C’era Pizzimbone, in arte Fratelli d’Italia ultima versione e l’ormai inossidabile presidente della potente ‘congregazione’ dei Bagni Marini di Alassio che non è proprio l’associazione di ‘fatebenefratelli’, ma ha il compito di gestire la più importante ‘locomotiva’ turistico – economica della Baia del Sole. C’era l’immancabile Silvio Fasano, forchetta eccellente, a testimoniare con la sua macchina fotografica da record di scatti, i momenti festosi seguiti all’annuncio della vittoria che trucioli, ci sia una volta tanto concesso a modo di vana gloria, aveva azzeccato già qualche mese fa quando si sparse la notizia che Melgrati aveva deciso di sfidare tutti, nonostante tutto. Poi i giorni non proprio da ‘quattro salti tra amici’ della scelta degli assessori e dei consiglieri incaricati. Uno scivolone con molti interrogativi apparentemente senza risposta convincente verso i cittadini. Leggi anche: Alassio – Arte, gusto e territorio: mercoledì 27 giugno Alassio, la sua spiaggia, ospiterà una performance di chefart, primo esempio di turismo emozionale che vuole unire la fantasia e la creatività di un giovane e talentuoso artista vicentino, ormai ligure di adozione, Andrea Marchesini, e due giovanissimi altrettanto talentuosi chef alassini, Daniele Macheda e Davide Ottonello del ristorante Maqueda dell’Hotel Regina. In una città affamata di legalità e sicurezza al generale di Divisione dell’Arma in congedo, Giacomo Battaglia, affidati i Servizi Sociali. Si dice su sua richiesta. Spiacenti, nulla contro l’aiuto ai più deboli. Battaglia, laurea magistrale in Giurisprudenza, merita ben altro quale servizio alla comunità ed eletto o ci sbagliamo ?! Che senso ha designare un militare a capogruppo, ruolo che spetta ad un ‘mediatore’ politico.Non era più logico e producente affidargli la Polizia Urbana, Sicurezza e Legalità ?
Al vice sindaco, Angelo Galtieri, albergatore, già in vana corsa, due volte, a sindaco. assegnate le Politiche turistiche ed il ruolo di vice sindaco. Non ne bastava ed avanzava uno. Che succede quando si dovrà deliberare, speriamo presto, di ridurre la Tasi degli alberghi o altri interventi per una categoria da anni in sofferenza ? Il suo contributo da ‘esperto’ di turismo alberghiero o di ‘seconde case’ il geometra Galtieri (con la mamma ed un fratello gestisce un hotel in affitto e si dice che ormai in scadenza non rinnovata) potrebbe benissimo darlo senza tirarsi dietro possibili ‘conflitti di interesse‘, non tanto per la struttura di famiglia, se socio o dipendente a libro paga, quanto per la categoria che rappresenta. Non solo, c’è chi ha la memoria corta. Quando era presidente provinciale dell’Upa (Unione albergatori) avevamo dato conto che Galtieri, a nostro modo di vedere, non aveva brillato, al punto di accodarsi a ‘mister edilizia’, sempre in auge, Angelo Vaccarezza, nel sostenere che la politica delle seconde case (per noi selvaggia) era in perfetta simbiosi con l’industria alberghiera, gli uni e gli altri fondamenta dell’economia prodotta dalla voce turismo.
Poco conta, allora, la tendenza crescente alla dequalificazione, al fatto che non si può riqualificare il tessuto senza hotel all’altezza dei tempi e senza una forte presenza di strutture ricettive. Si può riqualificare con il dilagare di attività mercelogiche, nei centri storici e non solo, su mercanzie dove predominano operatori asiatici che affittano locali che dove gli italiani hanno gettato la spugna. Perchè ignorare che un sindaco (a Genova) ha persino rifiutato (revocato) la licenza ad un commerciante dell’est tenendo conto che non rispettava la merceologia richiesta e che risultava in licenza ? Che dire del regolamento in cui si dà priorità assoluta a prodotti tipici liguri, a firme italiane, per contrastare illegalità e degrado delle città turistiche ? Che dire di Alassio dove da quasi 20 anni conduciamo una battaglia – fotoservizi che parlano e testimoniano – contro la piaga diffusa degli ambulanti abusivi sulle spiagge, sui lungomare, in centro e che non temono le saltuarie retate, la pattuglia di vigili sul bagnasciuga, con fughe e rincorse, per tornare tutto come prima ? Che dire della necessaria e finora mancata prevenzione costante, non saltuaria, forse per mancanza di uomini o meglio di coordinamento, ad Alassio, tra polizia, carabinieri, vigili e guardia costiera che pattuglia le spiagge solo per controllare i Bagni Marini, le metrature, le dotazione e nulla fa contro l’esercito degli abusivi in zone demaniali, dunque di competenza formale e di polizia giudiziaria ? Che dire di quelle famiglie del Nord Africa che da generazioni vendono i ‘loro prodotti’ anche su improvvisate bancarelle mobili, tra le concessioni demaniali, multati, denunciati, restano sempre sul territorio alassino e non vengono espulsi, nè colpiti col Daspo ? Con multe e sanzioni che non pagheranno mai.
Un altro laureato di Giuriprudenza, Rocco Invernizzi, non un novello del Municipio e del suo funzionamento, ha ottenuto l’Ambiente (Nettezza Urbana, il settore più delicato e che fa perdere voti, vedi Vinai, altruista e volontariato per eccellenza, oltre che esercente ricco di iniziative pro turismo), Lavori Pubblici, Cimiteri, Informatica. Le voci sostengono che si fosse ribellato al solo incarico, gravoso peraltro, dell’Ambiente, da qui le altre incombenze.
Fabio Macheda, avvocato dello Studio Legale Tabò di Albenga, famiglia di albergatori, aveva fatto un figurone nel suo lavoro a Laigueglia, giunta Maglione. Ritenuto da tutti da la mente, il motore che sapeva assemblare in un lavorio taciturno, dietro le quinte, con l’acquisizione di esperienza, diciamo un pilota da formula uno per un Comune di media grandezza. Forse, per meriti e competenza, meritava il ruolo di vice sindaco, anche per la sua caratura culturale. E’ stato sacrificato sull’altare delle preferenze, anzichè competenza e meritocrazia sul campo. Il metrodo preferenze inaugurato e perseguito dal ‘ras’ della politica per professione, mestiere, Angelo Vaccarezza.
Che senso ha affidare l’Urbanistica, edilizia Privata, all’avvocato Franca Giannotta (collega di studio Claudia Arduino che ha fallito nella candidatura a sindaco di Laigueglia) e si occupa prevalentemente di ‘diritto di famiglia’. L’edilizia è risaputo è l’anello più delicato della catena con i Lavori Pubblici. La speranza è che di fatto sovrintenda un esperto, con esperienza, quale è Melgrati sindaco. Giannotta moglie di un militare della Guardia di Finanza (Mastroleo) in servizio a Imperia, prima era ad Alassio.
Forse qualcosa di più impegnativo, LL.PP, meritava Sandra Aicardi. Ma in generale emerge, al di là di giudizi che non sono ‘Vangelo’, dove il Melgrati tris, ha perso un’ottima ed opportuna occasione, speriamo che tutti convengano in futuro, più prima che dopo, non aver designato un ‘eletto’ per almeno tre temi spinosissimi e di grande impatto nella realtà cittadina. Parliamo della sorte del Depuratore, un vero scandalo aver atteso tanti anni, con tutte le conseguenze; parliamo delle mega vertenze dello stadio comunale e del Grand Hotel dove il Comune (la comunità) rischia di pagare 6- 8 milioni di euro. Un ultimo consiglio al primo cittadino di Alassio: deponga l’ascia del condottiero vittorioso e vittima sacrificale dei Pm, con la giustizia che ha fatto giustizia per 30 volte (16 sono le assoluzione per Claudio Scajola, un processo in corso). Abbassi i toni, non imiti pur nel piccolo la strategia chiassosa di Salvini ministro dell’Interno; non chiami in causa una vittima dell’ingiustizia, il personaggio televisivo e politico, Enzo Tortora che per caso ha avuto quale accusatore e calunniatore un napoletano che si era trasferito, in una Pensione, poi in alloggio, ad Alassio per fare rapine nell’imperiese e nel savonese ( “Gianni il bello” -Pasquale Barra – che ricordiamo in manette e nell’aula del tribunale penale di Savona dove fu condannato). Dimostri che ha raggiunto la maturità nell’essere il sindaco di tutti e dimostrare che alle polemiche preferisce dare il buon esempio del buon padre di famiglia. (L.Cor.)
HOTEL REGINA CHEFART IN COLLABORAZIONE CON CONFAGRICOLTURA
COMUNICATO STAMPA – Alassio – Arte, gusto e territorio: mercoledì 27 giugno Alassio, la sua spiaggia, ospiterà una performance di chefart, primo esempio di turismo emozionale che vuole unire la fantasia e la creatività di un giovane e talentuoso artista vicentino, ormai ligure di adozione, Andrea Marchesini, e due giovanissimi altrettanto talentuosi chef alassini, Daniele Macheda e Davide Ottonello del ristorante Maqueda dell’Hotel Regina. Il tutto sotto la guida di Francesca Bogliolo, critica e curatrice d’arte della galleria Artender di Alassio del geologo Alessandro Scarpati, Franco Laureri, del Centro Studi sul Turismo Giancardi di Alassio, ideatore dell’evento e di Confagricoltura Savona partner del progetto, nel segno #annodelciboitalianonelmondo, che unisce la cultura del cibo all’arte del coltivare.