Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio e non solo. Ecco lo spazzacamino giudiziario. Manina diabolica? Il delitto perfetto: Cota, Melgrati, Molinari e Rixi


Marco Melgrati a Roma per il futuro della Stazione di Alassio – annuncia il comunicato dell’Ufficio stampa del Comune. Mentre l’anonimo politologo gli dedica, quale ‘innocente seriale’, un pensierino a proposito del ruolo di ‘spazzacamino’ del ministro Bonafede (tutte balle messe in giro dai servizi deviati che lo vogliono amico del cuore del presidente Conte, in alternativa a Di Maio, in onore di un trio gay) in tema di peculato ai danni della Regione Liguria. Le ‘spese pazze’ trasformate in ‘spese allegre’. Tutti presunti colpevoli per il PM, ma meritevoli di proseguire l’opera francescana di amministrare il denaro pubblico, dei cittadini liguri ed italiani. Solo invidia per la strepitosa carriera del ‘fratello in Obbedienza’ Rixi ? E del più amato e votato sindaco degli alassini ?

Proprio ora che sarà accolto, con gli onori che merita, dalla direzione della Ferrovie dello Stato, grazie alla mediazione dell’on. Sozzani (vice pres. Commissione Trasporti) e  dell’on. giornalista, Giorgio Mulè, già direttore di Panorama berlusconiano (oggi comprato dal gruppo la Verità), paracadutato, con successo, in quel di Imperia a tenera d’occhio il neo sindaco Claudio Scajola. Che ad un incontro di Polis ha rivelato“….Ha chiesto ad un mio funzionario dove si trova il porto d’Oneglia, colpito dai danni delle mareggiate….”.

COMUNICATO STAMPA – L’accesso ai disabili, l’utilizzo degli spazi da tempo chiusi al pubblico, l’ampliamento del parcheggio i temi sul tavolo dell’incontro romano. Ai primi di dicembre Antonello Martino, responsabile ingegneria e investimenti Direzione Stazioni di RFI era venuto ad Alassio per un primo sopralluogo, a seguito delle numerose segnalazioni inviate dal Sindaco Melgrati all’attenzione delle Ferrovie dello Stato, e grazie all’interessamento dell’On Diego Sozzani, vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera,​ e dell’On. Giorgio Mulè.

Alassio: degrado in sala di attesa tra i binari 2 e 3

​”Il decoro, l’accesso ai disabili, la chiusura notturna delle aree pubbliche per evitare bivacchi… fino alla possibilità di trasferire nelle antiche sale d’aspetto la biblioteca inglese, l’ampliamento del parcheggio e del silos accanto ai binari – ricorda Marco Melgrati – sono numerose le idee e le proposte, nonchè le segnalazioni in merito ad una struttura storicamente e architettonicamente di grande pregio come la Stazione di Alassio”. Lunedì 21 gennaio alle ore 12 Melgrati sarà a Roma presso la sede di RFI.

“Il problema, quando si ha a che fare con queste realtà immense, è trovare un interlocutore diretto e competente. In questo caso devo ringraziare l’Ing. Antonello Martino, responsabile ingegneria e investimenti Direzione Stazioni di RFI che dopo il sopralluogo alassino ha predisposto un incontro presso la sede di RFI con tutti gli interlocutori competenti per ogni settore”.

“I temi che affronteremo sono dunque quelli già noti – prosegue Melgrati – .Per quanto attiene l’accesso ai disabili abbiamo verificato che un ascensore al lato dell’ingresso della stazione sarebbe del tutto inutile posto che per accedere ai binari 2 e 3 serviti da treni passeggeri occorrerebbe attraversare il primo binario.​ Più funzionale sarebbe per un servo scala da collocare presso le rampe di accesso diretto ai binari. Non dovrà essere a chiamata, ma costantemente funzionante”. “Abbiamo già chiesto e ottenuto di riaprire, nelle ore diurne, la saletta di aspetto tra il secondo e terzo binario. Occorre però prevederne la pulizia e la manutenzione, come pure del verde e delle aiuole che insistono sui marciapiedi tra i binari”. “Per quanto attiene le sale d’aspetto di prima e seconda classe, interne alla Stazione, e chiuse al pubblico da tempo – continua il sindaco di Alassio – avevamo segnalato come per noi fosse fondamentale recuperare spazi per ospitare in maniera consona la biblioteca inglese. Così facendo le opere conservate nella Pinacoteca West potrebbero essere esposte al pubblico con la cura che merita, offrendo inoltre ai viaggiatori in attesa del proprio convoglio la possibilità di consultare testi in lingua inglese. Allo stesso modo abbiamo chiesto di poter acquisire l’ex deposito bagagli per trasformarlo in un contenitore destinato a fini turistici”. “Per quanto riguarda il parcheggio a valle della ferrovia, già in fase progettuale per l’autorimessa era prevista la possibilità di sopraelevazione di due piani: uno di parcheggi a rotazione, l’altro di box, anche per consentire il bilancio economico dell’intervento. Ciò consentirebbe di raddoppiare gli attuali settanta posti auto. Oltretutto essendo scaduta concessione per la gestione del parcheggio, l’area risulta ora chiusa al pubblico. E’ dunque quantomai urgente prevedere una riassegnazione della gestione”. “L’importante – conclude Melgrati – è stato l’aver avviato in tempi ragionevoli un dialogo concreto e costruttivo nell’ottica della valorizzazione e dell’utilizzo della nostra stazione e di strutture e spazi ormai abbandonati e a rischio di trasformarsi in spiacevoli esempi di degrado urbano e sociale”.​​

Nella foto: il degrado della sala di attesa tra i binari 2 e 3

POCHI NE PARLANO. NEMMENO TRUCIOLI CHE PREFERISCE ARGOMENTI COME BANDA DI ALASSIO E TORNEO DI FOOTGOLF-  Mi permetto di segnalare una chicca… .che andrebbe pubblicata per informare i cittadini elettori.

I ministri Alfonso Bonafede e Matteo Salvini si intestano l’arresto (finalmente) di Cesare Battisti strumentalizzandolo a fini di propaganda, ma preferiscono sorvolare su quella che ha tutta l’aria di essere una legge ad personam spuntata all’improvviso nell’indifferenza quasi generale. (I primi a scovarla sono stati a la Repubblica edizione ligure ndt). Tacciono nello specifico, sul fatto che la tanto attesa “spazzacorrotti” contiene una norma che potrebbe salvare da condanne imbarazzanti circa 150 politici tra cui  il Sindaco di Alassio, Marco Melgrati e personaggi molto in vista della Lega come  l’ex Presidente del Piemonte, Roberto Cota, Il Vice Ministro ai Trasporti Edoardo Rixi ed il capogruppo alla Camera  Riccardo Molinari. Tutti coinvolti, a vario titolo, in quel filone di processi ribattezzato “spese pazze“. Tra le modifiche al codice penale, la legge totem dei 5 stelle ne introduce, infatti una che corregge il reato di “indebita percezione di erogazioni a carico dello Stato” in modo da poter essere applicato ai pubblici ufficiali a cui è adesso contestato il peculato. Il 316 ter è meno grave del 314 (peculato, punito con la reclusione  fino a 10 anni, la multa, l’interdizione dai pubblici uffici ndt) e quindi anche i tempi della prescrizione sono assai più brevi.  Da ‘spazzacamino’ giudiziario.

Poichè quando subentrano nuove leggi vale sempre il principio del pro reo (si applicano cioè sempre le norme più favorevoli all’imputato) ecco che decine di politici e amministratori, tra cui  “L’innocente seriale” (come ama definirsi lui )  Melgrati, potrebbero a breve beneficiare di questa provvidenziale “novità” e chiudere così pagine incresciose della propria carriera politica.

Per comprendere l’abilità della misteriosa manina che ha inserito il codicillo “diabolico” , è necessario spiegare quello che ha tutta l’aria di essere un “delitto perfetto“. In premessa va detto che Rixi, Molinari , Cota e  Melgrati sono tutti sotto processo per peculato in relazione al presunto uso “allegro” dei fondi regionali ( avrebbero spacciato per “spese istituzionali” spese meramente  private (sic)  facendosele rimborsare con soldi pubblici). Come più volte scritto, Melgrati in caso di condanna in primo grado rischia la sospensione dalla carica di Sindaco in forza della Legge Severino. Lo scalpitante  Vice Sindaco Angelo Galtieri prenderebbe il suo posto  come reggente.

Per il genovese Rixi è in attesa della sentenza di primo grado e il Pm ha chiesto per lui una condanna a 3 anni e 4 mesi per le spese sostenute quando era capogruppo della Lega in Regione tra il 2010 e il 2012. L’abilità della manina è stata nel trovare un classico cavallo di Troia, non puntare cioè in modo smaccato nella modifica di reati guida ma cercare soluzioni laterali che non avrebbero dato nell’occhio pur raggiungendo l’obbiettivo. E così è andata…Con le nuove disposizioni  il difensore di qualche pubblico ufficiale, a giudizio per peculato (ad esempio il legale di Melgrati, Vazio, parlamentare PD,  ex Vice Presidente della II Commissione Giustizia della Camera dei Deputati …) potrebbe chiedere la derubricazione dell’imputazione per il suo assistito e passare dal peculato (art. 314cp) alla indebita percezione (316 ter cp).  Il passaggio da un reato all’altro è certamente più vantaggioso per gli imputati perché la prescrizione passa dagli attuali 12 anni e 6 mesi del peculato ai 7 anni e 6 mesi del reato modificato (316 ter)..

Il Politologo albenganese – alassino

E QUANDO MARCO MELGRATI USAVA LA SCURE CONTRO…..ERA IL 14/12/2010

Querelle tra gli esponenti del Pdl e i finiani.

Marco Melgrati attacca  “Non solo infami ma anche irriconoscenti”

Leggo la replica di Gadolla e Nan al mio intervento di sabato alla convention del P.d.l. a favore dell’azione di Governo e della fiducia a Silvio Berlusconi, dove i “traditori” finiani si lamentano per essere stati da me definiti “infami” (politicamente parlando, ovviamente). Non solo li avevo definiti solo “infami”, ma anche irriconoscenti nei confronti di un movimento politico, il P.d.l., che ha riassunto le esperienze di Forza Italia e Alleanza Nazionale, che li aveva entrambi, a diverso titolo, appoggiati e promossi per candidature e poltrone.

Infatti l’ex onorevole Nan, dopo quattro mandati da Parlamentare di Forza Italia, aveva ottenuto, non certo per le sue doti estetiche o di economista, il prestigioso posto che tuttora occupa di Vicepresidente della cassa di Risparmio di Savona, mentre l’ex Consigliere Regionale Gadolla, peraltro fino al Suo ingresso nel “partito” di Fini, coordinatore metropolitano del P.d.L., è stato candidato e sostenuto alle recenti elezioni regionali, e poi “trombato” dagli elettori.

Per quanto attiene al significato in italiano della parola infami, cioè persone che hanno una brutta fama, se non ce la avevano prima, sono sicuro che da adesso in poi ce la avranno….

Non ci stupiamo che i “due” abbiano pensato di riciclarsi nel “partito” di Fini per la mera occupazione di posti futuri, visti i sondaggi, peraltro oggi in caduta libera, della nuova entità politica. Siccome sono stati i “primi” ad aderire, non ci stupiremmo che, nel caso di nuove elezioni politiche, ce li trovassimo a occupare l’uno il primo posto nel listino della camera e uno al primo posto nel listino del Senato. Complimenti per la coerenza politica, e auguri…

Per quanto attiene alla mia “fama” presso la Procura di Savona voglio ricordare che negli ultimi 10 giorni sono stato assolto ben  due volte per due procedimenti come architetto, che non ho condanne passate in giudicato a titolo definitivo, e per l’unica condanna in primo grado, sempre per la mia attività professionale di architetto, sarò sicuramente assolto in appello per non aver commesso il fatto,  e che non sono mai stato rinviato a giudizio per attività connesse con i miei incarichi istituzionali.

Per il resto,chi non fa non sbaglia, o non rischia di sbagliare…sarà per questo che i “nostri” due sono sconosciuti alle procure…

Vorrei aggiungere un commento per il Senatore Musso, che si è astenuto sulla fiducia al Governo oggi al Senato, peraltro esprimendo un voto che vale come contrario; un altro che dal P.d.l. ha avuto tutto, dalla candidatura a Sindaco al posto al Senato, direttamente da Berlusconi, con il parere contrario dei notabili liguri del partito…nel girone Dantesco degli ignavi potrebbe fare da portabandiera!!

Genova, 14/12/2010


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