Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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La Liguria dei fuochi (non artificiali)
Da Ceriana un sindaco virtuoso
La Cia plaude: leggete l’ordinanza
In servizio anche 3 ‘Ispettori ambientali’


Non è un problema di fuochi artificiali si o no, soldi ben spesi per la promozione, oppure meglio investire in decoro urbano. Questa volta si tratta di un problema di cui non si parla molto. Eppure l’accensione fuochi merita una nota stampa della Cia Agricoltori Liguria  che plaude l’ordinanza del Comune di Ceriana (vedi… fuochi ordinanza). e del suo sindaco, Maurizio Caviglia, ex caporale della Brigata paracadusti della Folgore.  “Mentre la Regione invita i Sindaci a fare ordinanze anti-abbruciamenti. Moscamora, direttore Cia Liguria: «Come tirare il sasso e nascondere la mano»

A settembre dello scorso anno Ceriana era salita alla ribalta della cronaca per essere stato il primo Comune in Liguria ad istituire un servizio di ‘ispettori ambientali’.

COMUNICATO STAMPA – La Confederazione Agricoltori Liguria plaude la scelta del Comune di Ceriana che ha stabilito, con una nuova

Maurizio Caviglia primo cittadino di Ceriana era caporale presso Brigata paracadutisti ‘Folgore’. Ha frequentato Centro Addestramento Paracadutisti Folgore

ordinanza, i nuovi orari delle accensioni dei fuochi per l’abbruciamento.

“Il sindaco di Ceriana Maurizio Caviglia ha capito l’esigenza degli agricoltori – dichiara Stefano Roggerone, presidente Cia Imperia – e ha posto rimedio con una nuova ordinanza che revoca le precedenti. E’ importante che anche gli altri sindaci seguano questo esempio. E se non sono convinti ci contattino per ragionare assieme sull’ordinanza da emettere. In questo momento gli indici non segnalano gravità per quanto riguarda gli incendi, per cui settori come olivicoltura possono lavorare senza problemi. Penso all’olivicoltura perché si lavora in sicurezza, ben distanti gli uni dagli altri e questo fa sì che è possibile continuare un minimo l’attività in campagna. Andare a bloccare con un’ ordinanza vuol dire mettere in difficoltà ulteriore le aziende che non porterebbero più avanti una serie di lavori sicuri, e quindi appesantire ancora di più una situazione già difficile”.
In sostanza con la nuova ordinanza il sindaco Caviglia ha stabilito l’orario delle accensioni dei fuochi per l’abbruciamento dei residui vegetali nel solo arco di tempo compreso dalle ore 6 alle ore 10 e possibilmente nelle giornate umide e con totale assenza di vento. E con questa ordinanza vengono revocate le precedenti.
IL 31 MARZO SCORSO LA CIA  CRTICA LA REGIONE LIGURIA PER DIVIETI

COMUNICVATO STAMPA – Cia Liguria prende posizione contro la disposizione con cui la Regione ha invitato i Comuni a vietare l’abbruciamento dei residui delle potature: «In assenza di condizioni climatiche tali da implicare uno stato di pericolosità e, quindi, venendo meno i presupposti normativi, la Liguria si comporta da Don Abbondio, e invita i Comuni a vietare l’abbruciamento dei residui delle potature, scaricando quindi la responsabilità della scelta sui sindaci», è il commento di Ivano Moscamora, direttore regionale di Cia-Agricoltori Italiani.

«Certo – prosegue Moscamora – il momento impone a tutti regole straordinarie e grande senso di responsabilità che, d’altra parte, in campagna non è mai venuto meno. Ma, a differenza di altri settori produttivi, gli agricoltori hanno a che fare con la natura, e la natura non aspetta. Siamo nella fase delle potature in olivicoltura e, tradizionalmente, si fa pulizia delle fronde rimosse attraverso diverse tecniche, la più diffusa delle quali, anche per ragioni fitosanitarie, è l’abbruciamento controllato. «Avremmo al limite compreso un provvedimento di restrizione delle prescrizioni, un invito alla cautela e, se possibile, al differimento delle operazioni; ma questa modalità è un implicito atto di accusa all’agricoltura, quale responsabile dello scatenarsi degli incendi. Portato neppure direttamente, ma con lo scaricabarile sui sindaci.

«Tutto questo in un momento in cui, invece, avremmo preferito piuttosto conoscere quali azioni in materia agricola la Regione intenda mettere in campo direttamente e secondo le proprie possibilità, a sostegno del settore di fonte alla crisi. Crediamo infatti che sia questa la vera priorità e che, a fronte del realizzarsi delle condizioni di pericolo di incendio, reale e diffuso, si possa intervenire tempestivamente. Auspichiamo che la Regione riveda la propria indicazione e che i sindaci utilizzino il buon senso che li guida nel loro complesso operare».

A SETTEMBRE 2017 CERIANA PRIMO COMUNE IN LIGURIA CON ISPETTORI AMBIENTALI

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