Era stato inaugurato in pompa magna come l’avvenimento meritava, Doveva essere una grande risorsa turistica, economica e sociale (posti di lavoro) per un paese, un’intera valle (vedi trucioli del 2015…….).Una clientela internazionale, a cominciare dai primi russi carichi di rubli, ma anche canadesi, brasiliani, inglesi, tedeschi e la clientela italiana inizialmente rilegata all’elitè. Insomma clientela del lusso. Con il passare degli anni e la crisi che ha investito la proprietà (famiglie Cozzi – Parodi) all’epoca nel firmamento dell’imprenditoria imperiese, si sono aperte crepe sempre più profonde e laceranti. Fino alla chiusura, il fallimento, la vendita all’asta che continua ad andare deserta (impossibile uno sfruttamento residenziale e immobiliare), lo stato di abbandono. E ora quali ragionevoli prospettive ? Difficile pensare ad un centro per anziani, oggi un mercato diffuso e pare redditizio.L’ULTIMO ARTICOLO PUBBLICATO DAL SECOLO XIX LA SETTIMANA SCORSA
20 MILIONI LA DIFFERENZA TRA LA PRIMA BASE D’ASTA E QUELLA APPENA BANDITA