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La Procura chiede il fallimento
La Gazzetta del Mezzogiorno, altra bufera


Un editore molto ricco e molto discusso. Con vasti interessi anche nell’edilizia, nella grande distribuzione e nell’agricoltura. Ora l’istanza depositata in tribunale dell procuratore aggiunto Roberto Rossi che ha chiesto il fallimento e la concessione dell’esercizio provvisorio. La Fnsi e le Assostampa di Puglia e Basilicata pronte a fare la propria parte, ma «serve lo sforzo di tutti per salvare 132 anni di storia e i posti di lavoro».

Mario Emanuele Ciancio Sanfilippo (Catania, 29 maggio 1932) giornalista e imprenditore del settore radio-televisivo e della stampa, editore del quotidiano La Sicilia, di cui è stato anche direttore dal 1967 al 2018.  Il 24 settembre 2018 il Tribunale di Catania, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, dispone il sequestro giudiziario di tutte le proprietà del gruppo Ciancio Sanfilippo, inclusi il quotidiano La Sicilia e le quote possedute della Gazzetta del Sud, Giornale di Sicilia e La Gazzetta del Mezzogiorno, oltre che alle stazioni radio, televisioni, terreni, aziende agricole, imprese edili e aziende turistiche, per un valore totale di oltre 150 milioni di euro.[14] In seguito al sequestro Ciancio si dimette dalla carica di direttore de La Sicilia, venendo sostituito da Antonello Piraneo, e il giornale posto in amministrazione giudiziaria. Il provvedimento di confisca viene annullato dalla corte d’appello di Catania nel marzo 2020.Dal 1996 al 2001 è stato presidente della FIEG, e per breve tempo vicepresidente dell’ANSA, della quale è a tutt’oggi socio, e membro del consiglio di amministrazione assieme alla figlia Angela Ciancio.  Il suo gruppo è attivo anche nel settore dell’edilizia, dell’agricoltura e della grande distribuzione. Sposato con Valeria Guarnaccia, ha cinque figli, due dei quali, Angela e Domenico, fanno parte del consiglio di amministrazione del suo gruppo.
La Procura della Repubblica di Bari ha chiesto il fallimento della Edisud, la società editrice de La Gazzetta del Mezzogiorno. Lo riferisce sul proprio sito lo stesso quotidiano, spiegando che «con l’istanza depositata in tribunale, il procuratore aggiunto Roberto Rossi ha chiesto altresì la concessione dell’esercizio provvisorio». La prima udienza è stata fissata il 9 giugno.

«La decisione – si legge ancora sul sito della Gazzetta del Mezzogiorno – è arrivata in concomitanza con l’assemblea dei soci che è andata deserta. A mancare l’appuntamento strategico, ieri, è stata la famiglia Ciancio Sanfilippo, proprietaria della quasi totalità delle azioni della Spa, alla quale spettava nominare il nuovo Consiglio di amministrazione. Mossa prevedibile, dopo l’annuncio di volersi disimpegnare dalla gestione del giornale attraverso una procedura di liquidazione, che non si è potuta comunque realizzare».

Ma l’istanza di fallimento «coincide anche, per un ineffabile scherzo del destino, con la pubblicazione del report dei dati Audiweb che conferma anche nel mese di marzo le ottime performance del sito de La Gazzetta del Mezzogiorno certificando il raddoppio degli utenti unici medi giornalieri rispetto a febbraio e colloca la Testata al 42esimo posto nelle prime 100 testate on line nazionali. Dato da leggere anche con i dati Audipress che confermano la leadership dell’informazione del giornale in Puglia e Basilicata», conclude il quotidiano. (Adnkronos)

Gazzetta del Mezzogiorno, la Fnsi e le Assostampa di Puglia e Basilicata: «Ora mobilitazione nazionale per l’informazione al Sud»
«La richiesta di fallimento della Edisud spa, editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, da parte della Procura della Repubblica di Bari è l’epilogo scontato, ma non inevitabile, di una vicenda con troppi aspetti ancora da chiarire. L’unica cosa chiara, fino a questo momento, è la volontà dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, socio di maggioranza della Edisud, di abbandonare il giornale». Lo affermano la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata.
«Il sindacato dei giornalisti, a livello nazionale e territoriale – proseguono -, è pronto a fare la propria parte in tutte le iniziative che potranno e dovranno essere avviate per evitare che si spenga una voce importante del Sud Italia, la principale per i cittadini di Puglia e Basilicata. L’auspicio è che le azioni che il governo nazionale intende intraprendere, come annunciato dal sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, possano portare ad un’assunzione di responsabilità non soltanto da parte dell’editore Ciancio Sanfilippo, ma anche e soprattutto da parte di quanti operano nel settore editoriale».
La Fnsi e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata chiedono che «dal governo nazionale parta una mobilitazione per salvare la Gazzetta del Mezzogiorno e l’informazione al Sud esattamente come è avvenuto anche nel recente passato per aziende i cui azionisti avevano annunciato o minacciato la chiusura. Non è più tempo di messaggi di solidarietà e neanche di passerelle elettorali. Se è vero che l’informazione è un’infrastruttura strategica per la tenuta democratica del Paese, serve lo sforzo di tutti – conclude il sindacato – per salvare 132 anni di storia e i posti di lavoro».


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