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Sanità savonese vista da un esperto e storico: ‘Pochi a pensare, molti incompetenti a urlare’


Giampiero Storti esperto e storico: ha vissuto 40 anni nella sanità, più nazionale che savonese; docente all’Università di Genova di Storia della medicina. Biologo specializzato in Patologia Generale alla cattedra di Medicina dell’Università di Torino. Oggi in pensione più che meritata si direbbe per aver pagato 44 anni di contributi, lavorato oltre 40 anni pieni fino a 65 anni. Vedi l’Open day in cardiologia al San Paolo, il 20 gennaio giornata di prevenzione cardiovascolare.

Il dr. Giampiero Storti, biologo, docente all’Università di Genova di Storia della medicina, dal 1981 al 2000 direttore di una rivista tecnica sanitaria

Poteva rimanere ancora due anni in attività, secondo le leggi dello stato nella posizione di direttore della comunicazione dell’ASL2 dove, ricorda agli amici: “Mi sono divertito molto.

Speravo nel 2010 di voltare pagina. Ma dopo sei anni sono stato richiamato dai colleghi in cerca di aiuto e non mi sono potuto da cittadino tirare indietro”. Con quale spirito chiediamo:
Ho cercato di non alimentare polemiche, rimanere nell’interesse della popolazione savonese e della Val Bormida su proposte tecniche percorribili quale è stato il mio mestiere e la mia etica; ho grande rispetto e stima dei colleghi di tutti gli ospedali della provincia che ho avuto l’onore di promuovere nei media durante la decennale direzione della struttura comunicazione dell’ASL2. Sono tempi molto complessi con pochi che pensano e troppi che urlano con grande incompetenza sapendo che il mondo è cambiato e non c’è più spazio per i furbi anche se per la nemesi non ha mai fine.” Conclude Storti che ha pubblicato una rivista tecnica sanitaria di cui ero direttore dal 1981 al 2000, conoscendo la  fatica che si fa e molte volte in solitudine, spinti soprattutto dalla passione.

COMUNICATO STAMPA – Il Comitato “Amici dell’Ospedale San Paolo” con la fine del 2017 ha chiuso il suo primo anno di attività ereditando i lavori dalle Associazioni “Amici della cardiologia”, del CRESCI e dell’ UNMS, che nell’aprile 2016 si erano accollate l’onere di studiare il problema dell’applicazione della Legge Balduzzi sul San Paolo con grave rischio di depotenziamento, visto che l’operazione messa in atto dal Governo Monti era legata al taglio dei finanziamenti al servizio ospedaliero in toto e alla sua riorganizzazione in base a standard internazionali.

In questo contesto il San Paolo, diventando Ospedale di base, rischiava di perdere gran parte dei suoi Reparti, compreso fra l’altro l’Emodinamica di formidabile qualità che ha salvato in questi anni la vita a numerosi cittadini.

Un comitato per il fare, non per il negare: un comitato per la popolazione e non contro qualcuno.

Infatti gli scopi statutari del comitato sono:

1.    promuovere nell’opinione pubblica, nelle istituzioni locali, nei rappresentanti della società civile, il senso di appartenenza dell’Ospedale San Paolo di Savona alla popolazione del Savonese, sensibilizzandoli sulla sua rilevanza strategica nella realtà sanitaria savonese;

2.    organizzare iniziative finalizzate alla valorizzazione dell’Ospedale San Paolo, della sua secolare storia e del suo futuro;

3.    contribuire a valorizzare, difendere e migliorare i livelli assistenziali ed organizzativi dell’Ospedale San Paolo garantendo la salvaguardia dei precipui interessi di salute dei pazienti.

Il direttivo del comitato dopo aver studiato la situazione giuridica ha fatto delle proposte alla Regione e ai Sindaci.

Nel contempo ha raccolto oltre 14.000 firme a sostegno dell’Ospedale.

I Sindaci del distretto Savonese e di gran parte della Valbormida hanno trovato una straordinaria vocazione unitaria con ben 26 delibere nel luglio 2016 e 23 nel luglio 2017 proponendo iniziative concrete alla Regione per la salvaguardia della salute dei cittadini al fine di dotare il San Paolo delle necessarie risorse per far fronte in modo esaustivo alle emergenze dei due distretti, non ultime le vie di accesso al pronto soccorso pensando in particolare alla Valbormida.

In questo quadro complesso i Sindaci, con il consenso di tutti i gruppi consiliari, si sono fatti carico al di là dei partiti, dei consiglieri regionali, dei parlamentari, dei sindacati dei compiti che la Costituzione loro affida di rappresentanza e di tutela degli interessi del territorio.

Con il Sindaco di Savona, portabandiera degli interessi della salute della popolazione del comprensorio, senza urla e strepitio, i Sindaci hanno utilizzato le vie di rappresentanza istituzionale quali le delibere di giunta e consiglio, per avanzare con successo richieste unitarie. È auspicabile che questa unitarietà, quanto mai necessaria, possa riproporsi in altri settori cruciali del nostro comprensorio.

Con l’emanazione del Piano Sociosanitario 2017-2019 il San Paolo di Savona è stato così classificato:

Ambito territoriale Stabilimento Ruolo nella rete emergenza/urgenza Ruolo per l’attività di elezione
    ASL 2 Savona DEA I livello – ospedale di riferimento del territorio dell’ASL2

I sindaci hanno ottenuto con la loro azione unitaria i seguenti obiettivi:

  • OSPEDALE DI RIFERIMENTO DEL TERRITORIO DELL’ASL2
    mission straordinariamente nuova rispetto ai trent’anni trascorsi:
    Il San Paolo è e sarà il riferimento ospedaliero per tutta la Provincia!!
  • mantenimento del DEA1 con le strutture adeguate alla medicina moderna
  • scongiurato il depotenziamento del San Paolo in Ospedale di Base

E’ una formidabile base di partenza per i Sindaci per costruire unitariamente il futuro del San Paolo nel contesto di una politica sanitaria per le nostre popolazioni e per i nostri turisti.

In questo contesto hanno ancor più significato le richieste di oltre 14.000 cittadini riprese dalle delibere dei Sindaci per dotare il San Paolo di:

· un vero ed efficace Centro ictus

· una Radiologia interventistica per la cura delle emergenze con la strumentazione necessaria

· un servizio di Chirurgia Vascolare per le urgenze/emergenze

Viva i Sindaci del nostro territorio, e buon 2018. Il Presidente del Comitato “Amici del San Paolo”

Giampiero Storti


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