Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Il medico, Giorgio Menardo e Assfad:
Coronavirus, vantaggi del siero artificiale.
Ardenti (Lega) ospedali di Cairo e Santa Corona: ‘Preferisco i fatti alle parole’


Plasma per la cura del Covid 19. L’Assfad onlus (Associazione Savonese per lo Studio e la Cura delle Malattie del Fegato e dell’Apparato Digerente) creata 2008 per iniziativa di alcuni cittadini sensibili, per proprie esperienze, a questi temi, ha chiesto al dr Giorgio Menardo ( già primario di Medicina e Gastroenterologia e direttore del  comitato scientifico Assfad) di “aiutarci a capire e vivere questi difficili momenti.”

Il dr. Giorgio Menardo già primario al San Paolo e ‘cresciuto’ alla scuola del Santa Corona del prof. Giorgio Marenco

Dottor Menardo, può darci maggiori informazioni sulla terapia con utilizzo di plasma. Se ne parla moltissimo  in questi ultimi giorni. Di cosa si tratta ? Come funziona? Che risultati sta dando ? E’ davvero così efficace ?

Nel sangue delle persone  guarite da Covid-19 vi sono molti anticorpi contro il coronavirus.

Il principio della terapia è semplice: si si prende il siero (quel che resta del sangue dopo aver tolto i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine) di pazienti guariti e lo si inietta in malati nella fase acuta della malattia, si inietta loro una grande quantità di anticopri che potrebbero aiutare a guarire.

La possibilità di curare una malattia infettiva iniettando il siero iperimmune  (cioè di un individuo , generalmente un animale o uomo che ha superato quella stessa malattia) è nota dal 1891 quando il primo bambino gravemente malato di difterite fu guarito grazie all’iniezione del siero  ricco di anticorpi di un cavallo  precedente infettato con la tossina della difterite .La straordinaria intuizione della terapia con siero iperimmune  la dobbiamo al Dr Behring che la pubblicò nel 1880 dopo aver fatto centinaia di esperimenti sugli animali.Per questo gli fu assegnato il primo premio Nobel per la medicina nel 1901.
La siero terapia funziona bene in alcune malattie come la difterite ed il tetano, il morso di vipera ed altre , ma non in tutte. Per questo motivo, pur essendo razionale pensare che la trasfusione di anticorpi da un malato che è guarito dal covid-19 in uno che sta male sia una strada giusta , bisogna dimostrarlo .
Per questo il Policlinico San Matteo di Pavia ha condotto uno studio su un numero di pazienti abbastanza grande da poter dare risultati affidabili. I risultati non sono ancora noti ma sembrano molto incoraggianti.  I risultati di Pavia sarebbero migliori di quelli Cinesi, che non erano molto buoni, perché nello studio italiano sano stati selezionati i pazienti che avevano molti anticorpi neutralizzanti, ché quelli capaci di bloccare il virus e distruggerlo.
Se si confermerà l’efficacia del siero prelevato dai malati guariti, potremo dire di aver trovato il primo, e per ora unico rimedio specifico contro il coronavirus. La cosa più importante è che, se questi anticorpi risulteranno efficaci, potranno essere prodotti in laboratorio, con una tecnica molto sofisticata, in quantità illimitata.
Il vantaggio di poter disporre di un siero artificiale creato in laboratorio sono enormi: non sarebbe più necessario salassare i pazienti appena guariti, dopo averli sottoposti a una serie di esami necessari a stabilire prima che il loro sangue non contiene virus, batteri, o altri anticorpi dannosi per il ricevente, poi prelevato il sangue sottoporlo ai trattamenti necessari per separare il siero dalle altre componenti del sangue . Contrariamente a quanto frettolosamente dichiarato da qualche politico troppo entusiasta, che ha salutato la nuova cura come un rimedio che non costa nulla ed è praticamente infinito, la procedura è costosa perché deve essere sicura e si devono testare più donatori potenziali per trovare quelli idonei .
Ma siamo du una strada buona e promettente.Il signor Piero Dettori ha posto, condividendo sulla sua pagina il nostro post, una domanda interessante:  “Perchè dovremmop farlo (il siero) in laboratorio ? Quando abbiamo abbastanza guariti e servirsi di quelli naturali ? Una domanda molto interessante sottoposta al dottor Menardo che spiega: “Il siero artificiale presenterebbe  alcuni vantaggi: Non sarebbe  necessario salassare i pazienti guariti e prima ancora esaminarne un numero ancora maggiore per trovare i più adatti a donare il loro siero scegliendo quelli che hanno nel sangue il più alto numero di anticorpi neutralizzanti il virus. In laboratorio si potrebbe produrre un siero con quantità di anticorpi ben determinati e fissi per centimetro cubico di siero , mentre nei donatori la quantità varia da un soggetto all’altro . In secondo luogo il siero artificiale contiene solo gli anticorpi clonati contro il coronavirus e non altri che possono essere indesiderati come gli autoanticorpi contro certi tessuti  dell’organismo stesso che il donatore può avere  nel suo sangue . Infine si elimina alla radice il rischio di traferire con il siero possibili malattie che usando siero proveniente da donatori si cerca di scongiurare  prendendo le stesse precauzioni che si usano per le trasfusioni di sangue, ma è noto che anche in questo caso il rischio zero non esiste mai. Per anni, pur prendendo tutte le precauzioni possibili, con il sangue si sono infettate moltissime persone con i virus dell’epatite B prima e C poi per il semplice fatto che non si conoscevano questi virus e quindi non c’erano mezzi per identificare i donatori  portatori di tali malattie. Ed anche oggi ci sono sicuramente in giro virus sconosciuti che si potrebbero trasmettere con il siero.
Infine il siero artificiale , secondo gli esperti, costerebbe anche meno, ma se anche costasse di più sarebbe preferibile per le ragioni dette”.
OSPEDALE DI CAIRO MONTENOTTE E IL SANTA CORONA
I COMMENTI SUI SOCIAL-
PAOLO ARDENTI CONSIGLIERE REGIONALE DELLE LEGA:
PREFERISCO I FATTI ALLE PAROLE
…il Coronavirus ha portato anche tanta confusione e purtroppo soprattutto per colpa di chi fa #politica in un modo che non mi è mai piaciuto e non mi piacerà mai …accetto le contestazioni di chi appartiene ad altri partiti, ascolto le idee altrui con interesse perché qualcosa da imparare c’è sempre, non apprezzo chi invece fa politica raccontando balle e sfruttando le paure altrui
L’OSPEDALE DI CAIRO MONTENOTTE RIPRENDERÀ LA SUA OPERATIVITÀ APPENA POSSIBILE ED I PROGETTI SU DI ESSO NON SI FERMANO COME NON SI FERMA LA RI-COSTRUZIONE DI UN DEA DI SECONDO LIVELLO A PIETRA LIGURE CHE NON SIA DEA DI SECONDO LIVELLO SOLO SULLA CARTA MA NELLA REALTÀ DELLE SUE STRUTTURE ABBANDONATE PER ANNI DA CHI VOLEVA TRASFERIRLO ALTROVE.
Monica Fronza – Caro Paolo, quante parole..i fatti sono che siamo in 40000circa in valbormida,te la ricordi no,ci sei nato..e nn abbiamo un punto di primo soccorso, chiuso da sera a mattina.se ci tagliamo un dito,e qui tra orti boschi e fai da te, è molto facile..ridatecelo semplicemente, com’era e funzionava due mesi fa.grazie e buon lavoro.
Domenico Ciccione – Due ospedali chiusi, Cairo, e Sestri ponente , e altri posti disponibili al galliera , e in regione cosa pensano di fare , affittare una nave che ci costa circa un milione di euro al mese e occupa solo 15 pazienti, questo sarebbe una buona gestione. E poi per tamponi e mascherine non ci sono soldi..
Roberto Gallo – Allora ……. prossimo arrivo a Cairo di una cordata di Privati (Monza). Che riapriranno RIANIMAZIONE, RIABILITAZIONE, SALA OPERATORIE TOP …… tutto ed esclusivamente …… PRIVATO cioè a pagamento. Nn previsto x ora il pronto soccorso . Cioè Valbormidesi ……o pagate (cure ?) ….. oppure pregate di nn essere gravi e di arrivare a SV . SPERO VIVAMENTE DI SBAGLIARMI . Ma questo è ciò che so.

 


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