Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, dimenticata la bandiera dei pescatori


Scrivevo sul N. 42 di Trucioli.it del 05/07/2018 : “Non una protesta, nessun commento si sente in paese, almeno sino ad oggi (4 giugno), a cominciare dai nostrani frequentatori di Facebook sempre molto attivi con spot appropriati, spesso provocatori, nel denunciare disfunzioni, pettegolezzi.  Mi riferisco ad un fatto che per un anziano “nolese come ha dell’incredibile”. Leggi anche la risposta di Luciano Corrado ad un commento su Facebook – in merito al sinistro stradale che ha coinvolto il sindaco – del prof. Alberto Peluffo già vice sindaco della giunta di Ambrogio Repetto. E un revival su Nolinia ai bei tempi di Eugenio Sommariva.
Ho potuto constatare, dal calendario delle manifestazioni di luglio presentato dal Comune, che quest’anno, per la prima volta, non è previsto il “TRADIZIONALE” concerto di Sant’Eugenio.”….

Il titolo dell’articolo,  come consuetudine fornito dal blogger: “NOLI, addio concerto di S. Eugenio“, manca forse di un punto interrogativo; lo spero.
Ma ecco che venerdì 6 e lunedì 9 ai vesperi della sera, nella tradizionale funzione religiosa con la rimozione e deposizione dell’urna, così come alla processione della domenica con la partecipazione del Vescovo di Savona – Noli, si riscontra l’amara sorpresa della mancanza della storica bandiera della centenaria locale Cooperativa Pescatori accompagnata solitamente e orgogliosamente dal suo Presidente pro tempore. La figura del Presidente sino all’anno scorso era sempre stata rappresentata da un pescatore professionista locale; da quest’anno un nuovo iscritto, pescatore proveniente da Vado Ligure, ricopre questa carica .
Mi sono permesso di chiedere (con discrezione)  “lumi” su quanto successo. Risposte devianti, generiche, fanno intuire il disinteresse pressoché totale degli ormai pochi componenti locali della categoria, non solo alla manifestazione religiosa in quanto tale, ma alla ingiustificabile assenza della bandiera da sempre presente.  C’è solo da auspicarsi che quello che è successo per S.Eugenio 2018 sia stato un inciampo, non voluto, casuale, un episodio da dimenticare.
Diversi anni fa, sul mensile diocesano “Letimbro” descrivevo il progressivo degrado, con relativo abbandono da parte dei fedeli indigeni (perchè sempre più … assottigliati — semmu restè in pochi...), ridotti ai vesperi di quest’anno ad una ventina di partecipanti.
Un rimpianto, per i miei ricordi giovanili: la chiesa colma di uomini (allora tutti pescatori e/o contadini) da una parte, donne dall’altra, all’interno della chiesa, tutti vestiti di nero, impegnati a recitare i salmi e a cantare gli inni di S. Eugenio.
Ormai in pochi ricordiamo la voce baritonale dell’imponente figura del canonico don Bruzzone, sempre presente  assieme al canonico don Bertolotto , al canonico don Robba ed altri affezionati di Noli per diversi motivi di curia, sinché hanno potuto.
Rimane, ad un anziano come me, la consolazione nel ricordare, uno per tutti, ad esempio, l’anziano pescatore “Lino – u bugotta -” che,  pur seduto sulla sedia a rotelle, ha voluto sino all’ultimo presenziare, commosso, ai vesperi.
Rincresce assistere ad una identità, una storia laico/religiosa nolese che si perde cammin facendo, anche se  le cause sono molteplici. Tutti dovremmo farcene una ragione, una riflessione…ma a chi giova…oggi ?

LUTTI CITTADINI –  Michele Jannaccone, a 93 anni, ha lasciato la moglie, la figlia, e tutti i  famigliari. Michele è stato Carabiniere graduato in Noli per lungo tempo sino alla pensione. Persona di poche parole, educata, ha lasciato un ottimo ricordo nella comunità.
Guido Torre si è spento a 75 anni, lasciando moglie, figlio, il fratello con i famigliari tutti. Pensionato della Compagnia Unica Portuale di Genova, era nativo di Santolcese. Traslocato a Noli nel ’90 con la famiglia, aiutava il figlio Gianluca (già consigliere dell’ultima giunta Niccoli) nella sua attività balneare. Appariva come persona burbera…era stato invece un volontario nella Croce Rossa del suo paese natale e dove le sue spoglie ora sono ritornate.
Mignona Antonia (Anna), casalinga, è mancata a 75 anni, lasciando il marito Carlo Musumeci, già parrucchiere per signora in Noli, il figlio e la figlia con la sua famiglia. Residenti a Noli da molti anni, ancora ultimamente si notavano camminare mano nella mano  con difficoltà, come una coppia sempre affiatata.
Vivaldo Giovanni, a 95 anni è mancato a Savona lasciando la moglie tre figli.  Fratello di Lorenzo, già Vescovo di Massa Marittima e Populonia, da giovane si era trasferito a Savona. Diplomato geometra, ha lavorato alla Ferrania, ed in seguito ha insegnato come tecnico di laboratorio  di chimica del liceo classico di Savona. Sempre molto impegnato nelle attività di confraternite e di volontariato ecclesiali, sino a pochi anni fa rientrava volentieri in Noli, specialmente per S. Eugenio.
Da quando era andato in pensione, tra l’altro, accudiva volentieri l’orto del Vescovado, un ritorno alle sue origini di famiglia contadina

Carlo Gambetta

NOLI, L’ADRENALINA DEL ‘SIGNOR NESSUNO’

COMMENTO ALL’ARTICOLO DI TRUCIOLIScontro stradale tra cuoco (ferito) e il sindaco (alticcio?), ma niente palloncino’ (vedi…..).  Fino ad oggi, mercoledì 18 luglio, con 1.554 visualizzazioni (lettori). Un’inezia rispetto alle migliaia, anche a Noli, del più autorevole e seguitissimo IVG (Il Vostro giornale), oppure del sito ‘Semplicemente Noli’, organo (implacabile e puntuale ?) di opposizione alla giunta Niccoli e ai  misfatti nolesi, a cominciare dal disastro parcheggi interrati e box, frane e via Balvedere con milioni di danni a carico del Comune e cittadini contribuenti. La notizia del sindaco ‘barcollante‘ alla guida, con incidente, non interessava a nessuno ? Andava taciuta sull’esempio del giornalismo di informazione locale ? Zitti per fatto personali ? Di privacy in luogo pubblico e con un primo cittadino ?

Ecco cosa scrive

Alberto Peluffo, già esponente della Lista civica Noli che cambia e vice sindaco

Alberto Peluffo, il 13 luglio 2018, 15,46, su Facebook, organo ufficioso di cultura, educazione popolare e dell’intellighenzia: Evito un parere sull’argomento, perché tocca alle forze dell’ordine stabilire se ci siano state infrazioni o reati, e tocca alla politica stabilire se i comportamenti privati condizionino il ruolo pubblico, ma qui siamo a un deja vù. Invece, due parole vorrei dirle su alcune frasi scritte dallo scrivente “l.c.”, assiduo e non sempre informato commentatore esterno di cose nolesi. “Nessuna traccia nei commenti su Facebook”, scrive in riferimento a questo episodio. E, più avanti, parla di una maggioranza silenziosa che tace e subisce per convenienza o paura. E se, invece, la gente evitasse di commentare semplicemente perché, di fronte a un fatto grave, un conto è la chiacchiera a quattr’occhi e tutt’altro è scrivere parole che rimangono e diventano di dominio pubblico? Non sempre scrivere con tono accusatorio è sintomo di coraggio, più spesso è sintomo di arroganza e voglia di protagonismo.”

Risponde Luciano Corrado – In attesa di conoscere menzogne, inesattezze e strumentalizzazioni, ma di cui non siamo stati per ora accusati, da un insegnante, ex vice sindaco – assessore che ha corroborato con la giunta di Ambrogio Repetto, al Bilancio, Tributi, Turismo, Rapporti con il comprensorio, Polizia Municipale e Attività produttive, c’è sempre da imparare. Anche i nolesi hanno imparato sulla loro pelle, grazie ai radiosi traguardi raggiunti sotto la regia e la guida di un pubblico amministratore di caratura, un passato da responsabile della pagina locale di un glorioso ed indipendente periodico.

Lui, prof. Peluffo, vocazione destrorsa democristiana, in tandem con due rossi che più rossi non si può: il benemerito, per Noli, geom. Piero Penner (assessore ai Lavori pubblici, Protezione civile – antifrane ?- e Ambiente) e colei che diventerà sua compagna di vita, dr.ssa Marta Pisano ( Servizi Sociali, Sanità. Rapporti col volontariato).

Con la supervisione del sindaco artigiano Repetto hanno lasciato un’eredità bellissima, trainante per il turismo, l’economia immobiliare, i giovani (posti di lavoro) che ringraziano. Si pensi solo all’opera ‘pia’ Liguria 17. Il mostro dei mostri. Con un idraulico più o meno coinvolto, nei lavori, col fratello. E il prof. Peluffo a vigilare sulla legalità di un assessore provinciale geologo, della sinistra – sinistra, che partecipava al grazioso mega complesso immobiliare, colpito da frane, con consulenze ed elaborati tecnici. E noi (l.c.), con manie di protagonismo e arroganti, felici e contenti del progresso civile.

L’emerito vice sindaco scriveva sul notiziario comunale, diretto da Silvia Campese: ” Fra le iniziative in corso segnalo la mostra ‘Il tesoro svelato’ che esibirà per tutta l’estate, al Sant’Antonio, i reperti più significativi venuti alla luce negli scavi nell’area ferroviaria, portandoci alla scoperta di una  storia cittadina finora del tutto inedita e destinata a promuovere Noli ed il suo turismo…. E ancora segnalo la nuova Regata dei Rioni….in collaborazione con il Centro Storico Culturale Civitas Nauli, rioni e Pro Loco “. Ma Alberto Peluffo era soprattutto un esperto illustratore dei bilanci comunali all’insegna del ‘buon padre’ di famiglia, con una visione rigorosa e ottimista, un’eredità eccellente lasciata alle future giunte comunali come potranno testimoniare Niccoli e C.

Eppure i concittadini elettori non l’hanno neppure rieletto nelle file della minoranza. Un torto o uno sgarbo che il prof. Peluffo non meritava. Non si è scoraggiato, costantemente impegnato nel ruolo di ‘cane da guardia del potere di turno‘ che dovrebbe essere compito dei giornalisti veri, purché non siano presuntuosi o arroganti. E noi, ultimi rappresentanti della categoria, ci inchiniamo al cospetto del ‘signor nessuno‘ che affida alla scuola civica di Facebook  il suo coraggio, ammonendo gli appestati di protagonismo: abbassate le ali, su Noli veglia una personalità silenziosa, ricca di genio ed ingegnosa. Poco importa se sono incompreso da elettori e dallo scribacchino l.c. Tanto dovevo: Peluffo, ‘signor nessuno’ Alberto, detto Magno. Testimone Debora Manzino, seguace di Facebook e che condivide, consigliere comunale di minoranza, poco loquace, intelligente e riflessiva, marito artigiano già in cooperazione lavorativa con il fratello (idraulico) dell’intramontabile Repetto. 

E QUANDO L’OTTIMO PICCONATORE NOLESE

EUGENIO SOMMARIVA SCRIVEVA…

SERVE UN ESAME DI COSCIENZA,

A CHI SARA’ MAI RIVOLTA L’IRONIA ?

…..I creatori di Nolinia che hanno tutta la mia stima, simpatia ed ammirazione (e dal successo riscosso direi non solo la mia) per lo stile innovativo, intelligente e di una finezza tale da non essere sempre compreso da tutti.

D’altronde anche il Sommo Poeta pur usando termini come: Ignavi, scialacquatori, ruffiani e seduttori, adulatori e lusinghieri, maghi e indovini, ipocriti, consiglieri fraudolenti, seminatori di discordia, tradittori dei benefattori, per condannare il comportamento di alcuni personaggi dei suoi gironi infernali, è stato dapprima criticato ai suoi tempi, ma poi definitivo un grande ai nostri giorni, visto il mio ego smisurato, chi sono io per non poter usare in questi giorni tali termini?

D’altronde in democrazia ognuno insegue le proprie aspirazioni….(e ispirazioni)…

…..c’è quel che al vagar per Noli da Dante vestuto,

raccoglie in cuor suo il giusto tributo…

…e chi più ritroso, seppur più perverso

del Sommo si aggrada di citar qualche verso:

“Fama di loro mondo esser lassa;

misericordia e giustizia li sdegna;

non ragioniam di lor, ma guarda e passa “.

(Canto III inferno Verso 51)

A buon intenditor poche parole


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C.Gambetta

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