Noli agglomerata lungo una riparata insenatura, tra Punta del Vescovado a Nord e Capo di Noli a Sud, contornata da una catena montuosa e favorita da un clima assai mite. Noli descritta dalla prima ufficiale Guida turistica della provincia di Savona , a cura di Nello Cerisola (1965) “sinonimo di eleganza e tranquillità e quello che fino a ieri era un villaggio di fieri naviganti e pescatori si sta trasformando in una delle più prestigiose località turistiche della Liguria”.
Noli patria di Antoniotto Usodimare, nato nel 1415, morto nel 1461, grande navigatore che 50 anni prima di Vasco de Gama scoprì la rotta delle indie e delle isole di Capo Verde. Noli che, con le parole di Dante, “…vedeva aprirsi un picciol golfo e sovra esso sedere in augusta cerchia una città memorabile, non per le 72 torri che l’abbellano, ma per l’ardimento dei suoi abitatori, che sparsero il nome di Noli nelle più lontane regioni”.
Mancava l’inedito e davvero curioso spaccato che abbiamo scoperto grazie ad un ex uomo di mare, già sindaco, il comandante Carlo Gambetta.
NOLI METEO-MIRACOLATA
Gli studiosi di meteorologia dovrebbero porre la loro attenzione ad un fenomeno forse più unico che raro, almeno qui in Liguria. Di cui non si trova traccia neppure nelle cronache turistiche dove ogni paese cerca di mettere in mostra le sue caratteristiche peculiari anche e soprattutto di madre natura. Basti pensare alla gara tra chi può esibire il maggior numero di giornate di sole nel corso dei 365 giorni.
Il fenomeno consiste nella realtà inconfutabile che, rispetto alle due località di confine, Spotorno a levante e Finale Ligure Varigotti a ponente, molto spesso la quantità di acqua piovana che cade su Noli, ed oggetto della stessa depressione, è decisamente inferiore. Qui piove, a Noli no.
Quante volte si è assistito, ad esempio, al fatto che dal confine con Spotorno, località Villa Ada/rio Torbora, sul lato Noli non piove, e dal lato Spotorno inizi con progressione il fenomeno.
Raramente la grandine cade su Noli, quando nei territori circostanti, in particolare sulle zone collinari a ridosso della città, o di confine, scende copiosa e fa danni.
Un altro fenomeno visibile solo sul cielo sopra Noli, è quando sulla Liguria soffia con forte intensità il Nord Ovest (il maestrale).
Nel cielo completamente limpido, perpendicolarmente alla collina si formano all’improvviso in sequenza una dietro l’altra, piccoli “cumulonembo” (In meteorologia è una nube a forte sviluppo verticale che si genera in condizioni di instabilità atmosferica, possono essere presenti i fulmini e dar vita a fenomeni precipitativi sotto forma di rovesci e temporali) di nuvola bianca che corrono velocemente verso il mare dissolvendosi in brevissimo tempo.
Nel caso dell’ultima allerta meteo che ha visto catinelle d’acqua sia a ponente che a levante di Noli, con allagamenti diffusi in diverse località della provincia, a Noli solo nella nottata di Domenica si è registrato uno scroscio d’acqua durato poche decine di minuti, e che non ha interessato i torrenti S.Antonio e Mazzeno.
Non è un caso se il bollettino meteo della Liguria configura Capo Noli come confine naturale in riferimento alla situazione meteo tra Liguria di ponente e di levante.
E’ forse la configurazione del golfo così come è inserita, con il promontorio di Capo Noli che s’inserisce come ostacolo con correnti ascendenti a contrasto, causa del fenomeno?
Sicuramente è una bella notizia da ‘sfruttare’ sul mercato delle vacanze e del buon nome che accompagna una gloriosa storia, orgoglio nolese. Noli che, leggiamo sull’Enciclopedia Ligure, fu retta sempre da una forma di governo popolare che escludeva nobili e vescovi, come comprovato dalla pergamena di Enrico VI, data 2 settembre 1196, nella quale è scritto riporto le parole latine solo a documentazione storica: “…ut nullius episcopus, dux, marchio, comes, videcomes, nulla civitas, nullum comune, nullaque omnino persona parva vel magna , secularis vel ecclesiastica, predictum comuni de naulocontra hanc magestatis nostre confirmationem…”.
Fino dal 1187 si conferma in una lettera inviata ai francesi…” noi eravamo un popolo libero e democratico; avevamo eguale diritto dei magistrati: nei Magistrati altra distinzione: non si ammetteva oltre quella dell’età: i nostri giudici erano la nostra scelta, cavati dal nostro seno, soggetti alla nostra censura. Questa era la nostra democrazia. Il nome di gravezza o d’imposta qualunque era ignoto fra noi: nella nostra famiglia vi era solo il bisogno, ma vi regnava la libertà e l’eguaglianza”.
Nonostante la sua importanza di repubblica libera e indipendente, non è stata compresa nel novero della Grandi Repubbliche marinare come Amalfi, Genova, Pisa e Venezia in quanto non ebbe mai possedimenti propri in Oriente, anche se esistono prove di una presenza nolese in quelle terre.
Carlo Gambetta
PS. Nella giornata di giovedi le TV RAI regione ed altre tv hanno incluso Noli nella ‘fascia’ arancione. Anzichè escluderla. Iniziando semmai da Spotorno o Vado. E ad ogni annuncio si ripeteva da Noli a….Diciamo pure che oltre ad essere un errore non è una pubblicità positiva.