Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Caterina ora trasmette film dal cielo
Borghetto: l’eroina di cui non si parlava
E la città entra nel Santuario Pelagos


Caterina Bruna, Renata per tutti, a suo modo è stato un’eroina dimenticata, mai sugli altari della cronaca rosa o bianca, mai sotto i riflettori. Eppure non era una parvenu. Una cittadina silenziosa, schiva, ma ricca di un ideale: dare alla sua Borghetto esempio di impegno e di salvaguardia del ‘tesoro ambiente’ e di ciò che rappresenta. Per 66 anni ha gestito quello che era rimasto una delle ultime sale cinematografiche all’aperto in Riviera. Aveva rinunciato alle allettanti proposte dei ‘cementieri dal cuore d’oro’. Ha preservato il suo gioiello, Cinema Vittoria. Continuerà a ‘trasmettere’ dal cielo il film della saggezza e dell’amore messo in pratica per una città che possa guardare al futuro con donne e uomini che si prodigano per il bene comune, da tramandare. Di malvagi e cialtroni se ne sono visti troppi. Almeno lei ci protegga. Leggi anche: Il Comune di Borghetto Santo Spirito ha condiviso, insieme ai Comuni di Portovenere, Lerici, Deiva Marina, Albissola Marina e Bonassola, la Carta di Partnership del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo.

IL SALUTO DEL SINDACO CANEPA

“È mancata all’effetto dei sui cari la Sig.ra Caterina Bruna (Renata) storica proprietaria del cinema Vittoria che ha gestito per ben 66 anni! Intere generazioni di Borghettini e turisti hanno trascorso le loro serate estive nell’arena all’aperto, autentico gioiello cittadino.
La Signora Renata si congeda con la discrezione che le era propria, lasciando in tutti noi un grande vuoto ma anche un indelebile ricordo.
A nome mio personale, per conto di tutta l’Amministrazione Comunale che ho l’onore di rappresentare e a nome di tutta la cittadinanza porgo le mie più sentite condoglianze alla Famiglia Musso.
Il Sindaco Giancarlo Canepa

Il mitico Cinema Vittoria, un pezzo di storia borghettina

Caterina Bruna

66 anni ininterrotti di gestione uno dei pochi cinema estivi all’aperto ancora presenti in Riviera

Nato nel 1954, il cinema Vittoria diventa da quel momento in poi una struttura in grado di soddisfare le esigenze del nascente turismo. Le prime proiezioni cinematografiche dello storico Vittoria hanno preceduto, a Borghetto, addirittura le trasmissioni della TV che è arrivata nelle case dei Borghettini dopo alcuni mesi dall’avvio dell’attività da parte della famiglia Musso.

Negli anni ’60, caratterizzati dal “Boom Economico”, il Paese cresce sempre di più e anche la struttura cambia, passando attraverso varie trasformazioni, fino ad acquistare l’aspetto attuale. Caratteristica di sempre è la suggestiva ambientazione naturale, all’interno di un parco con piante anche esotiche che il signor Umberto e la signora Renata, storici gestori, hanno continuato a coltivare con amore.

Il cinema Vittoria grazie alla favorevole posizione a ridosso della collina e alla costruzione di una pensilina (450 posti al coperto) garantisce il riparo dalle intemperie e dal vento, con comode sedie e spazio tra le file. Dalle pellicole a passo ridotto dei primi anni, si è passati al passo normale con banda sonora digitale con le più moderne tecnologie.

Ma il locale è qualcosa di più……chissà quanti giovanotti e signorine di ieri sorseggiando una gazzosa e ascoltando le canzoni di Gianni Morandi, Rita Pavone, Albano, protagonisti di tanti films musicali si sono scambiati i loro primi baci, e quanti nuovi cittadini “foresti” ha acquistato Borghetto in questo modo……i primi passi dei piccoli spettatori sulla ghiaia tra le sedie e i loro occhietti spalancati davanti alle immagini di Paperino, Topolino così grandi…le risate con i comici Franco e Ciccio con un lecca-lecca rosso fragola……le rincorse per afferrare una lucciola…..le palline confettate di cin-cin che con grande soddisfazione si appiccicano alle sedie…quanti ricordi….

Di fronte alla massiccia cementificazione degli ultimi anni, il Vittoria, oltre ad essere l’ultimo angolo verde nel centro storico, rappresenta la comunità perché è stato muto testimone degli usi e costumi del passato ed ha visto passare intere generazioni: dai ragazzi degli anni ’50 che si arrampicavano sul muro del vecchio asilo per guardare i films a “scrocco”; agli anni ’60 quando il locale faceva sempre sold-out e Gina, Albertone, Sofia e Marcella erano come nostri parenti; alle turiste che negli anni ’70 venivano ad assistere alle proiezioni con scialli e abiti da sera; alla romantica gioventù degli anni ’80 che sognava di vivere storie tipo “Il Tempo delle Mele” o “Laguna Blu”; alle emozioni dei fortunati spettatori di films mito degli anni ’90 come “La Mia Africa”, “Titanic”, “La Vita è Bella” che al termine delle proiezioni si alzavano e applaudivano per qualche minuto. Per questo ed altro il cinema della nostra città va salvaguardato gelosamente e si auspica che in futuro possa diventare sede di manifestazioni artistiche, culturali e folcloristiche ed essere un importante punto di riferimento per l’intera cittadinanza.

LA FIRMA DEL PARTENARIATO PER IL SANTUARIO PELAGOS

Comunicato stampa- Si è appena conclusa nella Sala del Consiglio del Comune di Lerici (La Spezia), la cerimonia per la firma ufficiale della Carta di partenariato che si è svolta oggi venerdì 2 febbraio a partire dalle ore 10:30. Il Comune dell’estremo levante ligure ha ospitato la cerimonia durante la quale ha avuto luogo la consegna ufficiale della bandiera simbolo del Santuario ai nuovi comuni aderenti.

Il Comune di Borghetto Santo Spirito ha condiviso, insieme ai Comuni di Portovenere, Lerici, Deiva Marina, Albissola Marina e Bonassola, la Carta di Partnership del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo.

L’amministrazione Comunale era rappresentata ai massimi livelli, con la partecipazione diretta del Sindaco Giancarlo CANEPA, del Vice Sindaco dr. Luca ANGELUCCI – titolare della delega all’ambiente oltre che dal personale dell’ufficio di Staff del Sindaco.

L’ Ente pubblico Borghettino ha condiviso i propositi di cui si fa portavoce il Santuario dei Cetacei “Pelagos”, istituito da un accordo sottoscritto a Roma il 25 novembre 1999 tra Francia, Italia e Principato di Monaco. Individuato in un’area di circa 96.000 chilometri quadrati, compresi tra la Penisola di Giens, in Francia, la costa settentrionale della Sardegna e la costa continentale italiana, fino al confine tosco-laziale, il Santuario si pone l’obiettivo di tutelare i mammiferi marini di ogni specie e i loro habitat, proteggendoli dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane.

Sono oltre il 70% i comuni costieri ricadenti nell’area del Santuario che hanno aderito alla rilevante iniziativa, ai quali si aggiungono oggi i cinque comuni liguri. Questi si impegnano a diffondere nuove conoscenze, coscienze e sensibilità al tema del mare e dei cetacei in esso presenti; ad adottare, nell’ambito delle decisioni gestionali, le soluzioni a minor impatto sugli animali; favorire azioni pedagogiche e/o di informazione sul proprio territorio e diffondere informazioni relative al Santuario Pelagos; contribuire alla massima riduzione di attività che abbiano impatto sui mammiferi marini; trasmettere informazioni su eventuali spiaggiamenti di mammiferi marini o di altre specie marine che potrebbero avere luogo lungo il litorale; diffondere le “buone pratiche” relative alla fruizione del mare, con particolare riguardo ai settori della pesca, del diporto nautico.

Sono intervenuti  alla cerimonia, organizzata dal Comune di Lerici con la collaborazione della Lega Navale sezione Lerici, il Ministero dell’Ambiente, rappresentato dall’Ammiraglio Aurelio Caligiore, e i sei sindaci dei comuni coinvolti.

Michele MANERA – ufficio di Staff del Sindaco

QUELL’EDIFICIO REGNO DEI COLOMBI DI PROPRIETA’ COMUNALE

Riceviamo: L’edificio di proprietà comunale, di fronte al cinema Vittoria,  è ritrovo dei colombi con gravi disagi per tutto il vicinato.  Bisognerebbe mettere un pezzo di tavole alle finestre.  Sul tetto ci sono infiltrazioni diffuse e il rischio che tutto finisca a pezzi. Spero che qualcuno intervenga prima che sia troppo tardi. Distinti saluti, Cosimo Spezzano.

 

 

 


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