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Pietra Ligure, lungomare senso unico della discordia. Assemblea in piazza e consigliere ‘reporter’ presenta una mozione


Scrive Mario Carrara, capogruppo di opposizione a Pietra Ligure: La riunione pubblica che ho indetto ieri sera 7 ottobre, circa le conseguenze del senso unico del lungomare centrale, anziché nella sala delle riunioni del Municipio, a causa della partecipazione dei presenti e per assicurare i necessari distanziamenti, “sul momento” si è dovuta “dirottare” e tenere all’aperto, in piazza…

Un clima mite ci ha fortunatamente consentito di effettuarla. A detta di tutti gli intervenuti, il ripristino della situazione precedente, con la restituzione del doppio senso di marcia e la precedente disposizione dei parcheggi sul lungomare, rappresentano l’unica soluzione per scongiurare effetti gravi sull’economia di tutto il centro urbano, che andrebbero a sommarsi a quelli della crisi generale causata dal Covid 19 e che, sommati, avrebbero, alla fine, conseguenze devastanti…”

POLO DI CENTRODESTRA PER PIETRA – LISTA CIVICA DEI PIETRESI

Gruppo consiliare “CENTRODESTRA” Consigliere Mario Carrara

Mozione Consiliare

Il SENSO UNICO sul lungomare don Giovanni Bado: un provvedimento senza senso che sta desertificando e impoverendo il centro di Pietra Ligure e provocando code continue  tutti i giorni  sulla   via   Aurelia :  ne chiediamo la revoca ed il ripristino integrale della situazione precedente.

Dalla scorsa Primavera è stato istituito il “senso unico” del traffico, in direzione “Levante verso Ponente” sulla strada a mare centrale: via don Giovanni Bado.

Avremmo voluto già da subito intervenire in merito, ma poi, prima è intervenuta l’emergenza covid 19 con il confinamento in casa della gente  per il “lockdown”, poi, è arrivata l’estate e l’arrivo dei turisti, cosicché, sia in un caso che nell’altro, non avrebbero potuto aversi riscontri, se non “falsati”, delle effettive conseguenze provocate da un simile provvedimento.

Ora, invece, che a Pietra Ligure sono rimasti prevalentemente solo “residenti” e si sono anche riaperte le scuole, si possono veder bene le conseguenze che questo provvedimento “imposto” sta  provocando al tessuto viario, ma prima ancora “economico”della città.

Il centro di Pietra Ligure, durante la settimana,  si sta desertificando: solo rari passanti lo frequentano, per lo più residenti del centro storico stesso, che si muovono per fare i normali acquisti quotidiani di approvvigionamento. Chi si avventura a venire in centro da fuori lo fa, per lo più, perché deve venire in qualche ufficio pubblico, come, ad esempio, le banche o l’anagrafe o lo stato civile del Comune.  Per vedere un po’ di “movimento”, bisogna attendere il fine settimana con i turisti del weekend, ma essi non fanno testo in proposito, perché essi verrebbero comunque in centro per trascorrervi qualche ora, indipendentemente dai sensi di circolazione delle autovetture.

Ci siamo chiesti il motivo, il “perché ” sia stato istituito il senso unico: cosa c’era che “non andava” nei due sensi di marcia? Che problema creavano? C’era qualche blocco, ostacolo, rallentamento nella marcia? Si verificavano, forse incidenti frontali? Era pericoloso? Era pericoloso per le biciclette? Per i pedoni? Per i bambini?

No di certo! E allora cosa ha provocato l’adozione, anzi l’imposizione di questo insensato  provvedimento?

Insensato ” perché, con un passaggio a livello che blocca tutto quando le sbarre sono abbassate, nonché la contestuale mancanza di una strada alternativa, oltre alla via Aurelia, provocano come inevitabile conseguenza degli automatici immediati effetti: 1) Si impedisce di venire in centro proveniendo da Ponente. 2) Si scoraggia di venire in centro proveniendo da Levante perché non si vuol correre il rischio che, se non si trovasse il parcheggio sul lungomare, dovendo obbligatoriamente proseguire, si finirebbe in un “cul de sac “, imbottigliati, fermi in coda, bloccati al passaggio a livello quando le sbarre sono abbassate; a volte anche per delle mezz’ore (com’è successo, ad esempio, domenica 7 Ottobre: abbassamento sbarre alle 16,55, innalzamento alle 17,30, vedi video), perché nella stazione di Pietra, per il fatto del binario unico, continuano a farsi “gli incroci” tra i treni che transitano nelle due direzioni. 3) La via Aurelia, la strada Nazionale, per almeno tre volte al giorno, tutti i giorni, negli orari di entrata ed uscita dal lavoro ed i quelli scolastici, si è tramutata in una lunga coda di automobili continua, che parte dalla rotonda del fiume Maremola e si spinge sino a Loano: sempre e comunque in direzione Ponente-Levante, cioè Loano verso Finale, MAI, ripetesi: MAI, nel senso contrario Levante-Ponente, Finale verso Loano!

A chi si deve attribuire il merito di tanto sconquasso..? C’è un solo, unico, vero responsabile di tutto questo: è la volontà del Sindaco De Vincenzi. Giá durante il suo precedente mandato, aveva tentato di imporre il senso unico sul lungomare, con due argomentazioni: la prima: il fatto che, specie al sabato, giorno del mercato, nella tratta di fronte al bar Flora, le automobili che erano parcheggiate a spina di pesce creavano, talvolta, un restringimento della carreggiata che faceva rallentare e bloccare due veicoli che marciavano in direzione contrapposta; la seconda: che anche Pietra Ligure avrebbe dovuto seguire l’esempio dei due comuni vicini di Loano e Finale Ligure nei quali il “senso unico” dei veicoli esisteva da tempo e funzionava bene.

In quella Giunta, chi scrive, all’epoca Assessore e con l’assessore alla viabilità Rino Cassanello, si oppose fermamente a quel progetto; l’assessore Cassanello risolse, poi,  la situazione. Infatti, bastò eliminare la forma del parcheggio a “lisca di pesce”, rimodulandolo  “parallelo” alla strada con una quindicina di posti auto in meno,  che non si ebbero più rallentamenti né incroci di auto;  cosa che, per la sua validità, ha retto bene per anni ed è  durata senza inconvenienti fino alla Primavera del 2020. Assolutamente imparagonabile è, poi, il confronto tra le  situazioni della viabilità di  Pietra Ligure con quelle dei Comuni di Loano e Finale Ligure, perché nessuno di quei due comuni ha un passaggio a livello ferroviario che blocchi tutto, sull’unica strada carrozzabile del centro urbano.

Inoltre, Loano ha una via carrozzabile alternativa, quale viale Europa, per cui, chi ha percorso il lungomare, senza dover essere obbligato a ritornare sull’Aurelia, può rifare in senso “inverso” il percorso verso Pietra Ligure: invece, Pietra Ligure una strada alternativa non ce l’ha; Finale Ligure ha il senso di marcia sul lungomare in direzione “ponente verso levante “, opposto a quello adottato a Pietra, e, in ogni caso, non ha nessun ostacolo insormontabile che lo possa bloccare, come un passaggio a livello ferroviario: invece, Pietra Ligure, il passaggio a livello ferroviario ce l’ha.

A quanto pare, forse per uno spirito di “rivalsa” e autoconferma a se stesso del proprio “io”, il Sindaco oggi ha voluto, ma soprattutto ha potuto  “imporre” la sua volontà (a quanto pare, “covata ” e mantenuta per anni), compiendo una scelta palesemente irrazionale, illogica e controproducente; cosa che,  alcuni anni fa, non gli riuscì perché aveva degli Assessori che, quando sbagliava, avevano la forza di opporsi e dirgli di “NO “.

Oggi, i risultati del “senso unico” del traffico sul lungomare sono sotto gli occhi di tutti! Tutti fanno i conti  contro questa assurda imposizione che non ha portato nessun vero beneficio, ma solo gravi conseguenze sulla viabilità generale di tutta la città e sta provocando altrettanto gravi conseguenze sull’economia commerciale di tutto il centro urbano.

Avremmo già voluto intervenire prima, con un’iniziativa in proposito come questa, perché sensibilizzati, spinti e sollecitati da tanta gente. Ma, subito dopo l’imposizione del senso unico, sopravvenne il lockdown del Covid 19 e ci fermammo…: non essendoci autovetture circolanti, come si facevano a valutare gli effetti pratici del provvedimento? Qualcosa si intravvide già quest’estate: com’era possibile che in pieno Agosto si trovassero sempre, con facilità, posti auto sul lungomare? E l’inizio delle code che si formavano sull’Aurelia, erano solo a causa della presenza dei turisti…?

Oggi, Ottobre 2020, non ci sono più dubbi in proposito: è dallo scorso mese di Settembre, in cui prevalgono solo i “movimenti” dei Liguri residenti, che le conseguenze sono visibili e reali.

I parcheggi del lungomare, sono, per la stragrande parte, desolatamente VUOTI. Prima accadeva che quei parcheggi fossero quasi tutti occupati, con qualche posto vuoto disponibile; oggi, invece, accade il contrario: sono quasi tutti vuoti disponibili, con qualche posto occupato.

Perché questo? La ragione è semplice: la gente per non trovarsi “imbottigliata” e bloccata in coda dal passaggio a livello, a volte chiuso per tempi intollerabili, preferisce non venire più in centro, anche perché poi, pur superato il passaggio a livello, chi, per ritornare in centro è obbligato ad andare in direzione Finale Ligure, deve subire, il più delle volte, di finire di nuovo in coda sulla via Aurelia.  La gente per evitare questi disagi, inevitabilmente “dirotta ” i propri percorsi su altre strade e altre opportunità di acquisto, che non siano a rischio di inutili, lunghe perdite di tempo. Chi “circola” nel centro urbano è rappresentato, ormai solo dai residenti e da quelli che devono, “ob torto collo”, recarsi in  uffici di professionisti o “pubblici” come banche o quelli  del Comune. Basta.

Si assiste e si constata, quindi, che è in atto un processo progressivo di vera “DESERTIFICAZIONE” del centro con conseguente sofferenza di tutte le attività commerciali e degli esercizi pubblici. Oltre alla crisi generale provocata dal Covid 19, a Pietra Ligure, in centro, si sta assistendo ad una ben maggiore crisi ECONOMICA che stanno provocando gli effetti assurdi di un provvedimento che vuole tenere distante la gente dal frequentare il centro. Infatti, come detto,  per chi proviene da Ponente è vietato accedere al centro se non percorrendo l’unica strada che è la via Nazionale Aurelia; chi proviene da levante è, in ogni caso, scoraggiato dal rischio di essere bloccato dal passaggio a livello chiuso e dal successivo ritorno in coda sulla via Aurelia .

La via Aurelia, nella tratta del centro di Pietra Ligure, è rimasta, assurdamente, L’UNICA strada a doppio senso di marcia! Nel 2004/2005 furono create tutte le rotonde, eliminando i semafori che provocavano un “ingorgo continuo” ogni giorno: con le rotonde, il traffico tornò subito scorrevole e le “code” di veicoli non si crearono più.

Oggi, dopo la sciagurata imposizione del “senso unico” sul lungomare, le “code” dei veicoli si sono riformate automaticamente e ogni giorno, tutti i giorni, festivi e feriali; per almeno tre volte al giorno, mattino, mezzogiorno, sera, la via Aurelia è bloccata da una coda ininterrotta. Attenzione, si badi bene: non in entrambe le direzioni di marcia, ma solo nella direzione Ponente-Levante, Loano/Finale, MAI contemporaneamente o solo nel senso inverso!

La coda è, a volte, talmente lunga, da raggiungere e inoltrarsi in Loano, come abbiamo documentato con un video.

Questo provvedimento ha fatto ritornare Pietra Ligure alla situazione di QUINDICI ANNI FA! Siamo ritornati indietro..!

Eppure, che il senso unico stia creando problemi, danni e disagi lo vedono tutti. E tutti si chiedono perché sia stato imposto, visto che non c’erano problemi perché la situazione col doppio senso di marcia era pienamente soddisfacente.

Certo, ci potrà essere chi condivida questa soluzione: magari qualche vecchio possidente ricco, che voglia godere di un silenzio semiassoluto (semimortuario) di fronte alla propria casa… ma Pietra Ligure non può essere considerata alla stregua di un museo, perché, fino a prova contraria, è ancora una città viva, che deve vivere… O meglio, ora: “sopravvivere… ” e non si può permettere, specie in tempi cupi come i presenti, di avere e subire, oltre alla crisi generale, anche dei provvedimenti somiglianti a capricci dispotici   che la facciano lentamente morire. Ci chiediamo: perché del senso unico sul lungomare, che sta sconvolgendo la vita della città, il Sindaco non ne abbia parlato, non abbia detto nulla, non abbia speso una parola in campagna elettorale? Perché non c’è scritta neppure una riga in merito sul suo programma delle elezioni, svoltesi solo pochi mesi prima? Aveva paura di perdere dei voti? Ha voluto imporre il senso unico solo a cose fatte?

Ci hanno raccontato che una commerciante avrebbe chiesto al Sindaco, visto il crollo dei passaggi, delle visite al suo negozio e dei conseguenti incassi, di revocare il senso unico e di ripristinare il doppio senso di circolazione precedente; il Sindaco, stando al racconto, Le avrebbe risposto che per lui, invece, “va bene così..” e, nel prosieguo del suo mandato, non avrebbe cambiato nulla, per cui era meglio che lei se ne facesse una ragione... Se quanto ci hanno raccontato è vero, siamo solidali con quella commerciante pietrese perché a lei servirà poco farsene una ragione se, alla fine, dovrà chiudere il suo negozio, in quanto il Sindaco non perderà (per ora) la sua occupazione, ma lei sì; il sindaco non sarà certo rovinato, lei, invece, sì.

Per tutto quanto sopra argomentato, si chiede al Consiglio Comunale di approvare la presente Mozione nel dispositivo che segue:

Il Consiglio Comunale di Pietra Ligure impegna il Sindaco a revocare il  ” senso unico ” di circolazione dei veicoli sul lungomare centrale via don Giovanni Bado, ripristinando il “doppio senso ” di marcia e le disposizioni dei parcheggi, così come preesistenti fino al corrente anno 2020.

Pietra Ligure, 8/10/2020  Mario Carrara, consigliere comunale

 

 

 

 


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