Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Alassio, il ballo elettorale contesta la sanità tra vignette satiriche e un aspirante vincitore: “Lascio tutto, farò il sindaco a tempo pieno”


“I miei sogni sono tutti realizzabili, se sarò eletto, come spero e credo, sarò il primo sindaco a tempo pieno della storia di Alassio, lasciando tutti i miei impegni”. Fa il gelataio artigiano da qualche anno e lui fa sul serio, non scherza. In barba a chi lo vuole fanalino di cosa tra le 5 liste, Aldo De Michelis, reduce da un passato migratorio, da uno schieramento all’altro, pare abbia l’arma segreta della vittoria in tasca. Alassio alle urne che – è realmente accaduto – si trasforma in teatro in piazza per contestare la sanità regionale e savonese ‘modello Toti – Sonia Viale’ (ovvero Forza Italia e Lega, con Fratelli d’Italia). Una contestazione senza precedenti nella storia alassina e per dire no alla ‘privatizzazione selvaggia’ della salute. Intanto trucioli, l’ultimo dei blog di questa provincia, con 5 lettori, lancia un invito agli illustri e preparatissimi candidati: “Deponente le armi, fate l’amore e non guerra, Alassio non ne può più di litiganti ! Il popolo ascolta, osserva, ragione e potrebbe anche punire”. 

L’auspicio non riguarda tanto gli illusi di vincere, quanto il buon senso a non stancare i cittadini – elettori, a non approfittare della loro pazienza e benevolenza. Ognuno ha amici, parenti, conoscenti, promettono a tutti, o quasi, il voto anche se la storia ha riservato curiose sorprese: il candidato con zero preferenze e al quale è venuto a mancare anche la ‘preferenza’ (sulla scheda) della moglie e lui ha fatto il pandemonio convinto di essere finito nei brogli elettorali. Altri che si sono presentati ai seggi con una lista di elettori sicuri e si sono ritrovati con un pugno di mosche, traditi.

Chissà se qualcuno tra l’esercito di aspiranti all’elezione, forse ignari di una sorte più che certa, sarà capace  di sventolare uno striscione: “Io non urlo, non accuso, non derido, mi impegno sulla parola dei galantuomini a non essere una banderuola al servizio di qualcuno”. Ad Alassio la lotta si è fatta davvero feroce perchè il ‘modello Toti‘ potrebbe traballare, corroso dallo schieramento ‘fratello’ di centro destra ‘modello Melgrati – Galtieri’. Toti che può insidiare con la strategia dei sondaggi berlusconiani, vale a dire veicolando linguaggio e temi dove prevale ascolto e interesse diretto dell’elettore. In altre parole puntare su ciò che il lettore vorrebbe ascoltare e condivide.

In campo è sceso un esperto di vittorie elettorali, con qualche isolata sconfitta (ad Albenga e Pietra Ligure), quale è Angelo Vaccarezza, uno che sa ‘controllare’ la fedeltà di chi ti promette il voto. Come ? Semplicissimo, basta una caratteristica concordata nello scrivere il nome sulla scheda o soltanto segnare il simbolo in un certo modo. Poi il presidio dei seggi, in mano la lista dei votanti amici, fedeli. Li abbiamo visti all’opera lo scorso anno a Borghetto quando hanno lasciato con il palmo di naso uno schieramento zeppo di camici bianchi, medici di famiglia, farmacisti e persino un ex leghista da sempre convinto di essere il sindaco prediletto dai cittadini. Ha vinto la strategia Vaccarezza – Vacca – Moreno. Non parliamo dei feudo vaccarezziano loanese che si è esteso dal mare all’entroterra, alla Val Bormida, Berlusconi ha persino voluto candidato al Senato della Repubblica, a Genova, in un collegio durissimo in cui avrebbe dovuto battere il ministro Pinotti. Vaccarezza, sicuro di perdere si è comunque guadagnato un ‘pass’ per la prossima tornata elettorale e un seggio a Roma.

Sul prossimo numero cercheremo di fare un difficile e sereno confronto dei programmi elettorali, soprattutto un esame delle priorità, degli impegni e promesse realizzabili (non quelle da libro dei sogni). Pochi concetti, chiari, affidabili e con un pizzico di presunzione, in caso di vittoria, quale potrebbe essere la squadra più competente, con un’attenzione anche a eventuali e possibili conflitti di interesse, quelli tanto cari al M5S nazionale che, ad Alassio non è schierato, ma potrebbe e dovrebbe fare sentire almeno la propria voce con i suoi rappresentanti locali.


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