“I quattro raggiungono il paese vicino alle concessioni contese dove il giudice Boone, sindaco di contea, si sta occupando dei rinnovi annuali. La compagnia mineraria gestita da Honey Fisher, complice di Finch, conquista sempre più possedimenti, anche se alcuni cercatori, come gli irlandesi McGavin, si oppongono e sono costretti a vivere asserragliati in un rifugio, incalzati dai pistoleri che cercano di farli fuori e li tengono comunque bloccati e impossibilitati a denunciare la situazione come vorrebbero……”
Ho letto con piacere la Nota di trucioli del 29/03/2018 cui viene riportata per intero: “E’ probabile, ma non scontato, che la nuova ‘sfida’ al buon senso e alla salvaguardia di ciò che resta di Noli (e non è poco) possa andare in porto. Per chi segue le sorti di questa provincia da oltre mezzo secolo da cronista, dunque anche testimone, viene spontanea una domanda. Quanti sono i nolesi che condividono le preoccupazioni dell’ex sindaco Carlo Gambetta in merito alla costruzione di una montagna artificiale nel bel mezzo dell’abitato ? Lui nolese Doc, per 15 anni sindaco Dc, geloso della sua terra, ormai fuori di senno ? Non sa di che parla ? Dietro l’angolo è in arrivo una ‘montagna’ che finirà per nascondere e trasformare bellezze, snatura l’immagine da cartolina di Noli. Forse, in maggioranza, i cittadini non sono informati, o conoscono parzialmente e per sentito dire, i fatti, il progetto. Magari c’è chi sostiene che tutto sommato, con il progetto ‘Repetto- Niccoli’, la città e la sua economia terziaria avranno benefici. Oppure è il male minore che si poteva scegliere per uscire da un dannato impasse con parecchie concause, a cominciare da una manichea e opaca valutazione ambientale e idrogeologica.
Forse Gambetta è tra coloro che pur propensi al compromesso, invoca che non si intacchi la sostanza. In questo caso è lo stravolgimento di un’area centrale. Il silenzio assenso, a Noli, è davvero così radicato tra i cittadini ? Al punto che la società civile, quella della cultura, tace, forse brontola, ma si inchina. Che dire delle associazioni di categoria che dovrebbero essere le prime a porsi interrogativi, informare gli associati, ascoltarli. Forse all’origine della decisione del duo Niccoli – Repetto, uniti nel progetto – collina artificiale, ci sarà la convinzione che la maggioranza dei residenti e dei proprietari di seconde case (contano di meno sul piano elettorale del consenso, ma pagano salate Imu e Tasi) sia accondiscentente e dunque chi è contrario prende un clamoroso abbaglio, anche sul pianto della salvaguardia ambientale che è patrimonio collettivo. Tutto sacrificabile sull’altare di interessi e affari trasversali ? Ebbene, noi stiamo da una parte sola: non ci convince il baratto Comune – privati in nome del ‘vile denaro’. Senza urlare, ci permettiamo di proporre un’assemblea pubblica, in un giorno e orari decenti, in cui Niccoli e Repetto rispondano, se lo ritengono opportuno e saggio, sull’iter che è stato seguito, dal 2003, sino all’ultima risoluzione. Il coraggio non gli manca. (l.c.)”
Mi sono sempre piaciuti i film western e tralasciavo gli impegni per andare al cinema. Oggigiorno, anche in considerazione che le sale cinematografiche sono sempre di meno, basta soffermarsi a Noli in via Belvedere; riseguire i vari iter burocratici dal 2012 in avanti ed accorgersi che ci sono tutti gli ingredienti per dire che anche in Noli c’è una “collina degli stivali”
Terzo ed ultimo film della trilogia western diretta da Carlo Gambetta e con protagonisti il duo Ambrogio Repetto e Giuseppe Niccoli.
Noli è Noli e se non si fanno le “cose per bene“, queste ultime perdono d’importanza e non interessano più ad alcuno.
Ė ormai assodato che gli abitanti dell’antica Repubblica marinara si considerano gli ultimi sostenitori della concezione Tolemaica, secondo
cui, la Terra [Noli], sta immobile al centro dell’universo [della Liguria] mentre il Sole, la Luna, gli altri pianeti e le “stelle fisse” giravano intorno ad essa ancorati a invisibili “sfere”, percorrendo traiettorie perfettamente circolari.
Anche la sensazionale scoperta fatta dal Conçu dans un laboratoire de la Crau, un insecticide bio permet d’éradiquer le charançon du palmier, perde la sua importanza perché non è stata fatta dall’Amministrazione locale. [Ordinanza sindacale n° 13 del 01/05/2017 – lotta e contenimento del Punteruolo rosso delle palme – disposizioni urgenti].
Come si può vedere l’articolo che parla: Noli ! Finalmente soldi spesi bene, non interessa più di tanto l’Amministrazione comunale chiamata alla conservazione del suo significativo patrimonio verde di palme canariensis, utilizzare e programmare l’azione con il fungo “Beauveria bassiana” e debellare definitivamente il punteruolo rosso; è molto più interessante lo studio della pista ciclabile che transita nell’ex galleria del treno, del resto questa ultima è una iniziativa del Comune nolese.
Alesben
Nota di trucioli.it: come non riconoscere che anche il collaboratore laureato in architettuta, già insegnante in pensione, milite assiduo alla Croce Bianca e nel volontariato, scrive verità sacrosante, seppure ammantate da sottile vena di ironia. Noli è immobile ? Non si scuote ? Non si arrabbia e non reagisce neppure di fronte al denaro dei cittadini speso in malomodo ? Ai danni subiti da scelte scellerate, azzardate, spesso da incompetenti ? Un pool al comando che non sa riconoscere i propri errori e persiste nell’indifferenza, nell’arroganza e noncuranza ? Confidando che tutto passa e finisce in cavalleria. Qualcuno ha riferito che alla nostra semplice proposta di un confronto tra i due sindaci per spiegare le loro scelte a proposito del park di via Belvedere, abbiano risposto con una ‘sonora pernacchia’. Pare aggiungendo: “chi sono costoro che si ergono a tribuni del popolo” ? I lor signori hanno certamente il coltello dalla parte del manico, ma lo usano male, contro gli interessi delle future generazioni. Ma perchè restano in silenzio ‘personaggi di cultura alla Mario Lorenzo Paggi‘ ? Pazienza se stanno zitti ex amministratori pubblici illuminati come lo fu il mitico geometra di Rifondazione Comunista, Piero Penner. O il valoroso ex democristiano prof. Alberto Peluffo che via Facebook bacchetta trucioli.it: ” Sempre il solito. Pontifica o moraleggia su Noli, dimostrando una conoscenza della realtà parziale quanto il suo punto di vista”. Pensate cosa non pagherebbero altre città per annoverare tra i ‘grandi’, cittadini di questa levatura, usi a dare lezioni private gratuitamente. Insomma gli altri operano per il bene della comunità ed al servizio del bene comune dall’A alla Z. Per noi umili ‘scribacchini’ il tempo è galantuomo. Peccato che giovani non possano dormire tra due guanciali. E il loro crescente distacco dalla cosa pubblica sia un triste segnale di assuefazione, quello che non accomunava i nostri antenati, altrimenti non avremmo ereditato la Noli antica ed ammirata in Italia e all’estero per i suoi valori storici. Anche se in parte non siamo riusciti a preservarla e valorizzarla come meriterebbe, creando sinergie virtuose come accade in altre realtà storiche. Noli ha un’altra ‘perla’ unica in Riviera, la maggioranza granitica a prova di defezioni. E’ accaduto in gran parte delle città costiere dove i dissenzienti alla linea del sindaco, sia assessori e consiglieri, quasi sempre hanno lasciato il gruppo e si sono dimessi. A Noli, per fortuna del primo cittadino, tutto va bene madama marchesa. C’è chi merita il titolo…. Honoris Causa. Siamo soltanto noi a sbagliare. Ci sia concesso almeno chiedere scusa a tutti, nessuno escluso. (l.c.)