Non è lo sblocco urbanistico, dopo una lunghissima ‘paralisi’, dell’ex oleificio Roveraro che avrebbe le potenzialità per risollevare le sorti socio economiche di Borghetto S. Spirito, iniziando dal suo ‘cadaverico’ centro storico. Non è la sorte del Puc adottato, ma in forse, dopo un’attesa di anni e che consuma altro suolo. Non è la vergogna degli introiti irrisori, per sfacciata evasione di massa, dell’Imposta di Soggiorno nella ‘capitale’ delle seconde case. Non è la buona notizia del bilancio comunale che esce dal tunnel della crisi. Si pensi che nel 1985, con il sindaco Gianluigi Figini, si contavano 11 miliardi di lire, 600 mila per oneri passivi, un miliardo e mezzo da spendere in opere pubbliche.
Non è il futuro dell’approdo turistico Poseidon in amministrazione controllata, nè la lentezza con cui finalmente la città avrà il fiore all’occhiello residenziale ed alberghiero del Castello Borelli. O sono “le maschere che saranno smascherate” ? Lo scrive un fans della dimissionaria assessore Ester Cannonero. Una big nel firmamento leghista ligure e comparse nazionali, che ha scelto Facebook e non il ‘suo’ consiglio comunale dove era stata eletta. Badando comunque a lavare i panni in ‘casa propria’, limitandosi ad uno sfogo personale. E senza la sintonia del suo partito ? Si è auto-esiliata mettendo in ulteriore imbarazzo un’amministrazione affidata ad un galantuomo esordiente sindaco che, colpa del suo staff, riesce pure a sbagliare la data per una cerimonia davanti alla stele che onora I Caduti di Nassiria, uno dei tanti infortuni degli uffici comunali reduci, ricordiamo, dall’autolesionismo del pre-dissesto per diffuse carenze e disfunzioni durante la giunta Gandolfo (centro sinistra) che, a sua volta, lamentava di aver in parte ereditato. Compresi milioni di euro di mancata riscossione di tributi comunali.
Di fronte ad un mare in tempesta, la buona novella del bottino ricavato dalla vendita della farmacia comunale. In barba a tutte le previsioni, agli uccelli di malaugurio, ha portato nelle casse comunali la somma di 1 milione 882 mila euro. Non solo, è quanto mai significativo il mezzo milione in più rispetto alla base d’asta e alle stime peritali (1.382.000). E l’acquirente, “San Rocco snc” della farmacia di Ceriale (vedi trucioli…a suo tempo comunale ed venduta all’asta pubblica), non è uno scommettitore, semmai una famiglia solida e seria di Finale (i Richeri farmacisti e possidenti immobiliari come trucioli solitario aveva documentato allora). E che due anni dopo compravano anche i muri (vedi trucioli ……). Nessuno ha scritto ( in ossequio alla completezza di informazione ? ) che l’altro concorrente per acquisire la farmacia borghettina non era un illustre sconosciuto. Un tandem formato dalla famiglia Franchi (farmacie a Borghetto e Alassio) e dalla proprietà della Farmacia dei Gazzi di Loano ( Brema Farmacie snc), con interessi a Varazze. La loro busta neppure aperta in quanto mancante di un allegato. Incredibile ma vero. E per concludere, oltre alla somma suindicata occorre aggiungere circa 200 mila euro di magazzino farmaci.
Direttrice della farmacia (molto combattente e che ha dato filo da torcere alle strategie della giunta) e personale beneficiano di clausola di salvaguardia, con assunzione dalla nuova proprietà senza obblighi, parrebbe, di mantenere inalterati i ruoli. L’atto di trasferimento giuridico dell’azienda deve essere fatto entro 30 giorni dall’aggiudicazione. Utile concordare con Asl 2 la data del subentro con relativo registro dell’inventario. Il proprietario dell’immobile (famiglia Boschetti di Albenga, c’erano state polemiche sul caro affitto concordato dalla Sael comunale) potrebbe essere invitato a ridiscutere il canone, oppure in mancanza di accordo una rescissione, tenuto conto dei tempi e dei molti locali sfitti della zona. O potrebbe accadere un bis di Ceriale, con l’acquisto dei locali.
I media hanno riportato una dichiarazione del sindaco Giancarlo Canepa (fino a quando resisterà di fronte ai ‘plotoni di esecuzione’ invisibili ma attivissimi ?): “Il nostro unico rammarico è dato dal fatto di aver dovuto attendere un anno per poter festeggiare questo risultato. Per ragioni non dipendenti dal Comune [il riferimento è alle indagini intorno alla perizia relativa al valore commerciale della farmacia, n.d.r.] i nostri cittadini sono stati privati di lavori pubblici, servizi, iniziative per il sociale e manifestazioni turistiche che avremmo potuto concretizzare se avessimo venduto prima la farmacia”. E ora il nodo del bilancio comunale che era finito alle prese con i predissesto. Canepa: “Di certo presenteremo un piano molto rimodulato rispetto alle previsioni iniziali. Ora è il momento di guardare avanti. Cercheremo di utilizzare al meglio queste risorse per ripianare il famoso ‘buco’ di bilancio, per estinguere i mutui ancora attivi e, soprattutto, per dare nuova linfa alla città, al suo tessuto commerciale, ai cittadini più in difficoltà. Finora, grazie anche alla collaborazione delle associazioni, abbiamo fatto ‘economia creativa’ su ogni cosa. Certamente questo patrimonio di entusiasmo che si è creato intorno al Comune di Borghetto non dovrà essere perduto e noi, come Comune, cercheremo di essere il più virtuosi possibile. Ma cercheremo anche di spendere ciò che abbiamo ora nel miglior modo possibile. Dopo tanti anni grigi la città deve rialzare la testa. Se lo merita e ora potrà farlo. Si è perso un anno in cui avremmo potuto liberare risorse per rilanciare manutenzioni, sociale e turismo a beneficio dei cittadini. Peccato davvero. Ora guardiamo avanti e, una volta incassati i soldi, cercheremo di usarli nel miglior modo possibile. Per fortuna che nella vita Maritano fa il dottore e non il perito di farmacie perché l’aveva stimata per un valore di c.ca 900.000€ ben un milione al di sotto di quanto è stata pagata…”. E a chi gli sollecitava un commento sulle dimissioni Cannonero: “Per me nessuna novità. Non ho più avuto occasione di incontrarla. Qualcuno mi sollecita, ma non sono davvero interessato alle sue truppe cammellate che scrivono da ereduti sui social….Io non sono all’altezza di competere….”.
C’è attesa ed il nodo conseguente alla contestata e presunta incompatibilità del capogruppo Alessio D’Ascenzo con delega al Verde Pubblico e Arredo Urbano; l’esponente in passat oggetto di attenzioni particolari, con danneggiamenti da parte di ignoti. Da una parte c’è la sorte del Puc che D’Ascenzo ha votato con la durissima contestazione a verbale dell’opposizione che l’accusa di ‘presenza dolosa’, dall’altra la sua eventuale surroga.
LE SIBILLINE DICHIARAZIONI SOCIAL DELLA DIMISSIONARIA MARIA ESTER CANNONERO CHE HA RITENUTO DI NON PRESENTARSI E SPIEGARE LE SUE RAGIONI, MAGARI SACROSANTE, IN CONSIGLIO COMUNALE COME E’ PRASSI E RISPETTO DELL’ORGANO DEMOCRATICO ELETTO DAI CITTRADINI
Cannonero: “……..Per rassicurare i tanti concittadini allarmati da alcune pubblicazioni apparse ieri sui social sul mio stato di salute ci tengo a precisare che le ragioni delle mie dimissioni non hanno alcuna attinenza con la mia vita privata. Grazie al cielo sto bene. Sono amareggiata in quanto diverse iniziative che avevo a cuore (alcune già proposte in giunta come lo Sportello della Dislessia, lo Sportello Antiviolenza, acquisto nuovi moduli abitativi, incontri tra le persone diversamente abili e i nostri ragazzi per favorire la sensibilizzazione al posto dell’intolleranza e insofferenza, la Bandiera Lilla, il Progetto Mobilità Garantita, istituzione di un Sistema controllo per disabili, il riconoscimento di Comunità Sensibile alle Demenze e tanti altri) sono rimaste nel cassetto. Nonostante gli sforzi profusi dalla sottoscritta, soprattutto nel corso degli ultimi mesi è stato sempre più difficile portare avanti i miei progetti per il venir meno della necessaria stima e sintonia e a poco a poco si è creato non so per quale motivo un clima che si può definire “non collaborativo”. Infine le intimidazioni anonime, da ultimo subite, mi hanno definitivamente indotto a rassegnare le mie dimissioni non trovandomi più nelle condizioni di affrontare con la dovuta serenità il mandato affidatomi”.
COMMENTI pubblicati sulla pagina facebook di Ester Cannonero – Un esemplare cliché alla luce del sole
Mario Baucia (ex assessore comunale a Ceriale e Borghetto, fede socialista e massonica, persona colta, gioventù da sacerdote e poi insegnante, già presidente di Ponente Acqua e Servizi Ambientali Spa l’ente da sempre più riservato della provincia ndr): Ciao Ester sei stata certamente una grande figura da Assessore. Hai promosso iniziative di alto livello e profilo che hanno fatto tanto bene ai cittadini borghettini ed hanno dato visibilità e lustro al nostro carissimi Borghetto. Tanti mi hanno testimoniato il tuo impegno, la tua dedizione e la tua disponibilità essendoti profondamente grati e molto tristi e amareggiati. Per le tue dimissioni. Hai lasciato un segno nei cuori e nella testa di tanti e tanti borghettini ed in modo speciale di quelli che sono più fragili. Sii fiera di te stessa e del lavoro che hai fatto sia per la qualità sia per il modus operandi.
Daniele Negro (Ex sindaco e attivista della Lega di Pietra Ligure ndr): Difficile commentare quello che scrivi. E ancora più difficile comprendere come in un Paese “normale” si possa arrivare a questo. Conoscendoti penso che tu abbia avuto le tue buone ragioni. Resta però l’amaro in bocca per per molti di noi che ti hanno sempre sostenuta avendo visto in te una grande risorsa.