La notizia della morte di don Alessandro Sappa ha commosso Albenga e quanti lo conoscevano, aveva apprezzato il suo apostolato. In modo particolare lo ricordano l’ex sindaco Antonello Tabbò e il giornalista Maurizio Fico dei quali celebrò i rispettivi matrimoni. Don Sappa che faceva parte dei ‘decani’ della diocesi, qualcuno (don Grasso) e ancora in servizio attivo. Altri (Don Gerini e don Caviglia) ospiti di strutture assistenziali per la terza età.
Don Sappa è stato il primo parroco del Sacro Cuore, da quando la chiesa di via Trieste fu dichiarata sede parrocchiale (1961). E qui svolse la sua attività pastorale sino al 1997, sostituito dall’attuale parroco don Gigi che seguiva il MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e faceva parte dell’Opus Dei. Ritornò a Sanremo a raggiungere i suoi famigliari: la sorella Margherita e i nipoti Claudia e Marco, rispettivamente insegnante di lettere e bancario. Era originario di Rezzo, paese della Valle Arroscia. In questi ultimi suoi anni di riposo, a casa, Don Sappa, ogni tanto andava a celebrare Messa a Molini di Triora e presso la parrocchia Madonna degli Angeli di Sanremo. E’ spirato serenamente in casa. I funerali nella sua amata chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Albenga venerdì 22 giugno alle ore 15. Dopo la cerimonia, la salma sarà trasferita a Rezzo, dove nella parrocchia di San Martino verrà celebrata una Messa. Poi la sepoltura nel cimitero del paese.
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Grazie, don Sappa, per quanto m’hai insegnato:
il trattato di Logica aristotelico-tomistica
( ricordo ancora: Terminus esto triplex maior mediusque minorque / Latius quam premissae conclusio non vult…tonante ed assertiva la voce professorale…); in Facoltà, poi, ho appreso la Logica Deontica ed oggi anche quella ANANkastico supportato sempre dai tuoi insegnamenti.
Indelebile il tuo insegnamento per me e compagni di classe, con i quali spesso ti ricordiamo.
Michele dott. DI GIUSEPPE
Come colomba voli sulle nostre menti inculcando valori, sentimenti, passioni e amore. Così ti ricordo Sandro ! Silvio Roveraro