Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Chi ‘ignora’ il 5G? Il medico:
pretendo di conoscere l’impatto sulla salute
Ma il giornalista in Tv: nessun allarmismo


Siamo un popolo doverosamente informato ? Siamo capaci di reagire ? Il 5 G è privo di studi preliminari sugli effetti socio sanitari per la popolazione irradiata da inesplorate radiofrequenze a microonde millimetriche . 

di Nicola Giusto*

La fase sperimentale è partita senza il “preventivo parere sanitario, obbligatorio dal 1978 (legge 23 dicembre numero 833)” tra le competenze del Servizio Sanitario nazionale,  nei controlli sulla produzione dell’energia termoelettrica .
Il 5 G produrrà enormi sprechi di energia elettrica, prevista l’installazione di oltre 1 Milione di nuove mini antenne a radiofrequenza, da sommare alle quasi 100 mila già esistenti in Italia (tra 2 G,3 G,4 G,Wi-Fi).
Per legge un parere Sanitario sul 5 G andava fatto!!! né prima, né dopo la messa all’asta dei 3 lotti di nuove frequenze vendute alle aziende per 6,55 miliardi di euro, l’Istituto superiore di Sanità, ne il ministero della salute si sono adoperati per adempiere ad un obbligo, nella tutela della salute dei cittadini .
Il cittadino deve avere la possibilità di scegliere se vuole o no questa tecnologia ! Invece tutti gli italiani h 24 per 365 giorni all’anno saranno colpiti indistintamente .
Non è accettabile che il Ministero della salute possa permettersi di affermare che “i dati disponibili non fanno ipotizzare particolari problemi per la salute “
Il suo compito è quello di garantire al 100% l’innocuità ! Da medico pretendo di conoscere l’impatto sulla salute della tecnologia 5G , conoscere i possibili rischi .
Il Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità europea afferma che “il 5 G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche “.
Se esiste una correlazione tra il GLIOBLASTOMA, tumore maligno del cervello, con il telefono cellulare (classificato infatti come cancerogeno di seconda classe), chi può permettersi di escludere qualunque conseguenza nefasta ? Aggiungo che la nota compagnia di assicurazioni Swiss Re, tra gli studi per le nuove polizze vita, cita il 5 G tra le minacce emergenti !!!
Ma allora siamo tutti idioti, carne da macello, immolati sull’altare della Patria, oppure è giusto pretendere studi scientifici INDIPENDENTI che ci diano risposte serie ed oggettive ?
La frequenza 26 GHz non è mai stata prima usata. Dobbiamo aspettare di saperlo a posteriori ? Il pericolo esiste e tutti noi dobbiamo tutelarci. Non mi interessa di vedere il solito giornalista in TV (sempre i soliti ) che dicano “nessun allarmismo “. Io voglio vedere uno specialista della materia, possibilmente il migliore in assoluto al mondo, indipendente, eticamente e professionalmente, non a libro paga di nessuno, il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, il ministro della salute …e tutti che mettano nero su bianco :non esiste alcun danno biologico, nessuna alterazione biochimica per l’uomo “
Se poi così non fosse, liberi e pronti per chi si ammalasse di chiedere i danni e di rivalersi contro costoro.
Ad oggi non esistono studi completi e quei pochi che ci sono non sono adatti per una valutazione del rischio. Non esiste una valenza biostatistica che ci consenta di orientarci su un pericolo preciso. Sarebbe più corretto dire: non esistono dati sufficienti per poter esprimere un parere su queste frequenze, né positivo e neppure negativo. E’ un interesse ed una tutela sanitaria dell’intera Comunità….e lo dobbiamo pretendere !

*Nicola Giusto
Medico


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N. Giusto

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