Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, la frusta di Philippe Daverio:
Il reperto di vetro romano più bello al mondo è esposto nel Museo navale. Nessuno lo sa?


Il Secolo XIX di lunedì, 20 gennaio, ha pubblicato un’interessante e per alcuni versi sferzante, intervista a Philippe Daverio, classe  1949, storico dell’arte, docente, saggista, politico e personaggio televisivo italiano con cittadinanza francese. Domande stringate del giornalista Carlo Piano figlio del più noto Renzo Piano architetto e senatore a vita italiano, residente a Parigi, considerato uno dei più influenti, prolifici e attivi urbanististi a livello internazionale del XX° e XXI° secolo. Una domanda ci porta ad Albenga. Eccola: …Stiamo parlando di economia culturale? Daverio: “Il reperto di vetro romano più bello al mondo è esposto al Museo navale di Albenga. Nessuno lo conosce, eppure da solo vale fare il viaggio. Però bisogna informare che esiste, capisce?” ULTIMA ORA – Tavolo Verde, si sono mossi i primi passi verso la creazione di un Consorzio di Bonifica a tutela del territorio ingauno (vedi a fondo pagina).

E alla prima domanda: Le piace la Liguria, Daverio risponde: “Era uno dei luoghi più belli d’Europa e oggi non lo è più….la Liguria non ha avuto la fortuna di illuminati  investimenti pubblici, che invece fanno  della limitrofa Costa Azzurra un territorio tutelato e curatissimo“. In un altra risposta a proposito di colpe  di chi ha amministrato osserva: “...Liguria vittima della cementificazione degli alvei dei torrenti e nelle conseguenti alluvioni che devastano il territorio“. E i paesi, i borghi dell’entroterra ? “Sono musei a cielo aperto. però anche quelli vengono trattati come una veste preziosa gettata in un angolo”.

Daverio che nel 2008 era intervenuto a sostegno di Antonio Ricci e Striscia la Notizia contro il mostruoso progetto, a firma dell’architetto spagnolo Vázquez Consuegra, di realizzare tre ‘bei grattacieli’ a ridosso del centro storico, al posto del già fin troppo degradato angolo della città dal disarmonico ex edificio ospedaliero. Questa la dichiarazione stampa che fece: “La scelta oggi è tra restaurare l’estetica o andare oltre nella demenza. Questa

Il reperto di vetro romano (magiche trasparenze) custodito nel Museo Navale di Albenga e citato da Daverio nell’intervista

piantina è del Settecento e rappresenta Albenga così com’era costruita allora, con le sue mura antiche e una porzione immobiliare nell’angolo che negli anni Cinquanta è stata abbattuta per farci un ospedale. Sembrava un gesto di modernità, il nostro contributo alla storia; invece noi dopo cinquant’anni vediamo che era una bruttura. Adesso noi potremmo scegliere due cose: dare il nostro contributo ulteriore alla storia e quindi rimettere qua un nostro contributo, un intervento di qualità oppure rompere ulteriormente. Rompere ulteriormente vuol dire mettere quella roba enorme che trasforma il tutto in una sorta di giocattolo. Ad Albenga è corretto fare la battaglia, perché da qualche parte questa battaglia deve essere 9iniziata, cioè, da qualche parte dobbiamo salvarlo il paese. Perché non da Albenga?

Ora l’intervista sul Secolo XIX. Abbiamo chiesto un commento allo storico e benemerito presidente dell’Istituto Internazionale di studi Liguri, avv. Cosimo Costa e a sua moglie prof. Josepha Restagno Costa, insigne studioso ispettore onorario alla Soprintendenza archivistica della Liguria, entrambi nel 2017  insigniti del Premio Nazionale “Francesco de Sanctis-Una vita per la cultura” (vedi Liguria e Dintorni……).

Abbiamo letto e poi riletto, con calma,  l’intervista a Daverio col quale concordiamo quasi completamente. Sulla Sopraelevata si discute tutti, ma le altre possibilità sarebbero impensabili come costi e anche come distruzione di testimonianze “subacquee”: ricordiamo che lo scavo del lungo sottopasso a Caricamento è costato la distruzione di gran parte del glorioso porto medievale di Genova, e ben ci è presente la disperazione degli amici che avevano studiato proprio quel porto! E d’altronde, come fa notare l’articolo, vediamo di anno in anno, sul vivo, l’inerzia o peggio (a pensar male …) dei nostri politici in alto e in basso, fino ai sindaci dei piccoli paesi che approvano e trovano bellissime le distruzioni del vecchio e le nuove abnormi pitture e cementificazioni di antiche case e interi borghi.

Purtroppo il ligure in generale non ha nel sangue, come l’umbro o il toscano o il veneto, la bellezza del suo paesaggio e l’orgoglio della sua storia. Altra giustissima osservazione è quella del turismo a basso livello che è considerato con compiacimento dall’opinione pubblica e dal ceto politico, che non capiscono invece quanto sia proficuo l’aumento del cosiddetto slow tourism: quest’ultimo noi lo vediamo realizzato, e non ci speravamo, nel nostro B&B (circa il 65% di ospiti di tutto il mondo) e tutti, stranieri e italiani, ci chiedono perché Albenga non sia minimamente valorizzata.
Come Istituto Internazionale di studi Liguri continuiamo a lavorare e studiare anche per questo, e abbiamo per la primavera un ampio programma, proprio per la speranza di incrementare nei nostri concittadini la conoscenza del valore dei tesori che città, immediato entroterra e valli ancora intatte conservano: patrimonio che gli altri non hanno e nessuno ci può togliere …”

Abbiamo chiesto ai coniugi Costa eventuali notizie per le annuali celebrazioni per commemorare il prof. Nino Lamboglia a 43 anni dalla sua scomparsa.  Imperia l’ha ricordato con una cerimonia al camposanto di Porto Maurizio dove è sepolto. In una trasmissione di Imperia TV c’è chi ha fatto notare e lamentato che in onore di Lamboglia non esiste non busto, una statua, un monumento.

“L’argomento ricordo di Nino Lamboglia: la cerimonia di sabato scorso, è, da molti anni, unica per tutto l’Istituto Internazionale di studi Liguri in quanto si va a ricordarlo sulla sua tomba: quest’anno per la prima volta Cosimo Costa in quanto Presidente non si è sentito di salirci, ma negli anni siamo sempre andati, un gruppetto rappresentativo, al cimitero di Porto Maurizio, sua città natale.

Invece per quanto riguarda un monumento, tutti noi che abbiamo, chi più chi meno, vissuto con lui, sappiamo che non lo avrebbe voluto. Per lui il monumento era l’Istituto, la sua creazione, e in questo senso cerchiamo di continuare sulla sua strada, seriamente e anche con fatica, dati i tempi difficili. A Porto Maurizio è stata posta una lapide sulla sua casa natale; ad Albenga ci sono due lapidi, una nell’atrio del Museo Navale Romano e una nel cuore del centro antico, vicino al Battistero. Infine, il suo amico Teofilo Ossian De Negri, genovese, aveva dettato una breve lapide, murata sul piazzale delle Grotte di Toirano: “Nino Lamboglia vive nell’opera sua”.

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Consorzio di bonifica, l’Assessore Pelosi: “Abbiamo mosso i primi passi verso questo importante risultato”

COMUNICATO STAMPA – Durante il Tavolo Verde che si è tenuto questa mattina presso il Comune di Albenga e al quale hanno partecipato il sindaco Riccardo Tomatis, l’Assessore all’Agricoltura Silvia Pelosi, la consigliera Ilaria Calleri, il consigliere Raiko Radiuk, dirigenti e dipendenti comunali, i rappresentanti delle associazioni di categoria (Cia, Confagricoltura, Coldiretti), si sono mossi i primi passi verso la creazione di un Consorzio di Bonifica a tutela del territorio ingauno. A tal proposito sono stati fatti intervenire Massimo Machioli, geologo ed ex Presidente del consorzio di bonifica lunense e Corrado Giacomo direttore dello stesso.

Un consorzio di bonifica è un ente amministrato dai suoi consorziati, vale a dire i proprietari degli immobili (terreni, abitazioni e/o fabbricati in genere) compresi nella zona di competenza dell’ente stesso.  I suoi compiti principali sono programmare e coordinare interventi e opere di pulizia di rii, canali e fossati e coordinare e sorvegliare l’attività dei propri utenti a tutela della sicurezza idraulica del territorio.

Afferma l’Assessore Silvia Pelosi: “Questa è stata una giornata molto importante, si è infatti concretizzato un incontro fattivo indirizzato alla costituzione di un consorzio di bonifica, un argomento del quale si sta parlando da diverso tempo e che, fino ad oggi, nessuno era riuscito a concretizzare. Sono convinta che questo strumento possa essere particolarmente importante per una realtà come quella della piana di Albenga. Attraverso l’incontro di oggi abbiamo iniziato a muovere i primi passi verso la creazione del Consorzio di Bonifica che mi auguro possa essere realizzato il prima possibile”

Per il sindaco Riccardo Tomatis “Quello di oggi è stato il primo incontro per iniziare un percorso che ci porterà alla realizzazione di un consorzio di bonifica. L’incontro è stato particolarmente interessante e stimolante perché abbiamo recepito l’esperienza dell’unico Consorzio di Bonifica che c’è in Liguria. Le caratteristiche idrografiche dell’area del canale lunense sono simili al nostro quindi è un modello che può essere riproducibile nella nostra realtà e questo faciliterà la realizzazione di questo progetto. Le associazioni di categoria hanno dimostrato molto interesse al punto che uno degli argomenti più sentiti è stato quello della tempistica con cui il progetto può prendere forma. Il nostro territorio si presta a tale progetto che precederebbe la manutenzione di tutti i rii e canali nell’ottica di una prevenzione degli eventi calamitosi ai quali purtroppo siamo soggetti”.

Massimo Machioli geologo ed ex presidente del consorzio lunense: “Per me è una grande soddisfazione essere ad Albenga per parlare in maniera concreta del Consorzio di bonifica. In passato abbiamo già approcciato alla vostra realtà ed abbiamo potuto notare che la piana di Albenga ha caratteristiche simili alle nostre. Il nostro Consorzio di Bonifica esiste ormai da lungo tempo, ultimamente abbiamo potuto notare un interesse verso la costituzione di consorzi di bonifica anche in altri territori e siamo certi che la spinta di Albenga possa portare in questa direzione. Naturalmente per un consorzio ancor più funzionale riteniamo che debbano essere coinvolte anche le realtà limitrofe al Comune di Albenga che potrebbe essere il capofila dei comuni che rientrano nel vostro bacino idrografico”.

Aggiunge Corrado Giacomo, direttore del consorzio bonifica che è sceso nei dettagli tecnici e giuridici necessari per la costituzione di un consorzio rispondendo alle puntuali domande dei dirigenti del Comune di Albenga:La Liguria non ha tanta esperienza in questa materia mentre in altre zone d’Italia i consorzi di bonifica sono una realtà importantissima che permette di ottenere grandi risultati e benefici non solo per il territorio, ma anche per tutti i consociati. Siamo lieti di poter portare la nostra esperienza ad Albenga e siamo disponibili a continuare una fattiva collaborazione”.


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