Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Magnifiche auto sportive da gran turismo
loanese brilla in Toscana con una F124


Loano e i ‘suoi cittadini dimenticati’ che sanno farsi onore vicino o lontano da casa grazie alla passione delle auto sportive o alla capacità professionale di organizzare raduni da sogno. Amedeo De Michelis è l’unico loanese a possedere una delle collezioni di fuoriserie da fare invidia, ormai da anni, rinchiuse in garage. Nessuno ricorda più le ‘esposizioni’ e gli eventi lungo le vie del centro storico ? Di recente, invece, un impiegato comunale dell’Ufficio tributi, Marco Federici, ha preso parte in Toscana al raduno di F124 (Fiat) provenienti dall’Italia e dall’Europa. A Santo Stefano Belbo, un altro loanese, con direzione d’albergo, ha accolto un raduno di rari modelli di Ferrari (e non solo), dopo che lo scorso anno, aveva ‘radunato’, da tutta Europa, mitiche BENTLEY, le auto più care e lussuose in assoluto sulle strade.Il tema delle manifestazioni, degli eventi, degli echi stampa e Tv, del ritorno di immagine, del prodotto più o meno di qualità, dell’investimento che ha il maggiore ritorno sia economico, sia promozionale, è spesso dibattuto, ma altrettanto vittima della mediocrità, dell’inesperienza, di chi vanta capacità e lungimiranza, senza che qualcuno tiri oggettivamente le somme: ritorno qualitativo di immagine per il paese o la città. In termini di costi e produttività sull’indotto (più giorni, clienti e ospiti con maggiore capacità di spesa), segmento socio economico dei partecipanti, dell’evento. Pare ovvio che non si possa escludere a priori gli appuntamenti popolari, è altrettanto ovvio come questo blog continua invano a scrivere che non è con l’inflazione di ogni sorta di sagra che si creano basi solide per l’industria turistica ed il commercio che non siano solo panetterie, gelaterie, pizzerie, street food, bar a suo di caffè espressi, cappuccini, minerale e Coca Cola. Nessuno pensa mai a quale fidelizzazione o buona nomea porterà questa o quella manifestazione. Sia essa musicale, sportiva, storica, folkloristica, culinaria, culturale, teatrale, concertistica, fino ai fuochi d’artificio o alla folla delle Frecce Azzurre, questi ultimi sono due avvenimenti ‘free per tutti’, ognuno mantiene il suo fascino e spettacolarizzazione.

Ogni città, o quasi, pare di capire ha i suoi ‘esperti’, siano essi assessori d’esperienza, funzionari comunali, uffici stampa e pubbliche relazioni, ditte specializzate che con i loro team si propongono e si pagano. Un polo d’eccellenza per Loano è senza dubbio, con il suo vasto richiamo in termini agonistici e marinareschi, il mega porto turistico, la cittadella portuale. Ogni ‘partecipante’ ha una capacità di spesa maggiore rispetto a chi viene ad ascoltare un concerto, un intrattenimento da piazza, popolare. L’indotto che ruota attorno alle attività portuali si può annoverare in un segmento medio alto, in qualche caso d’élite.  Ovvio, non siamo a Portofino, sulla Costa Smeralda, a Montecarlo e tra i Vip che frequentano, sono di casa, la Costa Azzurra. E’ però importante domandarsi se sia più producente, in termini di promozione e ricaduta ‘monetaria’, seguire la tendenza dell’esplosione di manifestazioni a pioggia, o piuttosto selezionare e puntare gli sforzi in precise direzioni. Ponderare il numero, selezionare gli eventi, privilegiare il segmento immagine ed economico anche con la durata, ovvero più giorni. Il risvolto sull’industria alberghiera, la più claudicante e sofferente.

Un piccolo esempio che ci hanno riproposti alcuni appassionati di  Ferrari che la settimana scorso hanno raggiunto Montecarlo dove c’era un raduno di tre giorni riservato a ‘modelli’ esclusivi, ma anche datati, da auto d’epoca. Sono tornati ammirati perchè l’evento, oltre ad attirare almeno un centinaia di ferraristi e collezionisti, ha visto la presenza di tanti ‘tifosi’, personaggi del mondo sportivo professionistico e dilettantistico. Hotel esauriti e ristoranti, una gran festa di tre giorni con ricadute sui media mondiali.

Abbiamo portato l’esempio di un loanese collezionista, ebbene in anni passati grazie alle iniziative di Amedeo De Michelis e di altri organizzatori, Loano ha potuto esibire auto storiche non proprio popolare, diciamo da ‘500. Ci vogliono anche queste, fanno ‘massa’ ormai, vedi Garlenda che ha saputo soprattutto ‘allungare’ il raduno ormai quasi ad una settimana. Migliaia di appassionati accorsi da tutto il mondo.

Di recente, altro esempio, si è letto su web e giornali sportivi, riviste nazionali, il primo raduno, in assoluta, organizzato dal Gruppo FB Fiat 124, ospitato in Toscana, attraverso Castelfiorentino, Certaldo, Montaione Volterra,  Colle Val D’Ela, già questo preambolo fa capire che per dare più forza agli eventi di un certo spessore è utile la collaborazione comprensoriale ed intercomprensoriale, cosa che da noi non succede mai. Non è difficile leggere ed assistere a manifestazioni, pure di una certa importanza, che si tengono i più città nel raggio di pochi chilometri, pensiamo a Loano e Finale, piuttosto che Loano, Albenga, Alassio, Andora.

Lungo le strade, tra due ali di folla, sono ‘sfilate’ per due giorni le ‘ferrarine’ della Fiat, in versione spider  e Abarth. Il mega serpentone di auto ha percorso i centri storici, le periferie, i paesi di collina. C’è un dato per tutti molto significativo. La presenza di 55 partecipanti proveniente da tutta Europa, dunque non è difficile pensare a pernottamenti,  pasti,  svago. attrazione. Auto modello base, ma in maggioranza modello lusso, alcune persino in versione tuning (da concorsi di bellezza). Provenienza dalla Svizzera, Germania, Belgio, Austria, Francia, Lombardia, Piemontre, Friuli, Liguria. E proprio un ‘rappresentante’ ligure ha brillato negli attestati per le caratteristiche ed il modello che guidava.  Il geom. Marco Federici, 54 anni, istruttore direttivo del Comune, esperienza giovanile da consigliere comunale a Borghetto S. Spirito e consigliere provinciale a Savona (sempre per la Lega Nord, ora  è tra i referenti del comprensorio per M5S), ha sfilato con un F124 lusso, ‘produzione limitata’, metallizzata nero Vesuvio e superaccessoriata. Un spider con capote in tela a due posti, la riproduzione della ‘sorella’ anni ’60 che già allora ebbe grande successo sul mercato degli appassionati.

L’ultima versione 2016- 2017 monta un telaio Mazda, motore multi jet, da 1368 a 1800 di cilindrata.  Fulminea nell’accelerazione da 0 a 100 in 6 secondi, a 160 in 8, e raggiunge i 225- 250 km ora. La sua estetica è appariscente, attira l’attenzione e commenti. Al raduno,

Il loanese Marco Federici ed il presidente Francesco Olivero

tra gli ospiti d’onore degli organizzatori, l’ingegnere Paul Wainberg che ha disegnato la “F 124” per conto della Fiat- Fca. Il presidente del Gruppo FB è Francesco Olivero, proprietario a sua volta di una fiammante spider, di Castelfiorentino.

Di tutt’altro tenore e spessore il ‘raduno’ di alcuni modelli da milionari delle mitiche Ferrari che si è svolto a Relais San Murizio, 5 stelle lusso, con annesso ristorante stella Michelin, antico monastero ristrutturato con meticolosità, annesso parco, piscine, dedicato al benessere del corpo e della mente, che domina, dalle alture Santo Stefano Belbo, valli e vigneti. Qui ogni anno si organizza un incontro d’élite. Dalle Mercedes più esclusive, alle Roll Royce, alle Porsche, BMW e le più ‘speccolari’ restano le Bentley, la più ‘abbordabile’ costa 200 mila euro, ma l’incontro vede soprattutto partecipanti da ogni parte del pianeta con vetture che sono valutate fino a due, tre milioni di Euro. Immaginiamo che tipo di clientela. E soprattutto un’organizzazione ed un’ospitalità dove si curano i minimi particolari. Basti pensare, osserva dallo staff di direzione Alessandro Corrado, natali in Germania, loanese da 50 anni, che non si trovano di fatto assicurazioni per far fronte al ‘rischio’ parcheggio e auto incustodita, incendio. Così si preferisce affidare la sorveglianza no stop ad un team di guardie armate. Insomma, siamo come di fronte ad una gioielleria di Via Montenapoleone, quanto a valore complessivo degli automezzi dei clienti. Un appuntamento, si aggiunga, che comporta preparativi, organizzazione da orologio svizzero, obbligo del cliente soddisfatto, visita alle cantine della zona, meglio se si è nella stagione del tartufo bianco spesso pagato a peso d’oro e che non manca chi vuole essere accompagnato da trifolai del posto a 350 euro l’ora, cani inclusi e l’immancabile mancia della felicità.

LE BOLIDI E AUTO DA SOGNO A SANTO STEFANO BELBO AL SAN MURIZIO 5 STELLE LUSSO


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