Perché? Per identificare i partecipanti al corteo e sottoporli alle necessarie “misure individuali di prevenzione sanitaria” oltre che “all’applicazione delle sanzioni di legge da parte delle competenti autorità”. Vuole cercarli, trovarli, fare qualcosa (Che cosa? Sterilizzarli, tamponarli, internarli??) a livello di igiene e sanità e punirli.
Sa solo che c’è stato un corteo e un rischio di contagio fondato solo sul timore e non su qualche elemento concreto.
Vuole individuare coloro che hanno partecipato al rito; per farlo blocca tutto il paese.
Come lo blocca? Azzera quel poco di libertà che restava ai malcapitati di Saviano.
Con rigore assoluto. Nessuno entri, nessuno esca.
Però De Luca è De Luca e ci mette il tocco da maestro. Chiudendo “le strade secondarie” (ti costringo a passare sulla via dello struscio e ti becco) e disponendo “la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Uffici pubblici bloccati, salvo che per l’espletamento “di servizi di pubblica utilità”. Proprio così. Strade secondarie chiuse e uffici “pubblici” con l’interdizione allo svolgimento di attività di “non pubblica utilità”. A Saviano questi uffici li trovi, pubblici ufficiali ed incaricati di pubblico servizio che, in orario d’ufficio ed in ufficio, si fanno gli affari propri. Ecco, questi affari il prode governatore li blocca, per motivi di igiene.
Quanto tempo si prende per identificare, “sanificare” e punire le centinaia di persone che partecipavano al funerale? Sette giorni, compreso il dies a quo. Dal 19 al 25 aprile. Al di là di questi aspetti faceti, è mai possibile che nessuno si preoccupi della facilità con la quale personaggi esuberanti possono imprigionare con motivi evanescenti migliaia e migliaia. La libera stampa di regime ed i pensatori libertari sono in tutt’altre faccende affaccendati. Dedicato a loro: il silenzio, col cimitero e le lapidi.
Di seguito un estratto dell’ordinanza:
Il Presidente della Regione Campania
PRESO ATTO che, nella giornata di sabato 18 aprile, nel Comune di Saviano è stato svolto, tra l’altro in violazione del divieto, sancito dal DPCM 10 aprile 2020, di assembramenti e riunioni e di svolgimento di eventi, manifestazioni e cerimonie, un corteo funebre che ha attraversato il territorio comunale con la partecipazione di centinaia di persone assembrate lungo le strade e al seguito del feretro, senza rispetto delle misure di distanziamento vigenti;
omissis
– che risulta che nell’immediatezza dell’evento non siano state identificate le numerosissime persone che hanno partecipato all’evento medesimo e pertanto non è possibile, allo stato, adottare le adeguate misure individuali di prevenzione del rischio di diffusione del contagio;
RAVVISATO che, per quanto esposto, è necessario disporre, a tutela della salute pubblica degli abitanti del Comune di Saviano e degli altri Comuni del territorio campano, adeguate misure, finalizzate a ridurre la mobilità da e per il Comune di Saviano e all’interno del territorio del medesimo Comune, nonché le occasioni di contatto sociale tra i cittadini, per il tempo strettamente necessario alla individuazione dei soggetti che hanno partecipato al corteo funebre, ai fini della adozione delle conseguenti misure sanitarie di prevenzione individuale, oltre che all’applicazione delle sanzioni di legge da parte delle competenti autorità;
RITENUTO che le situazioni di fatto e di diritto fin qui esposte e motivate integrano le condizioni di eccezionalità ed urgente necessità di adozione di misure precauzionali a tutela della sanità pubblica, ai sensi delle norme tutte sopra richiamate;
emana la seguente ORDINANZA:
1.Ferme restando le misure statali e regionali già vigenti a fini di contenimento e di prevenzione del contagio nel territorio regionale, con decorrenza immediata e fino al 25 aprile 2020, salva ogni ulteriore determinazione sulla base degli accertamenti sanitari conseguenziali al presente provvedimento, con riferimento al Comune di Saviano (NA) sono disposte e seguenti misure: a) divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; b) divieto di accesso nel territorio comunale; c) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
2. E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
3. Nel territorio comunale oggetto della presente ordinanza è disposta la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura competente.
omissis