Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Loano Yacht Club, un ospite eccellente
Soldatini, direttore d’orchestra, al violoncello
e prima autobiografia mondiale da una barca


Un appuntamento molto speciale è in programma, sabato 25 agosto, ore 18, allo Yacht Club Marina di Loano. Ospite d’eccezione ed eccezionale: Roberto Soldatini, direttore d’orchestra, violoncellista, compositore. Per sei mesi viveva a Napoli al Castel dell’Ovo, per altri sei mesi navigava con il suo quasi-Stradivari. ‘L’unico strumento di oltre 300 anni a andare in giro per il Mediterraneo’.  Poi ha venduto casa e comprato un Moody 44, divenuto l’unica sua dimora. E ora scrittore. A Loano presenta il suo romanzo (Denicia editore Mursia), autobiografia da una barca. A fare gli ‘onori di casa ‘ un personaggio, testimone importante, poco incline alla visibilità mediatica e alle ‘sfilate’ esibizioniste: Massimo Vecchietti, ex primario ospedaliero al Santa Corona e San Paolo, già commissario della Croce Rossa di Loano e, da pensionato, uomo di mare.

 

Massimo Vecchietti all’epoca in cui indossava il camice da battagliero primario Asl 2 e testimone della Sanità pubblica e privata in Liguria

Massimo Vecchietti, nel 2015, aveva sua volta raccontato l’esperienza di mare tra le isole dell’Egeo con la sua barca a vela Patchouli. Attraverso immagini e aneddoti, Vecchietti, condusse nella cultura, nei luoghi e nella natura del microcosmo rappresentato dal mare Egeo, area del Mediterraneo dominata dal Meltemi, un vento spesso impetuoso che soffia da giugno a settembre e che condiziona la vita, la navigazione e il clima di questa zona geografica.

Il racconto e le immagini di Massimo Vecchietti dal titolo “Prua ad Est. Patchouli II nell’Egeo”. Classe 1946, medico di origini lombarde, fin dalla giovane età ha coltivato la passione per la vela su un piccolo “Dinghi” con cui si è divertito insieme al padre sul lago di Como e sul Lago Maggiore. In gioventù si è dedicato alle derive mobili da regata, regatando su un “470”. Nel 1978 si è trasferito in Liguria e ha abbandonato le derive mobili per navigare su imbarcazioni da crociera, prima con amici e poi dal 1990 su imbarcazioni proprie coadiuvato dalla moglie Paola.

La sua prima barca è stata un Grand Soleil 34 (Cantieri Del Pardo) con cui ha ripreso a fare regate e a navigare, nei periodi liberi dal lavoro, in Corsica e Sardegna. Il Grand Soleil è stato sostituito dall’ORCA 43, barca molto impegnativa con cui ha ‘girato’ in tutto il Mediterraneo occidentale; sostituita, nel 2004, da un natante da crociera pura, l’AMEL Maramù 45 . Da qui iniziano le sue esperienze nello Ionio e nell’Egeo.

Nel 2007, raggiunto il pensionamento dopo aver vissuto e combattuto buona parte del disastro Sanità pubblica in Liguria e lo strapotere della politica di turno in Regione, si è dedicato, sempre insieme alla moglie Paola, a navigazioni più lunghe. Nel 2010, dopo la perdita del Maramù, caduto dall’invaso a terra in un cantiere greco, ha acquistato  un AMEL Supermaramù di 16 metri, armato a Ketch (due alberi) con cui naviga a prevalentemente in Egeo e lungo le coste turche. Senza timore di incappare nelle forche caudine del regime di Erdogan, dittatorello del terzo secolo che non stravede per la democrazia del popolo, dei liberi scrittori, dell’intellighentia del suo paese. Allergico alla Resistenza del suo popolo.


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