Trucioli

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Toirano vieta le antenne 5G. Il sindaco rivela ‘patto segreto per 227 borghi di Bandiera Arancione’. Ma c’è chi tira in ballo il radar di Capo Mele a Andora e il bitume di Cisano


Il sindaco di Toirano, Giuseppe De Fezza, ha emesso l’ordinanza di vieto di “installazione di nuovi impianti di telefonia mobile con tecnologia5 G”. Con una premessa: “Sia chiaro non è un ordinanza contro il progresso, ma una tutela per i cittadini in attesa dei chiarimenti chiesti e delle garanzie dovute” E poi la notizia clamorosa: “Da pochi giorni il Comune ha appresa che il 15 novembre 2018 il Touring Club Italiano, attraverso l’associazione dei paesi Bandiera Arancione ha stipulato un accordo quadro con la società Inwit spa, nata dal gruppo Telecom Italia. Il dr. Nicola Giusto, medico e specialista ad Arenzano, ha scritto sul numero scorso di trucioli.it un durissimo attacco e posto inquietanti interrogativi.
Nicola Giusto, per dieci anni medico di base ad Arenzano, cinque specializzazione in diverse Università italiane e a Parigi 13, tra cui un master in posturologia

“Siamo un popolo doverosamente informato ? Siamo capaci di reagire ? Il 5 G è privo di studi preliminari sugli effetti socio sanitari per la popolazione irradiata da inesplorate radiofrequenze a microonde millimetriche(Leggi…….)“. C’è da aggiungere, per la provincia di Savona, che anche Noli ha posto il ‘veto ad antenne 5G come ha fatto l’Amministrazione comunale di Murialdo. Il Comune di Pietra Ligure, per ora, ha aperto “un dibattito sul tema”. Altri nascondo la testa sotto la sabbia ?

E c’è chi scrive, tra savonesi, sulla pagina Facebook: “…Semplicemente, il 5G lavora su frequenze tra 1,8 e i 2,2 Ghz. I detrattori, affermano che è una nuova tecnologia… Da quanto abbiamo il radar a Capo Mele? Non mi risultano problematiche mediche, tieni presente che le potenze sono molto superiori ad un semplice ripetitore. Oggi in azienda, mi hanno portato il nuovo router wi fi, le frequenze incriminate … guarda che c’è scritto sulla scatola? Frequenza di trasmissione 2,4 Ghz”.

Paolo Viglietti chiede: “Sei favorevole all’intruduzione del 5G SENZA benestare di ISS e Ministero Salute ?” .

Andrea Marchesini: “Ne favorevole, né contrario, non ne faccio una questione ideologica. Tecnicamente, visto che è il mio campo, direi che non c’è niente di nuovo. Però queste questioni, vanno affrontate in maniera interdisciplinare, è sotto un piano medico, non mi posso sbilanciare, non ne ho le competenze. Penso che siano messi molto peggio comunque, quelli che sono sotto le antenne di Radio Vaticana. Quindi sono nella mia posizione, attendista,  ma non contraria. Ribadisco, tecnicamente non ha senso pensare ad una pericolosità superiore a quella del wi fi di casa,  ma non sono un medico …”.

Paolo Viglietti:  “Da Wikipedia . Il 5 aprile 2019 Céline Fremaul, il ministro dell’ambiente della regione di Bruxelles, ha bloccato le sperimentazioni della rete nella regione fino a quando una garanzia tecnica non assicurerà che le antenne 5G non superano gli standard sulle emissioni di frequenze radio; a Ginevra, in Svizzera, un piano per l’aggiornamento al 5G è stato bloccato per lo stesso motivo….. ….Quindi ci sono studi veri e certi che non ci sono conseguenze per la salute ? Vorrei, su questo e altro, ampie prove alla popolazione , e non il rincorrersi di gente o studiosi a dimostrare che nuoce.”

Noemi Sciutto: “Qua in Corea c’è il 5G pure sotto le piastrelle ormai, non mi sembra che stia causando problemi a nessuno”.

Andrea Marchesini: “Come fai a saperlo ? Puoi diffondere qualche studio vero ? E soprattutto, studi con statistiche a lungo periodo invece di proclami scientifici preventivi ? La Corea del Sud ha rilasciato benestare governativi sulla non nocività del 5G PRIMA di infilarlo sotto ogni piastrella..”

IL SINDACO DI TOIRANO Il primo cittadino, rieletto nel 2019, rivela: “Da canali non ufficiali, l’amministrazione di Toirano, da pochi

Giuseppe De Fezza, geometra, sindaco

giorni, ha appreso che il 15 novembre 2018 il Touring Club Italiano, attraverso l’associazione dei paesi Bandiera Arancione ha stipulato un accordo quadro con la società Inwit spa, nata dal gruppo Telecom Italia. La convenzione prevede il lancio del 5G nei 227 borghi e piccoli centri italiani che saranno coperti in maniera ubiquitaria da mini antenne 5S con sistema Das….“Fatto grave – aggiunge De Fezza – ad oggi non risultano a questo Comune documenti ufficiali che attestino la presa d’atto di tale convenzione e non ci risulta alcun contatto con tale società per conoscere il progetto su Toirano. La tecnologia 5G sappiamo tutti che desta molta preoccupazione nei cittadini, in tema di salute pubblica. Numerosi sono gli studi effettuati e pubblicati da istituti di ricerca differenti che gettano luci ed ombre sugli effetti di tale tecnologia, non solo dal punto di vista ambientale e sanitario ma anche, per esempio, sulla sicurezza digitale. Tuttavia, nella consapevolezza che il 5G sia uno strumento tecnologico d’avanguardia, che potenzierà grandemente le comunicazioni digitali e l’interscambio dei dati, offrendo un’opportunità di sviluppo economico sociale alle aziende, ai territorio, ai cittadni, al momento permangono ancora molte perplessità e timori sulle possibili

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ripercussioni sulla salute dei cittadini. Vi è infatti la necessità di ottenere rassicurazioni in merito che possano garantire che lo sviluppo non avvenga a scapito della sicurezza. Fino ad allora mi opporrò con ogni mezzo all’installazione di antenne ed infrastrutture relative a tale tecnologia”.

HIV NEL COVID POTENZIATO DAL 5 G

Il Premio Nobel Luc Montagnier scopre l’HIV nel COVID

Creato in laboratorio, potenziato dal 5G, si debellerà da solo (vedi…..)

DA oasisana – 21 dicembre 2019
Clamoroso in Piemonte: il Commissario del Governo vieta il 5G a Garbagna Novarese perché “estremamente pericoloso”!

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di Maurizio Martucci

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“Radiofrequenze estremamente pericolose per la salute dell’uomo”. Dal 112° Comune d’Italia ufficialmente Stop 5G arriva la mossa che nessuno s’aspetta: dopo l’allarme del Copasir sul 5G cinese e il premier Conte sempre più alla strette per una tecnologia tutt’altro che sicura, in un comune piemontese della provincia di Novara un emissario del Governo ha emanato un’ordinanza urgente e contingibile per vietare la “sperimentazione e/o l’installazione del 5G su tutto il territorio“.

Dal 17 Dicembre 2019 appeso all’Albo pretorio del Comune di Garbagna Novarese, l’atto è stato redatto e firmato da Antonella Azzarello, funzionario economico-finanziario in servizio presso la Prefettura di Novara, ma soprattutto – dal 23 Maggio scorso – Commissario Prefettizio con attribuzione dei poteri spettanti a Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale nel piccolo centro novarese (meno di 1.500 abitanti) dove nell’ultima tornata elettorale nessuno s’è candidato per la fascia tricolore da primo cittadino.

L’unicità e singolarità della 22^ ordinanza urgente e contingibile Stop 5G d’Italia sta quindi proprio nella natura del mittente, cioé nel fatto di essere stata emessa non propriamente da un Sindaco (che comunque risponde ai suoi concittadini elettori), bensì da un commissario della Prefettura, ovvero da un organo periferico del Ministero dell’Interno che è anche ufficio territoriale del Governo nel capoluogo di regione.

Seppur da un organo decentrato e periferico, stiamo comunque parlando di un soggetto giuridico amministrativo nominato dal Prefetto, punto di riferimento istituzionale e a sua volta dipendente dagli Interni e con poteri derivabili anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri. Si apre così una clamorosa crepa all’interno dell’esecutivo Conte: l’ordinanza emanata dal Commissario Azzarello in simbiosi con l’applicazione del principio di precauzione sancito dall’Unione europea e recepito dall’Italia come Stato membro, è la cartina di tornasole di come fermare il 5G con una sensata moratoria in difesa della salute pubblica sia sempre più un’emergenza a cui non ci si può più sottrarre.

ERA IL MARZO DI UN ANNO FA A CISANO SUL NEVA E ZUCCARELLO

Alessandra Bergero: “Nella Valle di Cisano…quindi (secondo l’articolo del Secolo XIX) hanno intenzione di potenziare l’impianto del bitume, non per risolvere il problema dei miasmi ma per produrre di più, evidentemente. Il problema dell’inquinamento non è preso in considerazione. Bene. Se non mettono il metano e continuano a sparare fuori tonnellate di zolfo ogni anno, anche con i filtri, non è che faccia bene alla salute, alla terra e a quello che c’è sopra, vicino e anche lontano. Per non parlare della svalutazione del territorio in senso turistico, ambientale, ecc… L’entroterra trasformato in una periferia. Ma non parlavano sempre di valorizzazione dell’entroterra? Non va più di moda?”

Manuela Ruffa: Non ho parole!!! Sono sempre più delusa da queste amministrazioni…. l’entroterra è nelle mani di incompetenti…o comunque di chi in nome di interessi privati se ne frega dell’ambiente e di chi ci vive. Peccato perché questa valle potrebbe essere un bijou e tutte le falesie che con impegno e passione nascono …potrebbero portare tanti benefici per le piccole attività commerciali della zona…continuate così…la gente se ne andrà…. le attività chiuderanno…e voi vi ritroverete con una valle deturpata e triste!”

 


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