Firma del rinnovo del contratto per 15 anni? Un atto che peserà sul futuro della regione
Comitato Pendolari Valle Stura ed Orba, Pendolari Savona-Genova, Pendolari del Levante, Comitato Ricorrenti CinqueTerre e WWF-Italia-Liguria sono particolarmente preoccupati della decisione di firmare il rinnovo del contratto di servizio per 15 anni.
ULTIMO COMUNICATO STAMPA DEL WWF
Firma del rinnovo del contratto per 15 anni? Un atto che peserà sul futuro della regione
Comitato Pendolari Valle Stura ed Orba, Pendolari Savona-Genova, Pendolari del Levante, Comitato Ricorrenti CinqueTerre e WWF-Italia-Liguria sono particolarmente preoccupati della decisione di firmare il rinnovo del cds per 15 anni.
Si riservano ovviamente di valutare con attenzione i contenuti del contratto, anche se si chiedono il valore di un controllo a posteriori. Anche fossero rilevate gravi lacune o mancanze, quali spazi di modifica potrebbero esserci in un contratto già firmato?
E’ da attendersi – come chiesto più volte – un congruo tempo di verifica dei suoi contenuti da parte degli utenti, anche nel rispetto dello spirito di quanto votato dai consiglieri regionali prima della firma. Deludente ma anche poco saggio da parte della Regione non aver seguito questo percorso.
E’ conscio chi ritiene positivo firmare un atto di tale durata, che travalicherà 3 legislature, della responsabilità politica che si assume?
C’era da augurarsi che l’esperienza negativa del cds 2009-2014 e quella “fotocopia” del cds 2015-2017 insegnassero molta più prudenza per il futuro, invece l’impressione, ancora una volta, è quella del ripetersi di dinamiche del passato, dalla retorica dei treni nuovi a quella dei treni alta velocità per Milano o Roma o Venezia che nulla c’entrano con gli obiettivi e finalità di un contratto di servizio per il trasporto regionale.
Le conseguenze negative delle scelte del passato si sono riverberate fino ad oggi. Per quanto si riverberanno le scelte negative del presente?
Venerdì 12 gennaio 2018
WWF ITALIA Il Delegato Liguria Marco Piombo
PENULTIMO COMUNICATO STAMPA
E’ senz’altro da encomiare l’impegno dei Consiglieri di maggioranza ed opposizione nell’aver votato all’unanimità un documento di raccomandazioni per il nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario regionale. In particolare va sottolineato che i Consiglieri, pur di schieramenti politici diversi e di opposizione e maggioranza, hanno contribuito a questo risultato dal valore politico importante.
Forse per la prima volta in molti anni, si sta iniziando ad assistere da parte dei consiglieri regionali ad un interessamento significativo verso una problematica così importante com’è quella del servizio ferroviario di competenza della Regione? Comitato Pendolari Valle Stura ed Orba, Pendolari Savona-Genova, Pendolari del Levante, Comitato Ricorrenti CinqueTerre e WWF-Italia-Liguria se lo augurano con tutto il cuore.
Ma occorre che l’Assessore Berrino si faccia forte di questo sostegno, che viene da consiglieri di tutti gli schieramenti politici, e porsi nei confronti dell’impresa ferroviaria in modo molto più forte di quanto è stato fatto in passato. E’ la Regione in rappresentanza dei suoi cittadini che è il committente, ed è l’impresa ferroviaria che deve sottostare alle regole stabilite dal committente, non il contrario. E se il territorio ha bisogno del servizio, è vero che Trenitalia ha bisogno del contratto, e cosa oramai accertata, è dal servizio regionale che vengono la maggior parte dei profitti per Trenitalia.
E si invita l’Assessore non solo a fare proprie le raccomandazioni venute dalla Commissione, ma anzi a fare di meglio: diversi sono infatti i punti del documento che meritano di essere accentuati, e diventare punti qualificanti di un nuovo contratto. Certamente vi sarà il sostegno degli utenti in questo.
Non sono dei treni giocattolo in Piazza De Ferrari che possono “incantare” gli utenti, che passano invece ore della propria vita sui treni reali. Occorre che nella contrattazione economica la Regione faccia valere il su peso di “cliente” al fine di recuperare le risorse che servono per integrare il servizio nelle tratte e nelle fasce orarie in cui vi sono carenze da tempo segnalate. Occorre che partendo dall’innovazione – grazie all’Autorità dei Trasporti – della verifica dei ritardi per sezione di tratta si verifichino comunque i tempi di percorrenza complessivi forniti dal gestore del servizio. Occorre che l’organizzazione dell’orario non sia un concetto astratto calato sul territorio e applicato a valle di compatibilità altre (come i merci e servizi “a mercato”) e rispetto all’integrazione tariffaria, si ricorda che in Svizzera e Germania esiste da decenni su scala regionale senza bigliettazione elettronica.
Ci si aspetta che anche le organizzazioni sindacali capiscano che un servizio adeguato per l’utenza ai fini di una mobilità sostenibile è un obiettivo anche per il lavoro e la qualità del lavoro e sostengano perciò le richieste che vengono da Comitati e Associazioni. E ci si aspetta anche che dalla massima carica regionale venga la comprensione che un trasporto regionale efficiente e soddisfacente non è un corollario rispetto a fantomatiche frecce rosse per chissà dove (e il cds una formalità) ma è fondamentale per il futuro della Liguria e un obiettivo prioritario che dovrebbe avere l’Ente Regione.
Ma per far sì che quanto approvato dalla Commissione diventi concreta realtà, anzi sia la base per risultati ancora più positivi, occorre un congruo tempo per un confronto approfondito con l’utenza. Ai fini di questo è necessario quindi non procedere a firme affrettate. La fretta è sempre cattiva consigliera, e il prezzo di questa fretta potrebbe essere 15 anni di servizio futuro ancora una volta insoddisfacente.
WWF ITALIA, Il Delegato Liguria, Marco Piombo