Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, 8 ottobre 2008. Inaugurazione del nuovo ospedale. Quella lettera ‘spillo’ di Gerry Delfino. Per non dimenticare


Sono trascorsi 12 anni. Era l’8 ottobre 2008, inaugurazione del nuovo ospedale di Albenga. Il 15 ottobre Gerry Delfino scriveva: “Carissimo Corrado, grazie di cuore per quello che fai, che scrivi, ciò che fai ricordare alla tanta gente di Liguria e specialmente quella  delle nostre terre di Ponente…Il passato si dimentica, troppo in fretta….”

di Gerry Delfino

Albenga 8 ottobre 2008 inaugurazione del nuovo ospedale con il sindaco Tabbò, il presidente della Regione Burlando e della provincia Bertolotto

Mi sembra che quasi tutti oramai abbiano un amante speciale di origine tedesca: ALZHEIMER. Nessuno ricorda, nessuno pensa, nessuno critica, nessuno riflette, nessuno usa quel buon senso tanto caro ai nostri padri.

E mi fa proprio venire voglia di raccontare ai lettori un’altra di dimenticanza! E che dimenticanza!

Il giorno otto ottobre scorso sono andato all’inaugurazione del Santa Maria di Misericordia!!!in via Martiri della Foce e non………come qualcuno aveva osato chiamare questa parte di Lungocenta!!!!

Felice, finalmente, di assistere all’impegno di Mauro Zunino, orgoglioso di aver fatto parte della sua giunta, contento di sentire solo una persona:  Angelo Barbero, un vero gentiluomo.

A parte il direttore  Flavio Neirotti, che non ho mai conosciuto, ma mi ha fatto una buona impressione, chi mi ha deluso sono stati gli altri oratori.

Il sindaco Antonello Tabbò che ricorda  Angioletto Viveri (e pensare che proprio lui  non voleva l’ospedale lì, ma a Campochiesa, il business è business) quasi tralascia il predecessore Zunino e si perde nel vuoto,”volemose bene”.

Il presidente della Regione, Claudio Burlando, passa otto minuti a parlare, di dieci che ne aveva; a parlare di crostatine e di mangiare, fiero che l’ospedale abbia le sue cucine e quindi niente trasloco di cibo in contenitori (“panem et circenses” mi sbotta in un orecchio un mio amico mentre la stessa cosa stavo per dire a lui!!!). Peccato che lo smentisca subito dopo Neirotti precisando che le cucine saranno a Pietra Ligure e quindi saranno cibi trasportati con automezzi ad Albenga.

Un giovane dr. Angelo Barbero l’8 ottobre 2008

Poi il bellissimo e commovente intervento di  Angelo Barbero, l’unico  che ricorda il passato glorioso dell’ospedale nato dalla carità cristiana e  menziona due persone che si sono battute per un nuovo ospedale tanti anni fa, il dottor Abbo dapprima  e  Gabrile Ciarlo, per tutti I VERI ALBENGANESI. ‘Gabrì’che tante battaglie fece, amando la sua città, non solo per l’ospedale, ma anche per l’acqua, per gli arenili, per la collocazione del porto opposta alla scellerata (il business è business) idea vadiniana dei viveriani,

E’ la volta di Marco Bertolotto che si dilunga a parlare del nuovo polo scolastico che sarà a fianco del nuovo Ospedale, nelle fu caserme Turinetto. Esprimo a Lui un mio grazie per la sua irrevocabile decisione e presa di posizione in questa scelta e non come volevano i viveriani (il business è business) dietro il Santuario di Pontelungo.

Alla fine arriva il Vescovo e neppure a Lui viene in mente di ricordare chi ha permesso di costruire il nuovo Ospedale.

I BENEFATTORI CHE NEI SECOLI SCORSI  HANNO LASCIATO PER TESTAMENTO TANTISSIMI BENI

CHE , ALIENATI, ORA SONO SERVITI A COPRIRE IL PIU’ DELLE SPESE DI COSTRUZIONE

Benefattori, che amavano Albenga; avevano tanto senso civico, quanto il loro credo religioso, che hanno permesso al nostro nosocomio di passare indenne in cinquecento e più anni di vita e che sono stati, ora nel 2000, le colonne portanti, i pilastri materiali della nostra crescita. Ed oggi sono a malapena ricordati intitolando loro alcuni vicoli, maleodorosi del centro storico, quasi tutti nel quartiere di San Giovanni, con saggia decisione dei nostri avi nell’ottocento. Esiste l’elenco ed, in cuor mio, attendevo che qualcuno ne leggesse i nomi per trapassare la loro memoria, il loro gesto esemplare, alle nuove generazioni (era presente una insignificante rappresentanza di bimbi).

Invece no, il passato si dimentica, troppo in fretta. Si ha voglia di andare, andare senza vedere che passi fare e spesso, troppo spesso, non vedere le pietre d’inciampo!

Un deluso Gerry Delfino


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G. Delfino

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