Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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La voce di Mendatica che si ascolta a Ligo
Testimonianze nel ricordo di Maria du Megu


La messa di settimo di Maria Grasso, 94 anni, vedova del dr. Mariotti che ha esercitato anche a Cipressa, è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di Ligo, frazione di Villanova d’Albenga; celebrante il parroco don Giancarlo Aprosio  – delegato vescovile per le Confraternite della Diocesi –  che, oltre al capoluogo, celebra messa a Marta, la seconda frazione. Tre paesi: 11 chiese ed è proprio a Ligo che ‘Maria du Megu’ (vedi….) era solita trascorrere, quando stava bene, i mesi invernali. E’ qui che abitano la sorella Laura, i nipoti, pronipoti ed il dr. Rodolfo Sapello medico di famiglia dell’Asl 2. Una messa domenicale senza folla anche se la chiesa resta l’unico punto di riferimento della comunità e la mendaighina, ex pastorella, Laura Sapello, né è orgogliosa custode, tiene la chiave, apre e chiude il portale, provvede alle pulizie aiutata da altre volontarie.E’ in questo paese, non molto conosciuto alla stragrande maggioranza dei savonesi e degli imperiesi, adagiato sulla collina, tra gli ulivi, dove il silenzio è interrotto solo dallo scoccare dell’orologio del campanile, dal rumore di un’auto o di una moto, che vive e fa storia un capitolo di Mendatica, sentinella sulle Alpi Marittime e in Valle Arroscia. Quella Mendatica che ancora nella prima metà del secolo scorso era la ‘capitale’ della pastorizia sulle montagne liguri. Quasi ogni famiglia possedeva un gregge (pecore e capre), una piccola mandria (mucche).

Don Giacarlo Aprosio, è stato parroco di Mendatica, ed ha celebrato la messa domenicale anche in suffragio di Maria du Megu, ritratto dopo la funzione religiosa con Laura Grasso sorella della defunta

Non è un caso se con la transumanza di settembre si vuole mantenere viva la fiammella dei pastori e delle pastorelle. Ebbene anche a Ligo, Mendatica ha la  testimonianza di quella transumanza che le nuove generazioni ignorano o forse ascoltano dai racconti dei nonni. E proprio Laura Grasso, sorella minore di Maria, con il marito Mario Sapello raggiungevano Ligo con 80 pecore. Erano gli anni dell’ultima Grande  Guerra (Mendatica con 11 Caduti e dispersi,  26 nella Guerra del 1915-18)).  Mario e Laura erano per antonomasia i pastori di Ligo. Lei, lucida ed arzilla,  ricorda i giorni dei bombardamenti, le tracce delle bombe sui campi coltivati. Gli anni in cui essere proprietari di mucche o pecore significava non soffrire la fame, anche se non mancavano i sacrifici, la vita di stenti sollevano dire gli antichi.

La famiglia Grasso – cognome assai diffuso a Mendatica e suddiviso tra i Livetti, Urini, Bocci, Picchi e Nuvelli, qualche ramo familiare si è estinto – era composta da tre fratelli e tre sorelle. Una curiosità, un nipote, Pietro Zoboli, che abitava ad Oneglia, si è trasferito per lavoro in Etiopia (ex colonia italiana) dove insegna italiano; ogni anno torna al paese.

Per Laura Grasso, donna di fede e di quella rettitudine di cui un tempo si poteva andare fieri

Laura Grasso, con il marito, per anni è stata la giovane pastorella che transumava da Mendatica a Ligo dove oggi vive con il figlio, figlia e nipoti, è lei ad aprire e chiudere il portone della chiesa parrocchiale

ed oggi dovrebbe essere presa a buon esempio di vita, sono tanti i ricordi, i rimpianti, le nostalgie, a partire da quel mestiere di pastore ora indicato alla stregua di un ‘vessillo’, pur sempre duro e di sacrifici. “Tutti ci ammiravano, ci lodano, ci fotografano, raccontano le nostre giornate – dice Aldo Lo Manto, 1300 capi, inverno a Bastia d’Albenga, estate sulle Alpi Marittime – , ma pochi ci seguono e soprattutto tante difficoltà “.

Mamma e nonna Laura che ha la fortuna di aver vicino il figlio medico, le figlie, le nuore, i nipotini. Un pensiero tra i tanti quando a Mendatica ‘Piera di Grazietta’ faceva nascere i bambini.  E quando il dr. Mariotti, a Cipressa ha esercitato una vita, come gli anni a Mendatica dove è stato sindaco, aveva fatto nascere una prematura, con un culla termica ‘fai da te’, con la baule dell’acqua calda. Oggi quella ragazzina ‘miracolata’, Maria Pietricaccio, dalle capacità del medico condotto  fa l’assistente sociale all’Asl.

Le figlie di Laura, le nipoti di Maria, ricordano gli anni in cui non solo c’erano a Mendatica le scuole elementari (oggi sono comprensoriali a Pornassio), l’asilo delle suore, ma un secondo asilo estivo era in funzione in frazione Salse che per raggiungerla occorre superare San Bernardo di Mendatica, Monesi, entrare a Briga Alta enclave brigasca in provincia di Cuneo, quindi superare Valcona. Borgate che con la frana sulla provinciale 100 sono di fatto in parte isolate, ‘abbandonate’, raggiungibili solo attraverso Viozene ed Upega. Salse e

Laura Grasso lascia la chiesa seguita dal ‘sacrestano’ volontario e unico ‘chierichetto’ durante la celebrazione della messa domenicale

Valcona Soprana e Sottana dove sono ormai tutte seconde case, con qualche proprietà di mendaighini che resiste, in particolare per la coltivazione della patate e del grano, tra essi la famiglia del sindaco Piero Pelassa.

Erano gli anni di don Giuseppe Tassara, l’eroico e  benemerito loanese parroco di Mendatica, in particolare dei pastori per aver fondato un’Associazione molto attiva e utile. “Don Tassara ci portava un barattolo di strutto e la farina, eravamo a metà degli anni cinquanta, si transumava da Ligo; all’asilo eravamo almeno una decina e quasi tutti siamo ancora in vita – racconta Rosa Maria“.

I FAMIGLIARI DELLE SORELLE MARIA E LAURA GRASSO E DI PAPA’ MARIO SAPELLO, PASTORI A LIGO DOPO L’ULTIMA GRANDE GUERRA

 

 


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