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Liguria e Basso Piemonte

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Pietra Ligure, l’ultimo volo di Rinaldo
Busacchi Medaglia d’oro al Valore Civile
Pilota e direttore scuola. Il ricordo di Zunino


La scomparsa Rinaldo Busacchi, Medaglia d’oro al Valore Civile, pilota Istruttore, Direttore Scuola Volo, comandante Alitalia, abitava a Pietra Ligure. La figlia Paola: “Papà è tornato dove più amava stare, tra le nuvole “. Il ricordo del Presidente Onorario dell’Aero Club Savona, Mauro G. Zunino.

di Mauro G. Zunino

Rinaldo Busacchi, 83 anni, si è spento della R.P. «Il Sestante» in Borghetto Santo Spirito. L’annuncio funebre delle figlie Laura e Paola, i generi Alfonso e Nur, l’adorata nipotina Cecilia, i cognati Donatello e Anna ed i nipoti.

L’avevo rivisto prima dello scatenarsi della “epidemia”; l’avevo rivisto qualche mese fa quando, pur in condizioni di salute precarie, mi aveva nuovamente riconosciuto nella clinica presso la quale era ricoverato da qualche tempo.
E’ successo dopo pochissimi anni che era mancata la sua amata consorte: non era più lui, vagava con la mente probabilmente dietro a lei anche quando, con tutti i mezzi, riusciva a recarsi nella “sua casa”, nel suo ambiente naturale a respirare jet A1, Avgass, sempre al solito posto, sotto il pergolato intento a guardare il piazzale, i movimenti aeroportuali, i suoi allievi, i suoi amici: l’aero club.
Quanti allievi ha “sfornato”, almeno la metà delle discussioni vivaci in materia aeronautica con i suoi colleghi e posso dirvi che sono state tante dato il carattere dell’amico, del personaggio.
Non sono irriverente: Rinaldo l’ ho conosciuto dagli anni 70 quando operava in Alitalia e, già allora, nel tempo libero dal lavoro, si recava in aero club a darci una mano. Allievo pilota, Socio pilota, docente di teoria, Istruttore, Direttore della Scuola, sino a divenirne Socio Onorario con una serie di motivazioni tali da ottenere, dall’ Aero Club d’Italia, una procedura di consenso in tempi rapidissimi dalla richiesta del nostro Consiglio Direttivo.
Rinaldo è stato insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile.
Pilota Alitalia, executive, un percorso di pilota civile ragguardevole, tanta professionalità messa a disposizione dei “suoi “allievi, l’amore per il suo aero club, il riconoscimento al suo” trampolino” per quel mondo del lavoro che ha sempre amato sin da giovanissimo, indimenticabili momenti gogliardici, la quotidianità, per anni, la consuetudine del pranzo tutti insieme, le discussioni a tavola ed alla fine la resa ……”sempre nostra” per sfinimento ma coagulante come in una grande famiglia.
Quanti aneddoti potrei raccontarvi, quanta “conoscenza ed esperienza” ha trasmesso a chi lo frequentava, ai suoi giovani;
Sulla “Storia dell’ Aero Club Savona “ e, su “Aviatori, Aeroplani, Aeroporti di Liguria” , troverete di lui come sugli almanacchi storici del sodalizio .
Le foto che accompagnano queste righe, sono dell’archivio storico di Agamennone e, probabilmente, per ricordarlo anche sotto altri aspetti, ne pubblicheremo qualcuna appartenente al settore gogliardico, altre professionali, altre tra i suoi allievi ed ancora tra gli esaminatori Ministeriali.
n solo professionalità ………. un primo aneddoto.
Per Rinaldo la nostra organizzazione era intoccabile. Busacchi è stato co- artefice della scalata ai massimi livelli degli aero club nazionali del nostro sodalizio. Per lui la nostra, e molti di noi, la scuola era “sacra”, gli allievi suoi figli d’arte, la passione per il sodalizio andava ben oltre l’aspetto professionale, era la sua seconda famiglia.
Come presidente qualche volta sono stato un po’ “monello” con lui, ma se le cercava: avevamo conquistato la “Scuola Alitalia” per la prima formazione e selezione dei piloti. Ne eravamo tutti entusiasti sia per il lavoro svolto che per il traguardo raggiunto.
Per vari corsi una ventina d’allievi, provenienti da ogni parte d’Italia, s’ aggiungevano ai nostri “locali” il che corrispondeva a vari corsi da circa trenta allievi.
Rinaldo per tante ragioni aveva avuto un po’ il “dente avvelenato” con la burocrazia della compagnia di bandiera e quel suo ribadire un punto di vista in materia stava portando ad un logoramento. Non potevamo perdere un’occasione d’oro dato lo spirito gogliardico insito nell’ambiente. Il C.te Busacchi aveva perso una scommessa con gli allievi ed allora aveva dovuto indossare un bermuda vivace tenendo carpe e calzini, ignaro che una macchina fotografica avesse immortalato l’accadimento.
Dopo qualche giorno, allora non esistevano ancora le digitali, stampate le foto ci trovammo a colazione ed esponemmo l’opera d’arte in grande formato. Casualità volle che non se ne avesse a male e ci prese in contropiede. Non poteva finire cosi: carta Alitalia, fotocopiatrice professionale, ecco apparire una lettera della compagnia di bandiera che annunciava il ritiro degli allievi dalla nostra scuola di volo a causa della tenuta non consona ad un istruttore di volo.
La consegna avvenne dal sottoscritto, apparentemente molto, ma molto “adirato” : avevo aperto la falsa missiva della compagnia di bandiera nel momenti in cui allievi e Rinaldo si trovavano nei pressi della segreteria. Busacchi scateno’ un putiferio d’ improperi contro i suoi ex datori di lavoro, incalzato dal mantice del Presidente che non lasciava spazio a momenti vuoti dagli improperi.
La cosa duro’ alcuni minuti con allievi, preparati e coinvolti nella “gogliardata” .
Alla fine ci arrendemmo consci di far rischiare un infarto al nostro amico e svelammo la montatura.
Come sempre, dato che anche lui era stato artefice di vari scherzi agli amici dell’aero club, dopo un attimo di preoccupante silenzio, scoppiammo tutti in una grande risata con i complimenti da parte sua per averlo fatto cadere in un simil tranello. Ai suoi allievi, alle persone che frequentavano l’aero club solevo dire : Fate tesoro della sua esperienza e del suo tempo in aero club, fatevi accompagnare in volo e carpite la sua capacità, ne trarrete sicuramente un accrescimento della vostra preparazione e della sicurezza di volo”.
E’ decollato e, come mi ha scritto sua figlia Paola, “ è tornato dove più amava stare : tra le nuvole “.
Mauro G. Zunino


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