Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Savona: lo scivolone del sindaco Caprioglio sulle deiezioni canine in una città sporca


Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona,  laurea in legge, ex modella nelle sfilate milanesi, scrittrice su temi riguardanti  le tematiche giovanili: dai rapporti genitori-figli ai disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia), al cyberbullismo. Tre figli, felice madre di famiglia, ha, come si suole dire, i fondamentali per non essere solo un primo cittadino “decorativo”. E’ preparata, sensibile, tosta, ambiziosa per quel che serve, se non altro per aver affrontato e vinto la sfida elettorale da outsider (ma il Pd sfrangiato e pasticcione ci ha messo abbondantemente del suo per perdere la corsa). Leggi anche i comunicati  stampa del presidente del Consiglio regionale Bruzzone e (i quattro) del sindaco.

Ma, prima donna sulla poltrona che fu di Andrea Aglietto, sindaco della Liberazione, Giovanni Urbani, Angelo Carossino, Benedetto Martinengo, Carlo Zanelli, Umberto Scardaoni, da ricordare per aver lasciato un’impronta sul futuro della Città, dalla ricostruzione post bellica al Piano regolatore intercomunale, dal trasferimento della Servettaz Basevi (oggi giardini e piscina) da corso Colombo in via Stalingrado (cancellato lo stabilimento, come tanti altri, ora grande centro commerciale Le Officine), al Piano dell’Oltreletimbro, rischia di passare alla storia come il sindaco delle deiezioni canine.

Certo riduttivo, forse ingrato e ingiusto,  a seconda dei punti di vista, ma aver firmato l’ordinanza che chiude il centro cittadino ai proprietari di cani e impone sanzioni da 50 a 500 euro (non si sa bene se l’entità sarà commisurata alla peso della produzione del quattro zampe colto in flagrante) in caso di deiezioni nelle aree off limits, ovvero in quello che viene definito il salotto buono, è apparso poco sensato e inopportuno, nei tempi e nei modi, ad una larga parte dei suoi concittadini, commercianti compresi, come ha potuto accertare de visu un assessore a caccia di consensi in una sorta di giro pre-elettorale.

L’ordinanza Caprioglio ha insomma scatenato una corale sollevazione di protesta, senza distinzione di colore o schieramento, trasversale potremmo dire, anche per quanto riguarda le taglie canine, dai pechinesi ai bull dog, dai meticci ai simpatici chihuahua. Nemmeno per l’aumento delle rette degli asili e delle mense scolastiche, altro vulnus e caduta di consenso per gli inquilini di Palazzo Sisto IV, si era vista una mobilitazione così compatta e agguerrita.

La polemica sulle deiezioni canine è diventato il tema più dibattuto di fine anno, ha egemonizzato i titoli di testa di quotidiani e vari siti, oltre a scatenare commenti caustici e repliche nervose e scomposte nel tempestoso e talvolta mefitico mare magnum dei social media, oltre a scomodare un guru della comunicazione come Oliviero Toscani, fotografo pubblicitario caustico e provocatorio.

Un polverone che ha oscurato o comunque schermato (temporaneamente) il vero problema: la pulizia della città. Senza dimenticare tutto il resto: il buco di bilancio, ereditato dalla giunta Berruti (lui che è  affermato commercialista, revisore dei conti ) e diventato un mantra per l’attuale a guida Caprioglio, oltre a diventare un facile quanto stucchevole alibi per i conseguenti tagli al welfare, il deficit e l’ inefficienza dell’Ata, la gestione deficitaria del trasporto pubblico, l’impennata di tariffe per ogni tipo di servizio, dalle mense agli impianti sportivi.

E’ fin troppo facile scaricare le pur evidenti responsabilità sulla conclamata maleducazione di quanti, e non sono pochi, si guardano bene dal raccogliere le produzioni dei quattro zampe, e che andrebbero sì sanzionati senza remore e senza ricorre all’Arma dei carabinieri. Come non può essere una giustificazione, per chi non rispetta le regole di normale convivenza civile, la mancanza di aree canine attrezzate e decenti. Come resta altrettanto evidente la totale assenza di risposte adeguate alle ripetute richieste di riordino da parte degli animalisti di vario ordine e grado. Ma è solo un aspetto della mancanza di decoro della città.

Inutile emettere diktat e ordinanze-paravento. La città è sporca: sono sporchi i marciapiedi, le colonne di via Paleocapa, i giardini di piazza del Popolo, corso Colombo e dell’Oltreletimbro, dove anche gli umani sono tra i primi sporcaccioni in solitario e talvolta in compagnia, lordatori seriali socialmente indegni; sono stracolmi e spesso debordanti i cestini porta rifiuti e i cassonetti; sono lorde di cartacce, mozziconi, scontrini, chewingum, fazzolettini usati, le strade del centro e della periferia, dove l’ordinanza vorrebbe deportare tutti i cani con i loro proprietari.

Ma se anche bipedi di varia umanità sono spesso sorpresi ad utilizzare come gabinetti a cielo aperto le colonne dei portici, le siepi e le palme dei giardini pubblici, la macchia di oleandri dal Palazzo di giustizia, la fontanella di Piazza del Popolo, il retro del vespasiano ormai murato nei giardini di corso Mazzini (come da qualche anno è accaduto anche a quello di Piazza del Popolo) , ci sarà pure un motivo. E che motivo. Fare la pipì, ad un savonese come al crocerista a passeggio per la città, costa almeno un euro: il prezzo di un caffè al primo bar utile, ultimo approdo per evitare problemi più seri. Salvo soluzioni imbarazzanti.

Forse si poteva evitare di sconfinare nel ridicolo dei pronunciamenti e delle critiche esasperate, delle difese ad oltranza di lecchini in servizio permanente effettivo, dell’inutile muro contro muro. Sarebbe bastato un pizzico, mica tanto, di buon senso: aprire la porta della casa comunale, e non sbarrarla come è accaduto la mattina della “marcia dei quattro zampe”, avviare un confronto serio e chiarificatore, ascoltare e dialogare senza arroganza e ridicola prosopopea, alla ricerca di soluzioni condivise o almeno condivisibili, disinnescando critiche e fratture con e tra i cittadini. Uno scivolone (sulle deiezioni canine) che Ilaria Caprioglio, avvezza a ben altri tappeti, avrebbe potuto e dovuto evitare. E forse potrebbe ancora farlo. I problemi della Città sono ben altri e più importanti. Provaci ancora, Ilaria.

La redazione di Trucioli.it

 

FRANCESCO BRUZZONE (LEGA NORD E CACCIATORE):
“IN LIGURIA NON ABBIAMO BISOGNO DEI CONSIGLI  BRAMBILLA” 

“Da rappresentante di una categoria che tiene molto ai cani, ritengo che dal punto di vista politico e amministrativo, il Sindaco, la Giunta e la maggioranza di Savona siano liberi di agire come meglio credono in materia di tutela del decoro urbano e del territorio. Non mi risulta che il ‘Movimento Animalista’ fosse componente della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni amministrative del 2016 a Savona. Se lo fosse stato, nutro qualche dubbio sul fatto che avrebbero vinto”. Così Francesco Bruzzone, cacciatore e Presidente del Consiglio Regionale della Liguria, dichiara in merito alle affermazione dell’on. Brambilla relativamente all’ordinanza emessa dal Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio in materia di cani.

Francesco Bruzzone Presidente del Consiglio Regionale della Liguria
 
“Non è la prima volta che l’on. Brambilla si insinua – spesso a sproposito – su scelte legittime delle amministrazioni liguri. Lo ritengo politicamente inopportuno. Riterrei invece assai più opportuno che fosse fornita a molti la capacità di capire se sono veritiere o meno le notizie che appaiono da più parti e che vedono coinvolta l’on. Brambilla in un presunto commercio dall’estero di animali morti e surgelati. Forse è il caso che faccia chiarezza, in merito a questa mera curiosità che si pone l’obiettivo di chiarire il livello di coerenza dell’on. Brambilla“, prosegue. 
“L’on. Brambilla si occupi meno di Savona e della Liguria, che dei suoi consigli ne facciamo volentieri a meno”.
Francesco Bruzzone presidente del Consiglio Regionale
PS. ULTIMA ORA – I quotidiani liguri hanno diffuso la notizia che Francesco Bruzzone figura tra i candidati al Senato nelle prossime elezioni politiche del 3 marzo 2018
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IL SINDACO CAPRIOGLIO HA SCRITTO 4 COMUNICATI STAMPA
1) Il primo comunicato stampa

SAVONA, BISOGNI DEGLI ANIMALI: ORDINANZA DEL SINDACO

Provvedimento “in materia igienico sanitaria e di tutela del decoro urbano” Il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ha emanato un’ordinanza “in materia igienico sanitaria e di tutela del decoro urbano relativa ai bisogni corporali degli animali in luogo pubblico o a uso pubblico”. “Da tempo riceviamo numerose segnalazioni e proteste di cittadini, commercianti e anche molti visitatori in merito a ripetuti esempi di inciviltà e incuria da parte di padroni di cani, che lasciano che i propri animali facciano i propri bisogni in zone pubbliche, provocando un danno al pubblico decoro”, spiega il Sindaco. “Si tratta di comportamenti che causano degrado e che non sono tollerabili. Vanno evitati e contrastati, se si desidera una Città decorosa, pulita e accogliente”. Il provvedimento ordina “a tutti i proprietari e ai detentori a qualsiasi titolo di cani, nonché alle persone anche solo temporaneamente incaricate della loro custodia e/o  conduzione” di rispettare alcune regole comportamentali: – non usufruire per l’espletamento dei bisogni corporali degli animali (deiezione e/o minzione) i marciapiedi e il porticato di via Paleocapa, i marciapiedi, il porticato e la parte pedonale centrale comprendente il Monumento ai Caduti di piazza Mameli, i marciapiedi nel tratto pedonalizzato di corso Italia, piazza Sisto, compresi tutti gli elementi edilizi/architettonici e di arredo urbano presenti nelle suddette aree (facciate degli edifici, colonne dei portici, pali e paline, aiuole, panchine, cestini raccogli rifiuti e quant’altro presente); – raccogliere in ogni caso immediatamente gli escrementi prodotti dagli stessi su tutte le aree pubbliche o di uso pubblico (strade, marciapiedi, spazi e accessi pubblici in genere, muri esterni degli edifici, piazze, aiuole e zone verdi, zone attrezzate per bambini e luoghi destinati alla ricreazione e allo svago, monumenti, ecc.), in modo da mantenere e preservare lo status di igiene e decoro dei luoghi, e a depositarli, con idonei involucri o sacchetti chiusi a provata tenuta all’acqua, negli appositi contenitori dei rifiuti solidi urbani “a cassonetto”; – essere sempre forniti di strumenti idonei a raccogliere eventuali deiezioni prodotte, quali sacchetti richiudibili a provata tenuta all’acqua ed eventuali altre attrezzature necessarie e di bottigliette d’acqua per lavare immediatamente le minzioni o lo sporco eventualmente lasciato dalle deiezioni. Chiunque non osservi le disposizioni dell’ordinanza è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa di carattere pecuniario da € 50,00 a € 500,00. Nei prossimi giorni, l’Assessore all’Ambiente e Lavori Pubblici Pietro Santi, con personale della Polizia Municipale, effettuerà sopralluoghi nel centro per informare i titolari di attività commerciali riguardo ai contenuti del provvedimento. Nelle festività natalizie sarà inoltre effettuato un intervento straordinario di lavaggio e pulizia, a cura di ATA Spa. “Come già affermato e ribadito, ripetiamo che l’ordinanza non è un divieto di transito per i cani e i loro padroni alle vie del centro. Anzi, chiunque voglia portare i propri amici a quattro zampe a passeggiare per le vie di Savona è sempre il benvenuto”, sottolinea il Sindaco Ilaria Caprioglio. “In caso di necessità impellente, i padroni possono far fare i bisogni ai cani giù dal marciapiede, per poi provvedere a raccoglierli e/o lavarli come prevede l’ordinanza. È una questione di convivenza civile e di rispetto per gli altri: credo sia nell’interesse di tutti avere strade non imbrattate da escrementi, ma pulite e decorose”, conclude il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.

IL 2° COMUNICATO

ORDINANZA CANI, IL RICAVATO DELLE MULTE INVESTITO PER CANILE E AREE CANINE
Il Sindaco: “Dopo i primi mesi, valuteremo se estendere il provvedimento a tutta la Città” I proventi delle multe conseguenti all’ordinanza in materia igienico sanitaria e di tutela del decoro urbano da destinare al Canile Municipale e per il miglioramento e lo sviluppo delle aree canine presenti sul territorio comunale. Ad affermarlo è il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio: “Il nostro provvedimento non è una misura contro gli animali, ma contro i cattivi comportamenti che causano danni al pubblico decoro. E a conferma della nostra grande attenzione per i cani, è nostra intenzione investire i proventi ricavati delle multe a chi non osserverà le disposizioni dell’ordinanza al Canile Municipale e alle aree canine”. “L’ordinanza in materia igienico sanitaria e di tutela del decoro urbano è legata a una situazione di particolare criticità e urgenza per il centro cittadino, anche in previsione del maggiore afflusso di utenti in occasione delle festività natalizie. Dopo alcuni mesi in cui verrà applicato il provvedimento, sarà possibile fare valutazioni per perfezionarlo e inserirlo in un più ampio contesto di contrasto al degrado, anche prendendo in considerazione la possibilità di estendere le disposizioni a tutti i marciapiedi del territorio comunale”, prosegue il Sindaco. “Desideriamo che Savona sia sempre di più un comune a misura di amici a quattro zampe, ma prima di tutto una Città pulita, accogliente e decorosa per i cittadini e per i turisti. Per raggiungere questo obiettivo, occorre l’impegno da parte di tutti, Amministrazione, associazioni, commercianti e padroni di animali, all’insegna della civiltà e del rispetto reciproco”,
conclude il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio.

IL 3° COMUNICATO

ORDINANZA CANI, IL SINDACO RILANCIA

IL “VADEMECUM” DELLA CASSAZIONE PER PROPRIETARI DI CANI

“Il proprietario deve mettere in atto una attenta vigilanza sui comportamenti dell’animale. Deve limitarne libertà di movimento in modo che non sia totale, se del caso tenendolo con un guinzaglio. Deve
intervenire con atteggiamenti tali da farlo desistere – quantomeno nell’immediatezza – dall’azione e, nell’impossibilità di vietare al cane di fare pipì è bene portarsi dietro una bottiglietta d’acqua per ripulire.
A dichiararlo non è l’Amministrazione Comunale di Savona, ma la Corte Suprema di Cassazione”. Così afferma il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, menzionando la sentenza n. 7082 del 2015, la quale aveva stilato un “vademecum” per proprietari di cani, a seguito di un episodio avvenuto nel centro di Firenze, al fine di “ridurre il più possibile il rischio che questi possano lordare i beni di proprietà di terzi quali i muri di affaccio degli stabili”. “Diversamente”, si legge nel testo del documento, “si può imputare al proprietario «sciatteria o imperizia nella conduzione dell’animale», tutte situazioni riconducibili «a colpa ma non certo al dolo»”. “I contenuti della nostra ordinanza – che, come ribadito più volte, non è
contro gli animali, ma serve a contrastare e prevenire comportamenti che causano degrado – ricalcano il senso del vademecum della Cassazione”, spiega ancora il Sindaco. “Spiace apprendere che qualcuno abbia frainteso o voluto fraintendere la natura del provvedimento. L’obiettivo, che dovrebbe essere condiviso da chiunque, è avere una Città più pulita e più decorosa, accogliente per i cittadini e per i turisti. Per ottenere questo traguardo, serve la collaborazione da parte di tutti, così che ognuno
faccia la propria parte, con spirito costruttivo e per il bene del territorio”, aggiunge. “Raramente apprezzo i ‘boicottaggi’, ancor meno quando riguardano i commercianti della nostra Città, che lavorano onestamente e che fanno fronte alle tante difficoltà della crisi economica. Nessuno è contro i cani, così come a nessuno piace passeggiare sotto i portici o su marciapiedi imbrattati di deiezioni e minzioni canine: è una questione di comportamenti responsabili e di civiltà”, conclude il Sindaco di Savona
Ilaria Caprioglio.

IL 4° COMUNICATO

Il Sindaco: “L’obiettivo non è punitivo, ma è per una Città più pulita” “Spiace dover riscontrare che ancora oggi, a dispetto delle ripetute precisazioni, alcuni provino a dare una lettura strumentale dell’ordinanza o facciano fatica a comprendere le motivazioni e le intenzioni del nostro provvedimento. L’obiettivo è avere una Città più pulita e decorosa, evitando e contrastando comportamenti – di qualsiasi tipo – che arrechino danno all’arredo urbano o provochino degrado. È questa la nostra priorità, che siamo certi sia condivisa da moltissimi savonesi. Nessuno vuole fare crociate contro gli animali, che anzi sono sempre stati e sempre saranno i benvenuti a Savona. Ed è chiaro che – lo ribadiamo, anche in riferimento a quanto affermato da ENPA – i contenuti dell’ordinanza rispecchino il citato vademecum della Cassazione per i proprietari di animali, ma con un dato positivo in più: a differenza dell’episodio trattato dal caso specifico – che faceva riferimento a una querela tra privati – a Savona non c’è alcuna volontà di querelare o accusare di reati i padroni di cani e l’ordinanza prevede esclusivamente sanzioni  amministrative. Questo va evidenziato, per non perdere di vista il traguardo principale, che non è
quello punitivo, ma quello di avere una Savona più pulita”. Così dichiara il Sindaco di Savona Ilaria Caprioglio. “A nessuno piace camminare su marciapiedi imbrattati di escrementi e con l’arredo urbano corroso da urina. Abbiamo colto una legittima lamentela da parte dei cittadini – che condividiamo – e siamo intervenuti con decisione per porre rimedio a una situazione che rasentava l’emergenza. Ora,
l’ordinanza è in vigore e sarà fatta rispettare dalla Polizia Municipale. Invitiamo alla massima collaborazione e a favorire comportamenti consoni, all’insegna della buona educazione. Come già affermato in sede di conferenza stampa, in una Città dove si rispettano le regole della civile convivenza non sarebbe necessario questo genere di provvedimento: quando si raggiungerà l’obiettivo di eliminare il problema e superare l’attuale situazione, saremo pronti a fare le valutazioni del caso, eventualmente
aggiornando, estendendo o rivedendo i contenuti del documento”, conclude il Sindaco.

E QUANDO IL SINDACO HA DETTO A IMPERIA TV: CI HANNO LASCIATO UN’EREDITA’ DI 14 MILIONI DI DEBITI (vedi l’intervista alla Caprioglio del giornalista Daniele La Corte……)

 

 

 


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