Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Maffeo: Le mascherine? Se mi arrestano…:
‘La libera stampa di regime’, il ‘caso Saviano’
L’avv. Garassini: libertà di stampa inesistente


Filippo Maffeo, già magistrato savonese e imperiese, mai così prolifico e combattivo, grazie al ‘tempo di coronavirus’: “Se mi arrestano? Saranno loro a nutrirmi..” E ancora: Le mascherine, il presidente della Regione Campania, avv. De Luca e l’ordinanza nel Comune di Saviano. La libera stampa di regime..”. A commento interviene l’avv. Alessandro Garassini, ex presidente Provincia di Savona e di ATA: “Libertà di stampa ? Inesistente e nessuno si lamenta”.

1) Alessandro Garassini, avvocato cassazionista, ex presidente dell’Amministrazione provinciale di Savona con il centro sinistra, poi

L’avv. Alessandro Garassini per due mandati presidente della Provincia

sponsorizzato dalla Lega  nella carica di presidente ATA  Spa di Savona(società pubblica della Nettezza Urbana) per il risanamento e rilancio da cui si è  dimesso tra polemiche, veleni, inchieste giudiziarie. Ora a commento di un post dell’ex giudice Filippo Maffeo scrive sui social: “Oggi tutti si lamentano della compressione delle libertà. Da anni nessuno si lamenta della inesistente libertà di stampa…” Un giorno ebbe a dichiarare: “Da tempo non leggo più giornali, nè la cronaca locale..sto decisamente meglio….”

2) FILIPPO MAFFEO, magistrato in pensione, loanese, ora cittadino di Albenga.

Il dr. Filippo Maffeo magistrato in pensione

MASCHERINE – L’ OMS, sino alla settimana scorsa, ha sostenuto l’inutilità delle mascherine anti coronavirus. Poi ha mutato rotta di 180 gradi. Il nostri dell’ ISS, per sostenere la corona del Conte, hanno sostenuto l’inutilità e la pericolosità della mascherina, aggeggio infido pronto a pugnalarti alle spalle. Hanno fatto spallucce all’inversione di rotta dell’ISS. Ho ricevuto per posta una mascherina.

Che faccio? La metto? Mi fido di Ginevra (OMS) o di Roma (ISS)?. Gli scienziati sono loro.
Nel dubbio mi fido del mio istinto e metto la mascherina. Devo andare in quello che è diventato uno dei luoghi più pericolosi, il SUPERMERCATO. Con il coraggio di Fantozzi mi attrezzo:scarponi con il carro armato, maglia e pantaloni usa e getta, occhiali del cinese, cappellino di carta del muratore e guanti pelle di cipolla per le mani. Sono pronto, un respiro profondo e via verso l’ignoto.
Percorro guardingo le scale (evito l’ascensore; la tastiera? Pericolo! Incrocio un condomino? Orrore) ed alla fine mi coglie l’esprit de l’escalier. Maledetto spirito,che mi riporta alla memoria le leggi antiterrorismo della gioventù.
Posso andare in giro mascherato? Quelle leggi sono ancora in vigore? Per prudenza ritorno in casa e rileggo i sacri testi, sperando che siano state abrogate o modificate. La faccio breve. Quasi tutto come prima.
Una legge del 197 ha solo attenuato il rigore della legge del 1975. Se mi beccano per strada col volto coperto senza giustificato motivo mi possono arrestare. Per gli scettici trascrivo il testo integrale dell’ art. art. 5 L. 22.5, n.152, come  modificato dall’art. 2 l. 8 agosto 1977, n.533
“E’ vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. E’ in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino. Il contravventore e’ punito con l’arresto da uno a due anni e con l’ammenda da 1.000 a 2.000 euro. Per la contravvenzione di cui al presente articolo e’ facoltativo l’arresto in flagranza.” Se mi fermano posso giustificare l’uso della mascherina?
Nella mia Regione, nel mio Comune, in Italia non sono obbligato a metterla. Anzi, l’ISS dice che l’uso non accorto può risolversi in un pericolo, per la mia salute e, di riflesso, può essere causa di danni agli altri o al servizio sanitario, costretto a curarmi se mi ammalo.
Bloccato. Tra l’incudine ed il martello. Due pericoli. L’arresto o la dieta? Chiedo lumi al Conte di poverocristo? Essendo un semplice ciuco, non faccio come l’asino di Buridano e, bardato, mi dirigo, pavido ma spedito, verso la biada. Se mi arrestano? Saranno loro a nutrirmi.
DE LUCA governatore campano massimo , avuta notizia che centinaia di persone il 18 aprile avevano partecipato  ad un funerale è intervenuto d’urgenza, il 19 aprile, disponendo l’isolamento del Comune di Saviano.
Perché? Per identificare i partecipanti al corteo e sottoporli alle necessarie “misure individuali di prevenzione sanitaria” oltre che “all’applicazione delle sanzioni di legge da parte delle competenti autorità”. Vuole cercarli, trovarli, fare qualcosa (Che cosa? Sterilizzarli, tamponarli, internarli??) a livello di igiene e sanità e punirli.
Sa solo che c’è stato un corteo e un rischio di contagio fondato solo sul timore e non su qualche elemento concreto.
Vuole individuare coloro che hanno partecipato al rito; per farlo blocca tutto il paese.
Come lo blocca? Azzera quel poco di libertà che restava ai malcapitati di Saviano.
Con rigore assoluto. Nessuno entri, nessuno esca.
Però De Luca è De Luca e ci mette il tocco da maestro. Chiudendo “le strade secondarie” (ti costringo a passare sulla via dello struscio e ti becco) e disponendo  “la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Uffici pubblici bloccati, salvo che per l’espletamento “di servizi di pubblica utilità”. Proprio così. Strade secondarie chiuse  e uffici “pubblici” con l’interdizione allo svolgimento di attività di “non pubblica utilità”. A Saviano questi uffici li trovi, pubblici ufficiali ed incaricati di pubblico servizio che, in orario d’ufficio ed in ufficio, si fanno gli affari propri. Ecco, questi affari il prode governatore li blocca, per motivi di igiene.
Quanto tempo si prende per identificare, “sanificare” e punire le centinaia di persone che partecipavano al funerale? Sette giorni, compreso il dies a quo. Dal 19 al 25 aprile. Al di là di questi aspetti faceti, è mai possibile che nessuno si preoccupi della facilità con la quale personaggi esuberanti possono imprigionare con motivi evanescenti migliaia e migliaia. La libera stampa di regime ed i pensatori libertari sono in tutt’altre faccende affaccendati. Dedicato a loro: il silenzio, col cimitero e le lapidi.
Di seguito un estratto dell’ordinanza:
Il Presidente della Regione Campania
PRESO ATTO che, nella giornata di sabato 18 aprile, nel Comune di Saviano è stato svolto, tra l’altro in violazione del divieto, sancito dal DPCM 10 aprile 2020, di assembramenti e riunioni e di svolgimento di eventi, manifestazioni e cerimonie, un corteo funebre che ha attraversato il territorio comunale con la partecipazione di centinaia di persone assembrate lungo le strade e al seguito del feretro, senza rispetto delle misure di distanziamento vigenti;
omissis
– che risulta che nell’immediatezza dell’evento non siano state identificate le numerosissime persone che hanno partecipato all’evento medesimo e pertanto non è possibile, allo stato, adottare le adeguate misure individuali di prevenzione del rischio di diffusione del contagio;
RAVVISATO che, per quanto esposto, è necessario disporre, a tutela della salute pubblica degli abitanti del Comune di Saviano e degli altri Comuni del territorio campano, adeguate misure, finalizzate a ridurre la mobilità da e per il Comune di Saviano e all’interno del territorio del medesimo Comune, nonché le occasioni di contatto sociale tra i cittadini, per il tempo strettamente necessario alla individuazione dei soggetti che hanno partecipato al corteo funebre, ai fini della adozione delle conseguenti misure sanitarie di prevenzione individuale, oltre che all’applicazione delle sanzioni di legge da parte delle competenti autorità;
RITENUTO che le situazioni di fatto e di diritto fin qui esposte e motivate integrano le condizioni di eccezionalità ed urgente necessità di adozione di misure precauzionali a tutela della sanità pubblica, ai sensi delle norme tutte sopra richiamate;
emana la seguente ORDINANZA:
1.Ferme restando le misure statali e regionali già vigenti a fini di contenimento e di prevenzione del contagio nel territorio regionale, con decorrenza immediata e fino al 25 aprile 2020, salva ogni ulteriore determinazione sulla base degli accertamenti sanitari conseguenziali al presente provvedimento, con riferimento al Comune di Saviano (NA) sono disposte e seguenti misure: a) divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui ivi presenti; b) divieto di accesso nel territorio comunale; c) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
2. E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dal territorio comunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio ai sensi del DPCM 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
3. Nel territorio comunale oggetto della presente ordinanza è disposta la chiusura delle strade secondarie, come individuate dal Comune sentita la Prefettura competente.
omissis

Avatar

Trucioli

Torna in alto