Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga ringrazia il tenente Rossi
Cerimonia per l’ufficiale dell’Arma che lascia.
I vigili denunciano 3 di 15 ragazzi del branco.
Il Lions dona ‘ventilatore’ all’ospedale


Dopo sei anni nella città delle Torri, sede del comando di Compagnia, il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri, Iacopo Vittorio Rossi, lascia con destinazione il 3° Reggimento “Lombardia”. L’Amministrazione comunale, con una cerimonia ufficiale, ha ringraziato per il proficuo lavoro svolto ed i risultati raggiunti. Leggi ultima ora: smascherati i responsabili di aggressioni, 3 denunciati dei 15 ragazzi terribili del branco.

E nell’occasione La Stampa Liguria rimarca la “serietà e l’energia profuse nelle non facili problematiche del territorio da Albenga a Finale Ligure“.

Sono cambiati i tempi anche nella vita e cronaca delle caserme. Sia sul fronte della criminalità e legalità, sia il metodo di confronto e di ‘informazione’ all’esterno dei servitori dello Stato. Resta saldo il dovere al servizio dei cittadini e quel mai in disuso ‘lavorar tacendo’.

La Stampa: “….L’ufficiale, di origini toscane (il padre ex ufficiale dell’Arma ndt), era arrivato in Riviera nel settembre del 2014 e in questi anni ha gestito con serietà ed energia le non facili problematiche del territorio da Albenga a Finale Ligure…Nella mattinata di oggi il tenente Rossi, accompagnato dal comandante della compagnia, tenente colonnello Sergio Pizziconi, è stato ricevuto in Comune dal sindaco Riccardo Tomatis, dal vicesindaco Alberto Passino, da una rappresentanza del Consiglio e della giunta comunale, da alcuni membri dei comitati cittadini di controllo di vicinato, dalla polizia locale e dalla Croce Bianca di Albenga. Durante l’incontro sono state espresse parole di profonda stima da parte di tutti i partecipanti ed il tenente ha avuto modo di ringraziare tutti per i sei anni trascorsi ad Albenga, una città che rimarrà sempre nel suo cuore.”

Quali confronti  sono possibili tra ieri e oggi, come è cambiata la realtà dell’Arma, il suo impegno, il termometro criminalità (macro e micro)? Ormai i vecchi cronisti (eccezione fatta per il sempre giovane Giò Barbera) hanno lasciato nel bagaglio dei ricordi gli anni ’70’ e ’80, i più ‘produttivi’ e spettacolari sul fronte della cronaca nera  dell’albenganese e della provincia di Savona. Una media di 12- 13 omicidi all’anno, molti rimasti insoluti. Rapine in banca, a uffici postali e gioiellerie soprattutto, in ville.

Sparatorie tra bande, in qualche caso con vendette efferate. Attentati incendiari. Risalgono pure a quel periodo 5 sequestri di persona (tra cui Mario Berrino e Sara Geloso Domini ad Alassio). Una decina le prostitute giustiziate. Anni in cui fu stilato il primo elenco per l’applicazione di ‘misure di prevenzione‘, richieste dal procuratore della Repubblica dr. Michele Russo, nei confronti di ‘personaggi’ segnalati dall’Arma dei carabinieri e dalla Squadra Mobile della Questura.

Il lavoro del cronista non era pubblicare, con il copia e incolla abituale dei nostri giorni, le notizie di cronaca nera (con arresti e denunce, svolta nelle indagini). Chi arrivava primo sulla notizia aveva più tempo per approfondire, ma non era la corsa online di oggi a mettere in rete per primi il ‘comunicato stampa’ per la gioia dei ‘navigatori ‘. Almeno una volta al giorno il cronista varcava la soglia del comando di Compagnia  (o di una caserma) e se il caso ritornava fino a tardi, per seguire gli sviluppi della notizia, rendersi conto e parlare di persona con chi operava, verificare altre fonti. Il cronista spesso conosceva il territorio più dell’ufficiale dell’Arma che solitamente si alterna dopo alcuni anni di comando. Restavano i sottufficiali memoria storica, ma soprattutto massimi ‘conoscitori’ delle persone, della realtà criminogena: dal ladruncolo al rapinatore, ai ‘capetti’ e ‘capi’ che dettavano legge o volevano imporsi sui ‘rivali’ del momento. Anche in alcune località rivierasche non mancavano coloro che erano stati condannati o ‘inviati’ al soggiorno obbligato, lontano dalla terra d’origine.

Ora, nonostante pochi ‘agitatori’ che sbandierano l’allarme criminalità ( in particolare la presenza di extracomunitari  pregiudicati in quel di Albenga), che mettono sotto accusa persino il sindaco o l’assessore alla Polizia urbana, siamo diventati una provincia tranquilla (vedi omicidi, rapine, estorsioni, attentati incendiari), in calo pure i furti, purtroppo spesso nascosti ai media, invece il passaparola resta validissimo.

Finisce sotto silenzio il fatto che le organizzazioni malavitose trovino terreno fertile laddove regna la ‘pace’, ovvero senza crimini eclatanti. Difficile immaginare che la nostra provincia sia esente dal ‘rifugio’ pentiti di ‘ndrangheta, camorra, mafia. E che, al loro seguito, non si sviluppino interessi ed attività quantomeno borderline: affitto di esercizi commerciali,  imprese artigianali, usura che viene alla ribalta raramente, gestione di ciò che resta della prostituzione nella piana (quasi scomparsa), reperimento di alloggi, ma anche in qualche caso attività ricettive. Collegamenti con le ‘ndrine del Piemonte e Loambardia.

Una provincia lontana anni luce da quando si potevano leggere titoli sulla falsariga del far west Chicago. Le emergenze dei nostri giorni pare siano ormai altre: quelle da ‘colletti bianchi’ e non era un caso se non molti anni fa, con la presenza di un ufficiale della Finanza in servizio ad Albenga, poi destinato in Sicilia, venivano alla luce reati finanziari di un certo spessore.

Ora può accadere che un avvocato sia derubato della sua auto, nuova di fabbrica, appena acquistata, 64 mila euro, parcheggiata in una strada del centro di Albenga, davanti a palazzi, e pochi si chiedano se quel colpo sia opera di sbandati che ‘disturbano’ nelle vie del centro storico di Albenga, o piuttosto sia il segnale allarmante, per i cittadini, di tentacoli di organizzazioni criminose che operano già ad un certo livello. A cominciare dalla ramificazione dei ‘melonari’ napoletani, super organizzati (siamo ad oltre una decina di ‘camioncini’) ed in costante espansione. Incuranti del rischio. Addirittura il prefetto avrebbe ammesso a sindaci la sua impotenza per ‘mancanza di uomini’. E  dovrebbe essere coinvolta la Guardia di Finanza.

Per contro i colpi inferti a trafficanti di droga (e non solo ai cavallini che spacciano nelle strade) sono stati e sono traguardi importanti nel lavoro investigativo. Illuderci di essere immuni o vaccinati a interessi inconfessabili, ad opera di insospettabili, potrebbe riservare sorprese e peggio cogliere impreparati. Prevenzione e repressione, ma senza sottovalutare l’importanza strategica che più dei numeri e di aride statistiche, serve il lavoro di ‘intelligence’.

Magari per scongiurare che possa ripetersi quanto si è letto sullo scandalo di una caserma di Piacenza dove i militari (e i comandi) brillavano per i ‘numeri’. E non già per la qualità del lavoro e dei loro doveri istituzionali.

In altri tempi capitava di pubblicare il risultato dei ‘pattuglioni’ (in realtà l’attività svolta  nel corso di una settimana), oggi si legge di operazioni ordinarie, denominate ‘ad alto impatto‘  anticriminalità, oppure  ‘controlli massicci, a tappeto, in Riviera’. Ma  sarebbe un errore mettere in secondo piano l’importanza di uomini in divisa (e non) sulle strade, nei locali pubblici, con una presenza costante. Un sempre utile primo deterrente e strumento efficace nel controllo capillare del territorio. Disincentivo al propagarsi di attività criminose. Al di là dell’aiuto della video sorveglianza, dei Comitati di controllo di vicinato, della collaborazione dei cittadini a non voltarsi dall’altra parte, al buon esempio di chi riveste cariche pubbliche, di chi indossa la divisa, sia in servizio o meno.

LA CERIMONIA NEL MUNICIPIO DI ALBENGA

Il Tenente Rossi saluta Albenga: andrà a Milano

al comando di una Compagnia operativa del 3° Reggimento “Lombardia”

COMUNICATO STAMPA –

Dopo sei anni passati nella città delle Torri, il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile dei carabinieri ingauni lascia la Liguria per spostarsi in Lombardia.

Dal prossimo settembre il Tenente Rossi, ormai prossimo ad indossare i gradi di Capitano, sarà nel capoluogo meneghino, alla guida di un reparto specializzato nella gestione dell’ordine pubblico.

L’ufficiale, di origini toscane, era arrivato in Riviera nel settembre del 2014 e in questi anni ha gestito con serietà ed energia le non facili problematiche del territorio da Albenga a Finale Ligure.

Nella mattinata di oggi il Tenente Rossi, accompagnato dal Comandante della Compagnia Tenente Colonnello Sergio Pizziconi, è stato ricevuto in Comune dal Sindaco Dott. Riccardo Tomatis, dal vicesindaco Alberto Passino, da una rappresentanza del Consiglio e della Giunta Comunale, da alcuni membri dei comitati cittadini di controllo di vicinato, dalla Polizia Locale e dalla Croce Bianca di Albenga. Durante l’incontro sono state espresse parole di profonda stima da parte di tutti i partecipanti ed il Tenente ha avuto modo di ringraziare tutti per i sei anni trascorsi ad Albenga, una città che rimarrà sempre nel suo cuore.

L’Assessore Vannucci afferma: “Nella mia qualità di assessore alla polizia locale ho trovato nella persona del tenente Rossi un vero e proprio punto di riferimento quale garante della sicurezza di tutti i cittadini. A Lui e al suo comandante Col. Sergio Pizziconi, va un personale ringraziamento sia come amministratore che come cittadino con l’auspicio che la fattiva collaborazione che sino ad oggi ha permesso il raggiungimento di ottimi risultati, accresca nel tempo affinché si possano raggiungere sempre più ambiziosi obiettivi.

Auguro al tenente Rossi una folgorante carriera con la speranza che la nostra città rimanga a lui e alla sua famiglia sempre nel cuore. Il mio quindi non è un addio, ma un arrivederci a presto.”

Il Sindaco di Albenga Riccardo Tomatis afferma:A nome della città di Albenga ringrazio il tenente Rossi per il prezioso lavoro svolto durante questi anni di attività ad Albenga. È sempre stato vicino non solo all’amministrazione, ma anche alla città e ai cittadini dimostrandosi sempre disponibile e sempre in prima linea nell’affrontare tutti i problemi con capacità e determinazione, ma senza mai far mancare quella componente umana che ha fatto di lui un grande aiuto per la nostra città.”

IL 7 FEBBRAIO 2017 MEDIA GOLDO BLOG

“Nella Compagnia dei Carabineri di Albenga è un giorno speciale, in special modo per il Tenente Iacopo Vittorio Rossi e la moglie Karen, che oggi martedì 7 febbraio hanno accolto con estrema gioia la secondogenita Arianna. Tre chili e settecento grammi di gioia e amore al momento del parto. Mamma e piccola stanno bene ed il fratellino Edoardo non vede l’ora di conoscere la nuova arrivata.Tutta la redazione di Mediagold si unisce a questo momento di gioia e dà il benvenuto alla piccola Arianna”.

12 APRILE 2017 – DA SAVONA NEWS –
Oggi è stato conferito un “Elogio” concesso dal Comandante della Legione Carabinieri Liguria, Generale di Brigata Paolo Carra, al Comandante del N.O.R. ingauno, Tenente Iacopo Vittorio ROSSI e ad alcuni militari che prestano servizio presso il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Albenga.

Protagonisti di una brillante operazione che tra settembre e novembre del 2015, portò a sgominare una banda di malviventi specializzata dello spaccio di cocaina all’ingrosso. Alla presenza del Comandante della Compagnia di Albenga, Maggiore Francesco BIANCO, il riconoscimento, è stato consegnato personalmente  dal Comandante Provinciale, Tenente Colonnello Dionisio DE MASI, che ha espresso il suo personale apprezzamento per il lavoro svolto da tutta la squadra.

L’Operazione denominata “Michelangelo” consentì di disarticolare il sodalizio criminoso dedito allo spaccio di cocaina pura per un  giro d’affari stimato in 160 mila euro settimanali; l’arresto in flagranza di 4 persone, l’esecuzione, nei confronti dei medesimi, di altrettante ordinanze di custodia cautelare in carcere ed infine il sequestro di 2 kg circa di cocaina e di un’autovettura.

23 MAGGIO 2016 LIGURIA  2000 NEWS -…A LEZIONE SULLA SCENA DEL CRIMINE, IN CATTEDRA I CARABINIERI

Albenga. Venerdì 20 maggio ad Albenga presso la storica sede della Croce Bianca ingauna, si è tenuto una  incontro informativo per i volontari della Pubblica Assistenza, operanti sulla piana ingauna, e fortemente voluto e organizzato dal comm. Bernardo Ardoino, presidente della Pubblica Assistenza-Croce Bianca di Albenga.

A “salire in cattedra” sono stati gli Ufficiali dell’Arma, Maggiore Claudio Proietti, Comandante del 15° Nucleo Elicotteristi Carabinieri di Villanova d’Albenga, e il Tenente Iacopo Vittorio Rossi, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Albenga, nonché Comandante pro-tempore della stessa Compagnia…Il Tenente Rossi, nel quadro di una più estesa attività divulgativa di queste specifiche ed utili tematiche info-operative, lo scorso 22 marzo aveva tenuto analogo incontro con i volontari della Croce Rossa di Loano. Anche in tale occasione i moltissimi volontari intervenuti compresero quanto fosse importante avere un bagaglio di necessarie nozioni e conoscenze basilari anche in campo giudiziario.

IL 22 SETTEMBRE 2014 SAVONA NEWS –

Il Capitano Michele Morelli, dopo sette anni alla guida del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Albenga, è stato trasferito al Comando del Nucleo Investigativo di Livorno e viene sostituito dal s.Tenente Iacopo Vittorio Rossi, 36 anni, originario di Firenze, che assume oggi il Comando.

Rossi ha una pregressa esperienza di comando a Firenze presso la C.I.O. (Compagnia di Intervento Operativo) del 6° battaglione carabinieri toscana. In Liguria ha operato presso la stazione di Rapallo e di Genova San Martino. Nominato Sottotenente nel 2013, ha frequentato il 54° corso applicativo presso la scuola ufficiali carabinieri di Roma, il 6° corso di “analisi sulla scena del crimine” presso l’I.S.T.I. (Istituto Superiore di Tecniche Investigative) a Velletri (rm). E’ laureato in Scienze Politiche e Giurisprudenza, con un master in criminologia. E’ prossimo al matrimonio e ha un figlio di 2 anni, Edoardo.

ALBENGA – PISTOLA FINTA, IL CORAGGIO DI DUE GIOVANI, IL BRANCO DELLE SCORRIBANDE SMASCHERATO DALLA POLIZIA LOCALE

Comunicato stampa – Grazie all’intuito degli agenti della Polizia Locale di Albenga prontamente individuati i responsabili di alcune scorribande. La Polizia Locale di Albenga individua, nel giro di poche ore, i responsabili di alcune azioni criminose poste in essere tra martedì e mercoledì notte.

L’operazione è stata svolta efficacemente grazie all’attività di identificazione delle persone presenti sul territorio ed è stato dimostrato ancora una volta, non solo il grande intuito del personale in forze alla squadra dell’Ufficio di Sicurezza Urbana, ma la preparazione e la prontezza degli agenti, fatto che rende Albenga una città sempre più sicura.

La pattuglia di pronto intervento in azione sul territorio è stata raggiunta intorno alle 10.00 di ieri mattina da un ragazzo maggiorenne di Albenga che riferiva di aver subito, assieme ad un amico, un tentativo di rapina a mano armata durante la notte appena trascorsa. In particolare riferiva di essere stato avvicinato intorno all’una, mentre si trovava in compagnia dell’amico, da tre ragazzini che chiedevano loro una sigaretta.

Dopo pochi istanti, però, i tre hanno avanzato anche la richiesta di denaro contante. Le due vittime, però, non si sono fatte intimorire dai ragazzini e si sono rifiutati di consegnare loro i propri beni.Di fronte al rifiuto uno dei 3 aggressori, come riferito nel racconto che il ragazzo ha fatto alla pattuglia dei vigili il mattino dopo l’aggressione, avrebbe alzato la maglietta mostrando il calcio di una pistola che, solo in una successiva fase di accertamento è risultata essere finta, ma del tutto corrispondente per fattezze, peso (1 kg e 100 grammi), materiale (ferro) e dimensioni ad una reale.

A questo punto le due vittime hanno cercato di tergiversare sentendo avvicinarsi un gruppo di persone e pensando così di riuscire a mettere in fuga i ragazzini non potendo però immaginare che, in realtà, i 3 aggressori facessero parte anch’essi del gruppo. Nonostante la sorpresa e il conseguente e comprensibile timore nel trovarsi, non più di fronte a tre ragazzini, seppur armati, ma con circa 15/20 avversari, i due ragazzi sono riusciti ad allontanarsi riportando “solo” una lesione determinata da un pugno tirato ad uno dei due con un tirapugni.

A seguito del racconto sull’accaduto gli agenti della polizia locale hanno invitato il giovane di Albenga a sporgere immediatamente querela insieme all’amico e hanno continuato, con un occhio ancor più attento e vigile, il controllo del territorio.

Poco dopo gli agenti della Polizia Locale hanno notato una decina di ragazzi dormire sulle aiuole di Piazza del Popolo. Con grande intuito l’Ispettore Pomponi ha deciso di procedere all’identificazione dei giovani – come peraltro capita di frequente essendo questa una delle attività poste in essere dalla Polizia Locale e concordate sia con il Comandante Montan che con l’Assessore alla Sicurezza Mauro Vannucci – che sono risultati in parte maggiorenni e in parte minorenni e tutti provenienti dalle zone del basso Piemonte.

Alla richiesta formulata loro di mostrare spontaneamente il contenuto di zaini e borse in loro possesso uno degli agenti ha notato spuntare dallo zainetto di uno di loro, il calcio di una pistola. Alla vista dell’arma sono scattate prontamente tutte le misure di sicurezza e le procedure da attivarsi in casi simili. Il giovane è stato isolato e trasferito presso la caserma della Polizia Locale e, risultato minorenne, è stata immediatamente inoltrata la segnalazione alla Procura dei Minori e sono stati avvisati i genitori che sono arrivati a riprendere il figlio.

Si è provveduto inoltre ad allertare la Procura di Savona per attivare tutte le procedure relative alla segnalazione dei ragazzi maggiorenni. Nel frattempo le due vittime dell’aggressione, sporta formale querela ai Carabinieri di Albenga, hanno descritto nei dettagli sia le caratteristiche dell’arma utilizzata per minacciarli, sia la fisionomia degli aggressori confermando così definitivamente i sospetti degli agenti. Il gruppo di 15-20 ragazzi, però, a quanto pare non si era fermato all’aggressione sopra descritta, ma si era reso protagonista di altre azioni di disturbo alla quiete pubblica. Durante la notte, infatti, sono state numerose le chiamate ricevute dal 112 (Numero Unico per le Emergenze) alle quali hanno dato risposta i Carabinieri di Albenga.

Tra le varie segnalazioni, in particolare, quella di una spaccata subita dal negozio di una parrucchiera in zona Vadino.

I carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto hanno trovato nelle vicinanze dell’attività, un gruppo di 6 persone e li hanno identificati per le indagini del caso.

Anche in questo caso l’intuito degli agenti della Polizia Locale ha permesso di fare un rapido raffronto sui nominativi e, ben 5 dei ragazzi identificati dai carabinieri corrispondevano a quelli che nel corso della mattinata avevano registrato gli agenti della Polizia Locale e che erano insieme al ragazzo minorenne che si era reso protagonista nella notte dell’aggressione a mano armata.

 

Le forze dell’ordine e l’Autorità Giudiziaria competente procederanno quindi a tutti gli accertamenti volti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e di attribuire, ai vari protagonisti delle vicende, le responsabilità del caso.

I reati ad oggi contestati sono quello di tentata rapina a mano armata, lesioni personali e la segnalazione della spaccata all’attività di parrucchiera.

 

Afferma l’Ispettore della Polizia Locale Andrea Spanu: “La Polizia Locale è riuscita ad arginare, tramite l’attività di identificazione, un gruppo di persone che, arrivando da fuori, si sentivano di poter agire impunemente nel commettere azioni illecite e antisociali. Voglio precisare che l’identificazione preventiva che abitualmente facciamo serve proprio a porre un freno inibitorio e psicologico a questi soggetti che, così, si sentono in un territorio controllato e presidiato”.

 

“Ancora una volta Albenga dimostra di essere una città attenta, più di molte altre, anche all’attività preventiva e deterrente nei confronti della microcriminalità così come dimostrato attraverso l’identificazione dei ragazzi avvenuta ieri mattina, ragazzi che poi si sono rilevati appartenere ad un gruppo che ha commesso azioni illecite sul nostro territorio. – spiega l’Assessore VannucciGrazie alla preparazione della nostra Polizia Locale, alla collaborazione con i Carabinieri e le altre Forze dell’Ordine e grazie al Piano di controllo che ho concordato con il Comandante Montan, chi viene ad Albenga deve sapere che non può pensare di compiere illeciti e rimanere impunito”.

 

Il sindaco Riccardo Tomatis conclude : “La Polizia Locale di Albenga ancora una volta ha agito in maniera efficace e tempestiva a dimostrazione del lavoro importante che sta svolgendo.

All’interno del nostro comando di Polizia Locale esistono diverse componenti, tutte egualmente importanti, e ognuna di esse esegue con professionalità il compito assegnato. In questa circostanza sono emerse le capacità della squadra dell’Ufficio di Sicurezza Urbana che sta lavorando incessantemente sul territorio e i cui risultati sono evidenti”.

ALBENGA: IL LIONS 108 Ia3 DONA VENTILATORE POLMONARE ALL’OSPEDALE

Teresiano De Franceschi, primario di Medicina Interna

Non si ferma la generosità della comunità nei confronti dei nostri ospedali e di tutti i nostri professionisti, impegnati nei mesi scorsi a fronteggiare l’emergenza coronavirus: l’ultima donazione in ordine di tempo è quella che arriva dal distretto Lions 108 Ia 3, che ha consegnato un ventilatore polmonare all’ Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.

L’iniziativa si inquadra in un più ampio progetto di sostegno agli ospedali covid, promosso dalla Lions club International Foundation (LCIF). “In tutta Italia la Fondazione ha messo a disposizione complessivamente 350mila dollari – dichiara Erminio Ribet, past governatore Distrettuale- e con questa ingente somma il consiglio dei governatori dello scorso anno sociale ha deliberato l’acquisto di 40 ventilatori polmonari, adoperandoci per mantenere realizzare il motto del lionismo internazionale – ” we serve” ‘noi serviamo’-  in quanto i Lions mirano a porsi al servizio della comunità nei limiti delle nostre risorse e capacità.”

Dario Zunino, presidente Lions Club Albenga Host ringrazia il Distretto nella persona dell’attuale Governatore, Senia Seno, ed il Past Governatore, Erminio Ribet, per essersi spesi per il nostro territorio:“Grazie al Past Governatore Erminio Ribet, Albenga beneficia di uno dei 3 assegnati al nostro distretto, aggiungendosi a quelli già consegnati a Sanremo e Savigliano: oggi con questo dono intendiamo innanzitutto esprimere un sentimento di vera e profonda gratitudine nei confronti dell’ospedale di Albenga e di tutto il personale sanitario che ha lavorato senza sosta in questi mesi. Il ventilatore, che offriamo oggi tramite LCIF, rappresenta pertanto il nostro convinto sostegno a beneficio del nostro ospedale.”

“Questo gesto – prosegue – è anche una nostra assunzione di responsabilità e attenzione al futuro. Speriamo che il virus non ritorni ma con totale fiducia nelle capacità dei medici, oggi noi Lions mettiamo il nostro piccolo tassello per cercare di essere pronti ad ogni evenienza”. “Siamo molto grati ai Lions per la sensibilità dimostrata – evidenzia Teresiano De Franceschi, primario di Medicina Interna – e per l’attenzione che hanno dimostrato per i nostri pazienti durante questa emergenza. Questo ventilatore si aggiunge alla dotazione strumentale del nostro reparto e contribuisce alla fase di preparazione che stiamo portando avanti. Vogliamo farci trovare pronti a un’eventuale recrudescenza del virus, augurandoci naturalmente che questo non si verifichi”.

 


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