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Liguria e Basso Piemonte

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Assessore Benveduti, 2269 domande per 19 milioni. Bando sicurezza Covid. Liguria prima in Italia. Ma quanti restano esclusi?
E al via i ‘maggiordomi’: ecco gli sportelli


Se le domande valevano 19 milioni e il plafond era intatto a 10 milioni, ne sono rimasti fuori per 9 milioni. Quindi va ribadita la domanda: quanti sono stati soddisfatti e in che misura? Come potranno essere soddisfatti gli esclusi? L’assessore regionale Andrea Benveduti, nel comunicato stampa della Regione Liguria, non chiarisce.  Leggi anche gli sportelli per i ‘maggiordomo di quartiere’. Imperia, Sanremo Ventimiglia e Pieve di Teco. Leggi infine il supporto finanziario per l’Expo in Valle Arroscia.

In provincia di Savona: Savona, Cairo Montenotte, Finale Ligure e Loano. In provincia di Imperia

SVILUPPO ECONOMICO, SUCCESSO DEL BANDO SICUREZZA COVID
ASSESSORE BENVEDUTI: “CHIUSO CON 2269 DOMANDE
PER RICHIESTE SUPERIORI AI 19 MILIONI”
L’assessore Andrea Benvenuti con il predecessore Rixi

COMUNICATO STAMPA- GENOVA – Si è chiuso con 2269 domande per una richiesta di contributi superiore ai 19 milioni il bando regionale dedicato agli investimenti in sicurezza delle micro, piccole e medie imprese, a fronte delle disposizioni di prevenzione alla diffusione del Covid 19.

“Ai nostri negozianti, baristi, ristoratori, artigiani, parrucchieri, estetisti, ambulanti e tutti i piccoli imprenditori è stato chiesto un ulteriore sforzo economico per poter lavorare in sicurezza, senza che nessuno concedesse iniezioni di denaro fresco. Per questo motivo, come Regione Liguria, ci siamo da subito attivati per assistere le categorie più fragili, non con i soliti nuovi debiti da altri proposti. Per primi in Italia abbiamo attivato un bando che consentiva l’accesso a contributi a fondo perduto a copertura del 60% degli investimenti previsti per mettere in sicurezza la propria attività, affiancato, per chi lo avesse desiderato, al finanziamento garantito da Regione Liguria per la restante parte. Contrastando così la crisi di cassa, derivante dai mesi di chiusura forzata. Oggi raccogliamo i frutti di un’iniziativa, che, anche grazie al dialogo continuo con le associazioni di categoria, ha dimostrato nei numeri di saper rispondere ai reali bisogni delle imprese, confermando l’efficacia dell’azione regionale nella gestione dei fondi comunitari”.
È il commento dell’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
La misura, rientrante nell’azione 3.1.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, disponeva di un plafond di 10 milioni di euro e consentiva agevolazioni per interventi di igienizzazione e sanificazione degli ambienti di lavoro, acquisto di dispositivi di protezione individuale, attrezzature, sistemi di controllo, impianti e opere edili necessarie all’adeguamento delle misure di sicurezza anti-Covid.
“Di fronte a questo desiderio e impegno delle nostre piccole imprese a voler ripartire, e di questa esigenza di sicurezza, faremo del nostro meglio per rifinalizzare ulteriori risorse al fine di soddisfare quante più domande possibili” conclude Benveduti.
QUALCHE DOMANDA IN ATTESA DI CAPIRE
Cosa lascia perplessi. Il plafond dei 10 milioni risaliva al 2014, qual’era al momento della presentazione delle domande l’effettiva disponibilità? Con quale criterio e a chi sono stati elargiti i fondi? Con quale minimo e quale massimo di disponibilità per domanda, in relazione alla spesa sostenuta dalle aziende? Quante delle 2269 domande sono state accolte? In quale direzione la rifinalizzazione contenuta nella frase finale? Mi pare tutto abbastanza oscuro. Se le domande valevano 19 milioni e il plafond era intatto a 10 milioni, ne sono rimasti fuori per 9 milioni. Quindi va ribadita la domanda: quanti sono stati soddisfatti e in che misura? Come potranno essere soddisfatti gli esclusi?

IMPRESE E COMMERCIO: ASSESSORE BENVEDUTI

“APPROVATO IL PIANO ANNUALE DELLE INIZIATIVE PROMOZIONALI 2020”

COMUNICATO STAMPA – GENOVA. La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, il piano annuale delle iniziative promozionali per l’anno 2020. “Riteniamo che la valorizzazione del territorio, delle imprese locali e delle tradizioni sia un capitolo strategico per la nostra Regione” afferma Benveduti. “Con questa delibera  – continua Benveduti – abbiamo messo a disposizione 300 mila euro per individuare, attraverso bandi specifici, le iniziative e i progetti finanziabili nel commercio, nell’artigianato e nella valorizzazione dei prodotti e dei saperi locali, come il campionato mondiale del pesto al mortaio. Sono allo stesso tempo state fissate le risorse economiche per assicurare la presenza di Regione Liguria, con uno stand dedicato, al 60° Salone Nautico di Genova”.

“Inoltre, anche grazie al supporto delle due Camere di Commercio e della Commissione regionale per l’artigianato, abbiamo deliberato, in quanto iniziative strategiche, il supporto alle iniziative storiche degli Expo dell’entroterra ligure (Valpolcevera, Valle Stura, Val Trebbia, Val Fontanabuona, Valle Arroscia)” conclude Benveduti.

WELFARE: MAGGIORDOMO DI QUARTIERE, VIA LIBERA ALL’ATTIVAZIONE DI 18 SPORTELLI IN TUTTA LA LIGURIA CON LA SELEZIONE PER TIROCINI E WORK EXPERIENCE. ASSESSORE VIALE: “ALCUNI SPORTELLI ‘DIFFUSI’ TRA DIVERSI COMUNI, ATTIVITÀ NEL RISPETTO NORME ANTI COVID”. ASSESSORE CAVO: “VALORE ANCORA PIU’ GRANDE DOPO L’EMERGENZA”

COMUNICATO STAMPA – GENOVA. È prevista in autunno l’apertura di 18 sportelli del maggiordomo di quartiere in tutta la Liguria, nell’ambito del progetto di welfare territoriale avviato in via sperimentale da Regione Liguria nel luglio scorso a Genova e mirato al sostegno e all’ascolto delle famiglie, dei lavoratori e dei soggetti deboli attraverso la creazione di punti di prossimità sul territorio. L’estensione dell’iniziativa fa seguito all’avviso pubblico finanziato con 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo: hanno risposto partenariati composti obbligatoriamente da un soggetto del terzo settore iscritto al registro regionale e da un ente di formazione accreditato per l’erogazione dei servizi al lavoro. Nei prossimi giorni partirà dunque l’attività per l’allestimento degli sportelli e per la selezione e formazione attraverso tirocini e work experience dei maggiordomi: persone in temporanea difficoltà economica, con Isee inferiore a 20mila euro, residenti in Liguria, che conoscano la lingua italiana e abbiano assolto all’obbligo formativo.

“Il progetto del maggiordomo di quartiere – affermano gli assessori alle Politiche sociali Sonia Viale e alla Formazione Ilaria Cavo – è un unicum a livello nazionale di cui siamo orgogliose. L’emergenza coronavirus ha imposto una sospensione delle procedure ma, alla luce della positiva esperienza realizzata a Genova, abbiamo deciso di estendere l’iniziativa non solo ad altre zone del capoluogo, dove gli sportelli saranno cinque, ma anche a tutto il territorio ligure, anche con sportelli ‘diffusi’ ovvero dislocati su più sedi in diversi Comuni. Oggi possiamo ripartire, con la consapevolezza che anche l’attività del maggiordomo di quartiere dovrà svolgersi nel pieno rispetto delle misure previste a tutela della salute e per contrastare la diffusione del coronavirus”.

L’assessore Viale spiega che “dal punto di vista sociale, il progetto mira a individuare e dare risposta a esigenze piccole e particolari, che però spesso incidono in modo rilevante sulla vita delle persone. In questo senso, la presenza sul territorio e l’ascolto sono fondamentali per ritagliare su misura quasi sartoriale piccoli servizi, nell’ottica di quella sussidiarietà orizzontale di cui spesso parliamo ma che le amministrazioni hanno difficoltà a rendere operativa nel sostegno alle fasce più deboli. In questo modo si costruisce e si estende anche una rete capillare di salvaguardia sociale che, grazie all’impegno delle persone in difficoltà economica che parteciperanno al progetto, rafforza la comunità”.

“L’attività di orientamento e formazione – spiega l’assessore Cavo – sarà svolta a distanza. Con questa misura centriamo due obiettivi: offrire un’occupazione con valore formativo a questi ragazzi e garantire anche servizi di prossimità ai residenti dei quartieri in cui saranno attivati i progetti. Si tratta, in sostanza, di un servizio di vicinato, di attenzione sia alle persone non autosufficienti o che hanno bisogno di essere assistite, sia alle persone che lavorano e hanno bisogno di un aiuto per piccole incombenze quotidiane”.
Tra le attività che saranno svolte dai maggiordomi ci sono, ad esempio, il ricevimento di pacchi e la consegna al domicilio, il pagamento di bollettini, il ricevimento della posta, il monitoraggio degli anziani, il ritiro di ricette, la consegna di farmaci, le piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case e uffici in caso di assenze prolungate, la cura di piante o piccoli animali domestici, l’aiuto per trovare badanti, colf o babysitter. Gli sportelli saranno aperti per 18 mesi.

Questi i Comuni in cui saranno aperti gli sportelli (in alcuni casi ‘diffusi’ ovvero dislocati su più sedi con aperture differenziate):

4 sportelli nel Savonese: Savona, Cairo Montenotte, Loano, Finale Ligure.

4 nell’Imperiese: Imperia, Sanremo, Ventimiglia, Pieve di Teco.

 


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