Gentile signor direttore del Pays mentonasque,
un amico mentonasco mi ha fatto leggere un articolo della vostra interessante rivista. Si tratta in particolare di quella riguardante l’inverno 2017 (N. 164). Mi riferisco all’articolo “La brebis et les Brigasques”. L’autore scrive che Realdo e Verdeggia furono annesse al Comune di Triora, Provincia di Imperia (Liguria). Ciò non è assolutamente vero! Cioè è valido soltanto per Realdo, mentre Verdeggia è sempre appartenuta a Triora, allora nella Repubblica di Genova.
A fondare questo delizioso villaggio fu la nobile famiglia Borelli agli inizi del XVII secolo. Per coltivare le vaste terre chiamò alcuni abitanti di Briga, appartenenti quasi esclusivamente ai Lanteri. Bernardino Borelli, sentite le richieste dei mezzadri e dei pastori, fondò nel 1628 una chiesa, stipulando il relativo contratto presso il notaio Allavena.
Fra Realdo e Verdeggia aspre furono sempre le contese, fino a quando alcune decine di anni fa il ponte che attraversa l’Argentina fu chiamato “ponte della pace” e gli abitanti dei due centri entrarono a far parte dell’associazione “A Vastera”. E’ anche improprio dire che Verdeggia si trovi in “terra brigasca” perché non lo è mai stata, in nessun tempo. Con questi atti si continua a falsare la storia.
In secondo luogo il brigasco non è affatto occitano, come si crede. Tutti i linguisti (Toso, Forner; Dalbera, Petracco-Siccardi) hanno appurato che si tratta di un dialetto “ligure alpino”.
Mi creda, non le scrivo per creare polemiche, ma perché ritengo di essere preparato sulla storia del mio paese e sui contrasti con Briga, tanto da avervi dedicato alcuni libri. Mi dispiace perciò che si propagandino notizie non vere.
La saluto e Le faccio nuovamente i complimenti per la Sua rivista.
Sandro Oddo (Triora)