Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale: un sindaco nuovo di zecca (e di destra). A sinistra un matto (?) al giorno
Ultima ora: dopo 40 anni in pensione, ma che tristezza gli auguri natalizi separati


La buona notizia arriva dai ‘piani nobili’ della Regione Liguria occupati dal presidente – giornalista Toti. Ceriale  ‘merita’ un sindaco nuovo di zecca, sull’esempio del successo riscosso a Borghetto S. Spirito dall’artigiano Giancarlo Canepa. Nessuna punizione per chi, come Marinella Fasano, ha aspirazioni umane comprensibili. Occorre puntare al rinnovamento,  ‘volti nuovi’ almeno nella figura dell’aspirante primo cittadino. E nel recente incontro ‘collegiale’ a Imperia  filtrano indiscrezioni incoraggianti sui primi sondaggi. Un aiuto al centro destra ‘modello Toti’ si sta inoltre profilando all’orizzonte. C’è chi annuncia (Luigi Romano candidato sindaco ?) di essere stato ‘chiamato’ da associazioni ed operatori turistici per curare il ‘malato grave’. E c’è chi come Luigi Giordano, dopo aver diligentemente svolto il suo compito all’opposizione e tra la gente, si ritrova ad osservare la disintegrazione. Per quel motto: meglio divisi che male accompagnati ? ULTIMA ORA – In Comune i dipendenti hanno festeggiato gli auguri natalizi separati, in base alla ‘casta’. Che tristezza e auguri meritati a Rossin e Vallarino che vanno in pensione dopo 40 anni al servizio della comunità.

Cosa succede nella città del sindaco Ennio Fazio, il coltivatore diretto che tra i meriti non potrà annoverare la ripresa dell’agricoltura visto che con cadenza quasi settimanale si assiste ad un terreno in stato di abbandono. Se non ce l’ha fatta lui ad arginare l’abbandono della terra nella pianura più fertile delle Liguria, sarà difficile trovare il ‘salvatore’. E’ tutto un sistema che fa acqua. Il sindaco che sperava nella venuta in Regione di una giunta amica, di centro destra, per far partire l’area turistico – portuale di levante. E’ arrivata la bellissima, panoramica e frequentatissima passerella pedonale con Borghetto, finanziata con soldi pubblici, in attesa di essere ultimata come merita, illuminata in modo degno e razionale. Tutto bloccato, invece, per l’operazione della famiglia Murialdo che meriterebbe tutto il sostegno possibile, anche se bisognerà prendere atto che in quella zona non sorgeranno più alberghi e che bisognerà fare uno sforzo  per trovare un accordo sullo sfruttamento dell’arenile. Quella spiaggia e quella categoria di Bagni Marini che mai come in questo anno hanno visto l’impegno e l’appoggio dell’assessore imperiese Marco Scajola, al punto da meritare senza indugi la promozione nel futuro parlamento e che vedrà la destra ligure rappresentatissima.

Con un centro destra vincente anche alle comunali di Ceriale, c’è da chiedersi che ne sarà dell’opposizione. Forse è meglio parlare di ‘maledizione’ del diavolo. La cartina di tornasole che ‘divisi’ si perde arriva, con la prova del nove, dal non lontano feudo di Loano. Qui due elezioni fa, pur di dividere a sinistra, era stato  pure ‘incoraggiato’, da una volpe loanese, un esponente artigiano della sinistra massimalista. Diviso lo schieramento che ci contrapponeva al regno dei Vaccarezza a cui bisogna riconoscere intuito, alleanze vincenti, fiuto, uno zio capace di incrementare il monteprimi delle preferenze personali. Con un ottimo e capillare presidio allo stabile dei seggi in corso Europa. Esperienza messa in atto da altri personaggi ed attivisti  alle recenti comunali di Borghetto dove qualcuno si era illuso che la corazzata dei ‘camici bianchi’ (medici di famiglia e farmacista) potessero sfondare, raccogliere la ricompensa.

Qui le divisioni hanno avuto due maestri, entrambi con una longevità politico – amministrativa (Giancarlo Maritano e Pier Paolo Villa). Di estrazione socialdemocratica e rotariana il primo, leghista il secondo. Un medico affermato ed un tabaccaio popolare. Non si può però dimenticare l’ultima ‘favola’ vera delle comunali a Loano dove un ex due volte presidente di Provincia, Chicco Garassini, targato Pd ed ex Dc militanza, è riuscito, con l’aiuto di Piero Pesce, storico socialista (poi Pd pentito), una vita da amministratore pubblico in Provincia (a Loano, a Boissano). a ‘mandare a casa’ il più temibile candidato dell’area di centro sinistra. Il maresciallo maggiore in pensione cav. Stefano Ferrari, che era stato dinamico presidente della Fondazione Simone Stella – Leone Grossi e che ha sposato una nipote del compianto Alessandro Natta, imperiese, storico segretario del Pci. Bisogna pure aggiungere che erano entrati in azione, su più fronti, i guastatori, ovvero quelli che: “io non voglio tizio in lista, non voglio caio…”. Il giochino pare si ripeta a Ceriale. Avanti così !

L’INCONTRO ORGANIZZATO DAL CONSIGLIERE GIORDANO – Ecco con tutte queste piccole e semplici premesse a Ceriale va in

La sala del civico 75 gremita di cittadini, in prima l’ex sindaco geom. Giovanni Cerruti

scena lo stesso film. E a noi non resta che chiedere a Luigi Giordano, per un blog senza padrini e fuori dal coro, un commento della serata da lui organizzata al Civico 75 (Centro anziani).

“Non mi faccio illusioni – commenta Giordano – ,  vado avanti con chi collabora, sono convinto che nonostante tutto ci siano ancora tanti cerialesi ed elettori, quelli che magari non andavano più a votare, ai quali interessa non lasciare il paese nelle solite mani. Non credo che siano tutti entusiasti di come sia stata amministrata la città, i risultati raggiunti. Anche se è sbagliato essere solo e soltanto negativi.  Faccio appello non al credo politico, ma all’impegno per cambiare: più posti di lavoro,  più attenzione alle piccole cose. Non mi inginocchio, voglio continuare a dialogare con chi è animato da buona volontà e si preoccupa del futuro delle generazioni a venire: i figli, i nipoti, i giovani, ma anche il mondo degli anziani”.

Giordano prosegue: “La serata è andata oltre le mie aspettative. C’erano una cinquantina di persone, ciò che mi ha più entusiasmato è la presenza di cerialesi che non si erano mai fatti notare in altre circostanze, né impegnate politicamente.  Direi che non sbaglio a sostenere che si è trattato di una  gradita e promettente sorpresa. Sto lavorando ad un progetto che ha poco di politichese e spero molto o abbastanza di problematiche reali che interessano e coinvolgono il cittadino, al di là delle sue preferenze politiche. E poi non mi stanco di ripetere che il mio umile impegno è soprattutto un servizio verso la comunità. Ho parlato, spero senza annoiare,  dell’importanza di realizzare una Casa di riposo per anziani di Ceriale dove non è difficile immaginare che prima o poi andremmo in molti. Ed è importante, per una serena terza età, dopo una vita di famiglia, di lavoro, spesso di sacrifici, tra gioie e dolori, finire il nostro lungo cammino sentendosi a casa propria, nel proprio paese. Ho parlato  della necessità di riaprire il passaggio  di via Fontana, dei passaggi pedonali non illuminati o scarsamente illuminati. Ho parlato dell’importanza che la sicurezza dei cittadini sia messa in atto ogni giorno, 24 ore su 24, con tutti gli accorgimenti possibili, a cominciare dai furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali, con la pratica quotidiana di una maggiore legalità attraverso le forze dell’ordine, i vigili urbani che per un concatenarsi di eventi sono di fatto depotenziati e forse scoraggiati. Ho parlato dell’importanza  del rapporto e della collaborazione con il volontariato, con il mondo delle associazioni che meritano attenzione e maggiore coinvolgimento nella ‘socialità’. Più dialogo tra cittadini ed amministrazione comunale. Ho parlato per due ore, non sono certo un oratore professionista, nè uno smaliziato politicante capace  di fare il tribuno, di promettere il ‘paradiso terrestre’.

Mi ripropongo altri incontri perchè credo nell’importanza dell’informazione, dell’ascolto. Quello che posso sostenere senza tema di smentite è che da consigliere comunale di opposizione ho costantemente cercato di interessarmi, occuparmi delle problematiche della comunità tutta, con le mie povere forze ed i miei limiti ho cercato di stare tra la gente, sulla strada, in centro come in periferia, varcare la soglia di esercizi pubblici ed attività commerciali, farmi parte diligente quando ricevo segnalazioni, lamentele, suggerimenti utili. Insomma credo di non essere piovuto dal cielo solo perchè ci sono le elezioni, o per ambizioni personali. Credo che la coerenza non possa essermi addebitata a difetto. Semmai ho bisogno di trovare altri cerialesi animati da amore per il paese ed in questi anni di vita amministrativa anch’io ho imparato senza mai divorziare dall’impegno di essere stato eletto non come uomo di parte, semmai senza interessi personali o trasversali da difendere. E non sono certamente l’unico”.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Tra tre giorni è Natale, e fare gli auguri a tutti penso sia un atto di cortesia e rispetto e condivisione della vita che rinasce, e aggiungo: che rinasca più rigorosa e viva degli anni precedenti. Vivere con partecipazione totale gli eventi  è il più bell’augurio che si possa fare, insomma dare un buon esempio di compartecipazione. Allora auguro a tutti i cerialesi, nessuno escluso, buone feste. Che peccato stamattina mentre passavo in Comune per porgere gli auguri ai dipendenti ho notato una netta divisione tra semplici dipendenti (operai e impiegati) che festeggiavano in sala consiglio tra loro, mentre  al piano di sopra dirigenti e amministratori brindavano al Natale in disparte. Insomma, la natività che dovrebbe unire, a Ceriale faceva eccezione: separava!  Ognuno era arroccato nel proprio fortino. A me non importa sapere cosa sia successo e cosa ha provocato questa separazione, anche se penso di saperlo. Il Natale che è la nascita di Gesù figlio di Dio, insomma ciò che sta alla base, almeno in questa giornata, di offrire  un segno di pace ed affetto umano, che è integrante con la nostra religione, da noi a Ceriale anche questo semplice saluto di augurio per tutti è saltato. Ha vinto la separazione. Allora, io nel mio piccolo, rinnovo gli auguri a tutti:  Sindaco, assessori, consiglieri, operai, impiegati , dirigenti e soprattutto ai cerialesi. Voglio poi aggiungere un augurio particolare a nostri due impiegati che dopo 40 anni di servizio andranno in  pensione col nuovo anno. Queste Due ottime persone, e non lo dico tanto per dire, sono Rossin e Vallarino. Ognuno nel proprio settore si sono distinti per correttezza e  riservatezza, sempre pronti ad aiutare e stare accanto ai cittadini. Grazie a nome di tutti

Luigi Giordano


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