Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona esternazioni di Giovanna Servettaz:
Toti al voto prima che la bomba esploda e mentre gode di una gran potenza di fuoco.
E io tifo: ‘via il mercato dal centro storico’


“Crisi Complessa”, il docufilm di Mimmo Lombezzi e Mario Molinari con la collaborazione di Giovanna Servettaz che ora ha firmato due interessanti articoli. Il più recente è un’analisi – riflessione sulla nuova sede del mercato settimanale di Savona (ora in centro storico) ” con banchi sparpagliati un po’ ovunque e vigili urbani armati di metro per verificare le distanze tra loro, gente che non trova i prodotti che cerca, polemiche a non finire…”. Il secondo tratta il tema elettorale, le regionali (nel frattempo si è decisa la data tra il 15 ottobre e 15 dicembre), il ruolo del candidato presidente uscente Giovanni Toti, “la sua potenza di fuoco… onnipresente sulle TV regionali e siti online, comunicati stampa quotidiani”.

Giovanna Servettaz con Paolo Ferrero alla presentazione del libro “1969, quando gli operai hanno rovesciato il mondo”  alla libreria Ubik di Savona.

Oggi è lunedì (20 aprile) e piove. Nell’era precedente al coronavirus a Savona si sarebbe pensato: peccato per il mercato. Ora non ci si pensa, ma un giorno forse non lontano le attività commerciali riprenderanno a pieno regime, compresi i mercati cittadini, e le decine di task force presenti nel Belpaese sono concordi solo su un fatto: le regole del vivere sociale dovranno cambiare.

Vorremmo consigliare alla nostra giunta, che tende a farsi trovare impreparata un po’ su tutto, di pensare per tempo a spostare il mercato del lunedì perché già in era pre covid la sistemazione attuale non è stata gradita dalla cittadinanza: banchi sparpagliati un po’ ovunque e vigili urbani armati di metro per verificare le distanze tra loro, gente che non trova i prodotti che cerca, polemiche a non finire.
Nell’immediato futuro i vigili urbani avranno di nuovo il metro, ma per verificare le distanze tra i cittadini che ripopoleranno (si spera) il mercato settimanale.
Un compito che si preannuncia non facile, con le bancarelle spalmate in tutte le traverse e le parallele di Corso Italia.
Sarebbe il momento di fare finalmente qualcosa di sensato, dopo quattro anni di mandato dormiente salvo le cure da cavallo imposte (ohinoi correttamente) dall’assessore Montaldo e dalla Corte dei Conti: pensare all’utilizzo, una volta e per sempre, di via Paleocapa che per il mercato sembra fatta apposta come dimostra il buon successo della periodica rassegna Antichità in Piazza, che infatti coinvolge via Paleocapa, Corso Italia e Piazza Sisto.
TOTI, LE ELEZIONI REGIONALI (ORMAI RINVIATE IN AUTUNNO)
E LA BOMBA ‘ALISA RSA ANZIANI’, INCHIESTA DELLA MAGISTRATURA
Sono in tre ad aver scritto al ministro Lamorgese perché il voto previsto in primavera per le elezioni regionali si svolga a luglio: Zaia, De Luca e Toti. L’espressione del voto popolare è certamente più importante che mai, in un momento in cui il Paese sprofondato nell’emergenza sanitaria ha accantonato perfino le libertà costituzionali. Emerge però chiaramente, in questa invocazione del voto, la volontà di capitalizzare il consenso.
Per Zaia e De Luca la cosa può anche apparire ragionevole, perché le loro decisioni, pur criticabili come tutte, paiono al momento esser state le più sensate per contenere il contagio.
Lo stesso non si può dire per il viareggino presidente della Liguria, che è stato appena travolto dalle polemiche sulle discrepanze tra i dati forniti dalla sua agenzia e quelli messi nero su bianco dal Ministero e sta evidentemente tremando per le inchieste aperte dalla Magistratura sull’operato suo e della sua inutile Alisa nelle residenze per anziani – tanto che già invoca a gran voce lo scudo penale per la classe dirigente che si è trovata a gestire l’emergenza.
Toti insomma sembra più che altro aver una gran fretta di votare prima che la bomba esploda, rischiando di portar via una vittoria che sembrava già decisa anche a causa dei tentennamenti dell’opposizione ligure. Il presidente gode di un’enorme potenza di fuoco: onnipresente sulle TV regionali e sui siti online con le sue decine di comunicati stampa quotidiani, non lascia molto spazio a chi lo contesta.
Spazio che, passata l’emergenza, le opposizioni potrebbero riguadagnare.
Quindi perché non votare subito, quando le luci son tutte per lui? Stia attento il presidente, che le luci illuminano il bello ma anche il brutto.
E la propaganda social, seppur ben sponsorizzata, potrebbe non bastare a tutti quelli che hanno subito un lutto, o che stanno in casa da un mese senza tampone, o aspettando un servizio territoriale lasciato al grande cuore dei singoli sanitari nel contesto di una disorganizzazione ormai impossibile da nascondere.
Giovanna Servettaz
CORONAVIRUS: LIGURIA HA RAPPORTO STARDARDIZZATO DI MORTALITÀ
INFERIORE A LOMBARDIA, EMILIA ROMAGNA E MARCHE
COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE LIGURIA / GENOVA. In relazione alle affermazioni dell’onorevole Paita occorre precisare che la Liguria ha  un rapporto standardizzato di mortalità inferiore alla Lombardia (+ 212% rispetto alla Liguria) all’Emilia Romagna (+ 47% rispetto alla Liguria) e alle Marche (+ 19%) e sovrapponibile al Piemonte,mentre il Veneto, che ha avuto inizialmente un unico cluster presenta un rapporto di mortalità di -54% rispetto alla Liguria. Il dato grezzo deve essere infatti corretto, per essere accettabile ,con la distribuzione demografica di ciascuna regione.
Per quanto riguarda le RSA in regione Liguria si è partito precocemente con un sistema di sorveglianza e questo ha consentito di avere un quadro definito della situazione .
La situazione della nostra regione che registra in questo setting ad altissimo rischio un quadro del 60 % delle strutture Covid free ,quadro che va preservato con azioni mirate e da tempo in corso; per il restante 40 % si trovano rappresentate strutture con criticità a vario livello, e all’interno di più di 230 strutture alcune (8) rappresentano criticità, prese in carico, di grado significativo.
La definizione del quadro epidemiologico con gli  strumenti diagnostici disponibili (indagine molecolare e indagine sierologica) sono attuate sulla base di protocolli operativi appropriati segnalando nel contempo che l’appropriatezza procedurale ha consentito di avere rappresentazioni degli eventi infettivi utili al bisogno di supporto operativo della pratica clinica. In ogni caso è dimostrato come non esista correlazione tra n. di tamponi e outcome severi. Nei protocolli l’esecuzione dell’indagine molecolare(tampone) è prevista attualmente sia per il personale del SSR che del sistema della residenzialità sociosanitaria.

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