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Liguria e Basso Piemonte

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Laigueglia, l’addio a Mario fotografo ed editore pioniere con ‘Baia del Sole Tv’


Personaggi che se ne vanno e molti li rimpiangono. Mario Fasano volto amico e popolare tra i residenti e le migliaia di turisti che negli anni hanno soggiornato a Laigueglia: italiani e stranieri, adulti e ragazzini. Un fotografo ai tempi gloriosi delle vere macchine fotografiche non robotizzate. Memoria storica di una cittadina che gli ha regalato tanti ricordi di vita coniugale, il calore e la gioa della famiglia. Un mestiere che per lui era passione e arte. Affabile, buono, gioviale e sereno. Il suo cuore si è fermato dopo un’emorragia che l’ha colpito il giorno di Natale. Il malore l’aveva sorpreso nell’abitazione di Andora dove si era trasferito dalla figlia Sabrina per le festività.

Mario Fasano classe 1937 lascia gli adorati figli Sabrina e Alessandro

Mario, laiguegliese dal 1959. Origini a Gallipoli, si era trasferito a Torino con i genitori, poi la Riviera, il mare. Avrebbe compiuto 81 anni il  25 gennaio. I Fasano seconda generazione sono una famiglia numerosa e unita: tre fratelli e quattro sorelle, una vive negli Stati Uniti.Un’altra è salita alla ribalta della cronaca per un amore da terza età sbocciato il giorno di San Valentino.

Mario si è spento nel reparto di neurologia del Santa Corona, dopo una notte ed un giorno in rianimazione. Era vigile e pareva che il peggio fossesuperato. Invece no. Ha chiuso per sempre gli occhi all’aba di mercoledì.

Mario era vedovo da una quindicina di anni. Anche la sua compagna di vita, Mara, mamma di due figli ammirevoli, era molto conosciuta nel borgo marinaro. Piangono Sabrina, commessa in un negozio di ottica a Imperia e di Alessandro, rappresentante di commercio a Torino.

Con gli anni ’80 Mario era diventato un piccolo editore televisivo di provincia. Con due amici inseparabili,  Fedele e Angelo Zondonà, aveva dato vita a “Baia del Sole Tv”. La prima televisione locale con programmi di informazione e spettacoli, intrattenimento. Pionieri dell’emittenza televisiva in Liguria. Seguitissimo il telegiornale serale e la rassegna stampa. I filmati che annunciava Mario e che seguiva ogni evento del borgo marinaro. Esperienza andata avanti fino al  2000.

Il negozio di via Dante era meta di turisti e amici. «Scattava foto che sembravano quadri – ricorda il fratello Silvio che gli è stato vicino dal momento del ricovero – . Alcune foto di mio fratello sono state trasformate in cartoline che, ancora prima di selfie da postare sui social, venivano spedite in ogni angolo del mondo: dall’Australia all’America, al Giappone. Era davvero un artista, io stesso ho imparato e lo ammiravo».

Dice il giornalista albenganese Willy  Olivero: “Forse pochi oggi lo ricorderanno, ma fu Mario, insieme al compianto Angelo Zandonà, a realizzare una delle prime televisioni locali dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ritenne illegittimo il monopolio della Rai. A metà degli anni ‘80, la tv Baia del Sole aveva gli studi in Piazza Cavour, proprio sopra il negozio di Mario; ben presto divenne una piccola scuola per coloro che volevano avvicinarsi al giornalismo, tra i quali c’ero anch’io che per un paio d’anni condussi, con Giampaolo Giudice,  ‘Percorso netto’, settimanale sportivo con molti ospiti in studio”.

Mario fotografo all’antica, anche negli anni nei quali la tecnologia imponeva nuovi modelli alla professione: <Facile fare il fotografo quando ha una macchina che ti fa tutto, più difficile quando hai uno strumento dove sei costretto a creare una bella immagine> diceva quando lo si incontrava a Laigueglia.

Mario, confida ancora il fratello Silvio, ha iniziato a morire, una triste discesa, da quando aveva perso l’adorata moglie.

Ricorda il sindaco Franco Maglione: «Mario era un commerciante vecchio stampo, amico dei laiguegliesi. Personaggio amato e stimato. Prima di lui la nostra città aveva perso un altro personaggio storico, il fotografo Ciccio Siro».

I volontari della redazione di trucioli.it si uniscono al dolore dei figli, dei parenti e sono vicini all’amico Silvio Fasano fotoreporter da quando indossava, ragazzino, i pantaloncini corti, oltre ad essere l’ultimo testimone -cronista degli anni della Belle Epoque del turismo rivierasco.


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