contrapposto un’altra verità sulla Gallinara story.

4 agosto 2020 – Anna Maria D’Aurizio ( Libero professionista)- Avevamo una bella isola, un tempo contesa  anche dalla città di Alassio. Un’isola che poteva essere visitabile, con un percorso obbligato ed  una guida per raccontare la sua storia.  Sulla cima fare tappa,visitare la sua chiesetta , con un punto di ristoro fermarsi ,ristorarsi e  rinfrescarsi . Riprendere il cammino continuare il giro dell’isola finire la giornata cosi, circondata dal mar ligure è poi posare i piedi sulla spiaggia di Albenga. Ecco, io l’isola, lo sempre dipinta , vista cosi, e se ciò fosse stato pensato e  fatto da tutti coloro che l’hanno avuto di proprietà,oppure in gestione  compreso i sindaci di Albenga ….Forse forse ora, avremmo ancora la nostra isola”.

Vittorio Bacchetta (titolare dell’omonima tipografia) “Se ogni ingauno pagasse circa 400€ potremmo comprarla e chiamarla ISOLA DI ALBENGA” .

3 settembre RAI 3- #Fuoritg #Esclusiva IMMAGINI IN ESCLUSIVA. L’isola Gallinara, la più grande della Liguria, un gioiello di natura incontaminata di fronte ad Albenga. Da sempre di proprietà italiana sta per passare in mani estere, ad un imprenditore ucraino. Ma lo Stato ha ancora qualche giorno di tempo per esercitare il diritto di prelazione e comprarla allo stesso prezzo con cui si sta concludendo la vendita. “Parliamo di 20-25 milioni di euro compresi gli immobili” precisa Gianni Sommariva, uno dei 9 proprietari che da più di 40 anni possiedono la Gallinara. “ Speriamo che sull’isola continui a sventolare bandiera italiana, ma bisogna fare presto” é l’auspicio di Sommariva che per la prima volta dopo la trattativa concede un’intervista. Il servizio dell’inviata Eugenia Nante #salviamolagallinara

4 settembre 2020 – Gianni Sommariva: ” Buongiorno a tutti, dopo aver letto di tutto e di più su questa vicenda un mese fa senza commentare e dopo aver atteso invano qualche positivo sviluppo, ho deciso di dare il via libera alla pubblicazione di questo splendido servizio fatto qualche giorno fa dalla cara amica Genny Nante  (giornalista professionista Rai ndr) a questo punto spero che si riesca a smuovere qualcosa nelle sedi opportune. Spero vivamente che non venga utilizzato da nessuno come mezzo per la campagna elettorale ma che possa essere utilizzato da tutte le persone di buonsenso e per il bene comune. In questo periodo sono preso da mille pensieri e vi chiedo scusa in anticipo se non potrò rispondere ai vostri commenti. Grazie a tutti per la comprensione #salviamolagallinara

Andrea Della Valle (Ha studiato Economics presso McGill University) Ciao Gianni , purtroppo non posso convivere il vostro appello allo stato italiano per salvaguardare questo bene visto il suo track record nell’investire nel preservare e migliorare i suoi beni . Per poi non parlare del fatto che poi sara’ il Comune di Albenga a dover farsi carico del milione di euro per le spese annuali di gestione dell’isola ,soldi che saranno sottratti alla salute,sicurezza e infrastrutture . Perche’ cosi poca fiducia in un billionaire che avrebbe la disponibilità’ economica di riportare luce e acqua ( necessaria in caso di incendio !!) all’isola ……pensi che lo stato investirà questi soldi dopo averla comprata? I sogni sono belli …..meglio farli a letto pero’!

Gianni Sommariva (risponde): “Non sapevo fossi così informato sui costi di gestione dell’isola, comunque sono d’accordo con te che il Comune, la Regione e lo Stato da soli forse non sono in grado di gestire bene l’isola, ma loro hanno la possibilità di accedere a fondi sia italiani che europei per metterla in sicurezza. Per la gestione ci sono altre possibilità che stiamo proponendo a chi di dovere con costi di gestione minimi e la possibilità di visite guidate anche ai non billionaire. Sicuramente l’Ucraino sistemerà molto bene l’isola per usarla privatamente e sicuramente non farà nessuna speculazione, ma sarà ben difficile che possa essere valorizzata a vantaggio del territorio. Spero che il nuovo acquirente possa comunque portare qualche beneficio almeno alle strutture di un certo livello della zona ma conoscendo alcuni dettagli ho i miei dubbi. Comunque a me piace sognare ad occhi aperti, a letto preferisco altro….”

Andrea Della Valle (replica): “Comunque i costi di gestione rimarranno alti e aumenteranno visto che ci sara’ il pubblico che frequenterà l’isola . non penso che i ricavi supereranno i 50,000 annuali quindi il Comune ( non lo stato o regione) dovrà  spendere 1,000,000 all’anno …..cifra che potrebbe avere effetti sociali più’ importanti se spesi sulla salute e la sicurezza della città”.

4 agosto Eraldo Ciangherotti – «L’isola Gallinara venduta ad un magnate ucraino? Operazione che può essere fermata con un intervento tempestivo della Regione. L’ente dia un supporto al Comune di Albenga affinché possa esercitare al più presto e senza tentennamenti il diritto di prelazione. Questa è un’occasione unica». Lo afferma in una nota il consigliere provinciale e comunale di Forza Italia Eraldo Ciangherotti. «La notizia della vendita della Gallinara ad un magnate dell’Europa dell’Est per 10 milioni di euro è sconcertante e lascia l’amaro in bocca. Ma non tutto è perduto. Lo Stato, come la Regione e i Comuni possono far qualcosa per fermare questa operazione immobiliare e preservare l’isolotto. Un intervento urgente da parte della Regione e del Comune non è solo auspicabile, ma necessario perché l’isola venga tutelata e soprattutto resa fruibile ai turisti».

Era il 6 agosto 2020 – L’on. Franco Vazio: “ISOLA GALLINARA, PATRIMONIO DI TUTTI. L’Isola Gallinara è una perla di straordinaria bellezza, un luogo unico sotto il profilo ambientale, storico, archeologico e naturalistico. Avuta notizia della sua vendita, abbiamo subito aperto un tavolo di confronto in sede ministeriale: il Ministro Dario Franceschini, ancora in queste ore, mi ha personalmente confermato la sua massima attenzione a valutare i passi da compiere anche al fine di esercitare la prelazione che la legge assegna allo Stato; in questo caso i milioni necessari per l’esercizio di tale diritto saranno messi a disposizione dal Ministero.

L’acquisizione dell’Isola Gallinara e il suo utilizzo pubblico hanno una lunga storia, che ha avuto alti e bassi e battute d’arresto. Durante la mia esperienza amministrativa nella Giunta Tabbò eravamo arrivati vicini alla firma della convenzione con i privati per un suo parziale uso pubblico; poi ci furono le elezioni, vinse il centrodestra e non se ne fece più nulla. Ora abbiamo la possibilità di centrare un obiettivo più ambizioso e nello stesso irripetibile, quindi non possiamo fallire e non falliremo.
L’isola Gallinara dovrà diventare un bene pubblico, da tutelare e conservare, e soprattutto dovrà essere fruibile a tutti in quanto patrimonio della nostra storia e della nostra comunità!!”.
9 settembre 2020, Gianni Sommariva (deteneva il 4% delle quote della società proprietaria) dichiarava a Stefano Pezzini: ” Sulla Gallinara naufragato ogni progetto. Ecco perchè ho deciso di vendere la mia quota del 4%. L’imprenditore ingauno Gianni Sommariva spiega i motivi che hanno portato alla decisione. Ma io spero resti pubblica’. “Gli attuali proprietari hanno deciso di vendere perché disamorati da una situazione di immobilismo che dura da sempre. Tutti i progetti di un uso consapevole e rispettoso dell’isola sono naufragati, andati a sbattere contro il muro di gomma della burocrazia e dell’indifferenza di gran parte della politica (…) chi sta acquistando la Gallinara potrà fare ben poco, per fortuna ha una serie di vincoli che impediscono ogni speculazione. (…) La tutela ambientale e i vincoli sono stati un deterrente, probabilmente superabile, se ci fossero state le condizioni di sicurezza. Sull’isola manca l’acqua, manca un sistema antincendio, ha sentieri che in molti punti non hanno corrimano o parapetti, tutte cose che ne impediscono la fruizione. Tutte cose che si potrebbero superare con investimenti adeguati, ma si tratta di investimenti legati ad un progetto più ampio di utilizzo turistico-ambientale dell’isola. Si sarebbe potuto fare già da tempo, con un patto pubblico-privato, ma non è stato fatto”.
LA STAMPA DEL 13 OTTOBRE 2020-
Isola Gallinara, parla l’avvocato dell’ingegnere ucraino che si è ritirato dall’operazione
Decisione arrivata dopo che lo Stato ha esercitato il diritto di prelazione
Articolo di Giò Barbera

Sull’operazione Gallinara l’avvocato Alberto Cortassa, dello studio LJLex, interviene con alcune precisazioni sull’esercizio della prelazione. «Ai sensi dell’articolo 60 del TU Beni Culturali (D.Lgs. 22/01/2004, n. 42) il Mibac, la regione o agli altri enti territoriali nel cui ambito si trova il bene, hanno facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali alienati a titolo oneroso o conferiti in società, al valore di cessione o di conferimento”. “In questo caso, né la Regione, né il comune di Albenga hanno evidentemente esercitato il diritto di prelazione, che è stato esercitato dal Mibac il 17 settembre»

Ma perché il MIbac ha acquistato solo la villa e non tutta l’isola, come il Sindaco e i politici interessati hanno detto di voler fare? «La prelazione non poteva essere esercitata sulla società, perché le quote della Gallinaria S.r.l. non erano soggette a prelazione. Per il resto, è sufficiente leggere il decreto, che è ormai pubblico, per rendersi conto che lo scorso 22 luglio la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Imperia e Savona ha ricevuto cinque denunce, ai sensi dell’art. 59 del TU, relative al trasferimento di proprietà a titolo oneroso alla Gallinaria S.r.l. del complesso di immobili posti sulla sommità dell’isola Gallinara (che il decreto chiama “Gallinaria”), identificati catastalmente al foglio 30, mappale 5, subb. 1-2-5-6-7-8-9».

Tutti immobili soggetti a tutela, vero? «Certo, sono sottoposti a Notifica del Ministero dell’Educazione Nazionale – Amministrazione dei Monumenti, Musei, Gallerie e Scavi di Antichità – del 19 giugno 1937 e al Decreto Ministro Pubblica Istruzione del 2 novembre 1968, trascritto il 14.01.1969, tuttora efficaci ai sensi dell’art. 128 del D.Lgs. 42/2004; l’isola inoltre è anche sottoposta a tutela paesaggistica, dichiarata di notevole interesse pubblico ai sensi della L. 1497/1939 con Decreto 8 novembre 1951. Tutti elementi ben noti all’acquirente, che infatti sapeva di dover preservare l’isola».

Invece, il Mibac ha acquistato solo un edificio? «Esatto, oggetto del provvedimento, al prezzo complessivo di € 8.013.952,48, è il solo immobile identificato catastalmente al foglio 30, mappale 5, sub. 1, cioè la villa che negli anni ’60 fece edificare l’ing. Diana e che è ormai suddivisa in otto appartamenti; tutti gli altri edifici, tra cui la chiesa, la torre d’avvistamento genovese, la casa del guardiano e le altre ville suddivise in vari appartamenti rientrano nei 4 lotti rimanenti, che erano stati offerti tutti in prelazione allo Stato. L’isola in sé, quella che il Ministero ha definito “la parte selvaggia dell’isola, inutilizzabile per i vincoli ambientali e paesaggistici”, resta privata come lo era prima».

Come farà lo Stato ad accedere alla villa? «Alla villa si accede dal porticciolo, privato anch’esso; lo Stato, immagino, imporrà un passaggio coattivo, per permettere l’accesso all’immobile; certo non potrà imporre ai privati di permettere a chiunque l’accesso all’intera isola; per farlo, dovrebbe acquistare l’isola, ma dovrebbe acquistare anche gli edifici restanti».

DALLA PAGINA FACEBOOK DI GINO RAPA (con 188 commenti)

CIAO TIZIANA, TI CONOSCO DA QUANDO ERI BAMBINA. UN BACIO.

IN RICORDO DI TIZIANA ZANCHI IN COMINCIOLA DI 62 ANNI

Tiziana Zanchi

Oggi silenzio. E’ purtroppo mancata un’alunna di questa classe virtuale che si è formata per gioco ed è diventata numerosa e partecipe. Un’alunna gioiosa, presente, entusiasta, amante della vita.

Ciao Tiziana. Ti conosco da quando eri bambina, da quando tua nonna Quanita (o Juanita) aveva un negozio di alimentari in Albenga, in via Dalmazia. Ricordo tua mamma, signora gentile e garbata e tuo papà Enrico, portierone dell’Albenga calcio. Erano anni belli, quelli in cui nella strada si era Comunità e ci si conosceva e aiutava tutti. Forse più poveri, ma certo più sereni e attenti anche agli altri. Sei stata mia alunna per qualche ripasso di latino. Poi la Toscana, la bella Siena, ma sempre Albenga nel cuore. Dove tornavi spesso e dove hai tante amicizie. Sempre solare, sorridente, positiva. Nonostante tutto. Intelligente e arguta. Pochi mesi fa mi hai regalato un tuo libro di ricette frutto della tua grande passione, la cucina, e dei ricordi di famiglia. E poi i contatti su fb. Seguivi sempre le mie “pillole linguistiche” ed eri ritornata un po’ … mia alunna. Fino a pochi giorni fa. Hai condiviso, come di consueto, un mio post il 6 ottobre. E’ stato l’ultimo. Mi avevi detto che lo facevi per farli leggere alle tue amiche e te ne sono grato. Poi il silenzio. E il timore. E oggi è giunta la brutta, bruttissima notizia. Ciao Tiziana, un abbraccio forte e proteggi i tuoi cari di cui sei sempre stata orgogliosa. Un bacio (Gino Rapa)
Paolo Vigo: La mia compagna di banco al liceo…dolcissima, simpatica…quanti ricordi….Ciao, Tiziana…..
Renata Ottonello: Queste semplicissime parole hanno descritto, non solo il profilo di una persona “bella” ma, la grande impronta d’affetto presente nel tuo cuore, nei ricordi di Lei e della sua famiglia. Un abbraccio. Condoglianze alla famiglia.
Raffaella Orlandi: Mancherà. Mancherà la sua gentilezza ed educazione. Quel modo di porsi garbato. Il suo essere Signora sempre. Buon Vento Tiziana cara.
Erika Bardazzi: Infatti è tramite la nostra amica Tiz che io ho conosciuto lei, professor Gino Rapa, tramite i post che condivideva sempre e da sempre incuriosita ed affascinata dall’etimologia delle parole, ho iniziato a seguirla. La nostra amica, per mia mamma come una sorella acquisita in tarda età, ci mancherà moltissimo.
Marinella Azzoni: Una tristezza infinita!! Mi mancherà il suo sorriso e il suo sguardo dolce! È stata una grande donna, ha combattuto con tutte le sue forze, poi ha dovuto cedere!! Ora lei ci guarda da lassù e sicuramente gli angeli godranno di quel suo sorriso!! Grazie Prof per questo bel ricordo!!
Sandra Pippo: Ci mancherà tanto la Tiziana ,una bella persona una bella amica , ciao nonna Titti ,ti porteremo sempre nel cuore.
Rita Canobbio: Compagne di scuola nelle medie..poi divise dalla vita…e rincontrate dopo tanto tempo tramite la mamma….mi si è spezzato il cuore quando ho appreso la notizia….era una donna solare , positiva , un’anima bella..ci mancherà..
Renzo Bonissone: Carissimo Gino, porgo le mie più sentite condoglianze a Te e a chi Le ha voluto bene ed ora prova quel vuoto che tutti purtroppo ben conosciamo……TI ABBRACCIO FORTE…..
Stefano Pezzini: Nonna Titti, Tiziana Zanchi, amica da quando eravamo bimbi. Amava la cucina ligure, aveva scritto un libro, avremmo dovuto presentarlo primo o poi, lo faremo, anche se non sarai tu a presentarlo, ci sarai. Ciao Tiziana.

 

 


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