Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Meno tasse sull’albero di Berlusconi. C’è il premio Tassa turisti 2018? Chi si ribella e resiste. A Laigueglia l’hotel con 13 balconi


Province di Savona e Imperia: negli ultimi 30 anni hanno perso il 68 % delle strutture ricettive, alcune obsolete o situate in condomini. Molti, troppi esercizi alberghieri tradizionali hanno chiuso e chi può ha ceduto, venduto, trasformato in ‘seconde case’, lasciando senza lavoro migliaia di addetti. Ormai si può ascoltare da una voce qualificata come quella di Luciano Pasquale (presidente ligure Unioncamere) durante un convegno al Teatro del Casinò di Sanremo che “il ponente è caratterizzato da tre elementi forti: commercio, edilizia, agroalimentare ed occorre valorizzare l’export per nuove opportunità di lavoro”. Solo al quarto posto, davanti a Imperia Tv, viene citato “il turismo, altro grande motore di un sistema forte e moderno”.  Intanto c’è da segnalare una ferma presa di posizione del presidente degli albergatori di Alassio, Aurelio Macheda: “Ribadiamo nel modo più assoluto la contrarietà alla Tassa di Soggiorno o nuove tasse”. Indignato Mirco Mastroianni presidente Cia provinciale perchè gli ‘agriturismo non sono stati neppure coinvolti e a loro volta tassati”. Buona notizia da Laigueglia: finalmente lo storico e prestigioso Splendid, 4 stelle, è stato autorizzato a realizzare 13 piccoli balconi fronte mare. Ma quanta burocrazia ! Marco Scajola, assessore regionale, imperiese Doc, futuro parlamentare con le elezioni del marzo 2018, ha messo in risalto che si intravvedono i segnali di una ripresa, “mentre ci stiamo occupando di urbanistica ed edilizia che rappresentano settori trainanti dell’economia ligure e ponentina”. Ha dimenticato i suoi amici Bagni Marini  liguri sempre bisognosi di aiuto.

Sarà per tutte queste ragioni che la ‘cura’ più idonea a gratificare e rilanciare il turismo dell’ospitalità – lasciamo ogni valutazione sull’industria delle seconde case di cui la Liguria detiene dei primati anche negli ‘affitti in nero’ –  sia sfociata per la stragrande maggioranza delle cittadine costiere nell’imposizione e ritorno alla Tassa di Soggiorno come accadeva negli anni d’oro del boom di italiani e stranieri, prima un turismo di qualità, poi sempre più di massa con il progredire della rapallizzazione della fascia costiera e della prima collina, di paesi a pochi chilometri dal mare. Una crescita che di razionale, valorizzazione delle risorse ambientali, ha avuto poco o nulla, con pochi esempi di salvaguardia. Uno sviluppo oltre ogni ragionevole dimensione urbanistica ci hanno spesso ricordato personaggi illustri come il giornalista Mario Fazio, alassino, che è stato anche presidente nazionale di Italia Nostra e che ha scritto pagine  presto dimenticate, presto ignorate.

Uno sviluppo che ha avuto effetti deleteri sul dissesto idrogeologico in generale, sul settore ricettivo alberghiero che dimezzandosi ha portato alla dequalificazione dell’offerta e soprattutto è stato inesorabile clava a migliaia di posti di lavoro che non si recuperano con ‘stati di crisi’. Si è parlato di 8 – 10 mila occupati in meno nel settore hotel nella Liguria del mare che d’estate viene preso d’assalto – come illustriamo in altro servizio – dai forzati della domenica.

Uno sviluppo che al di là delle strategie di volta in volta suggerite, ha di fatto penalizzato tutto il comparto alberghiero. Se vogliamo parlare di qualità, si può fare qualche utile raffronto sulle strutture presenti nelle due principali e storiche guide alberghiere. Con località costiere neppure più presenti, oppure indicate, ma solo per ristoranti. E si faccia pure un utile paragone, raffronto, tra cosa era in tema di hotel la provincia di Cuneo 30 – 40 anni fa e cosa è oggi rispetto al ponente ligure, soprattutto. Al Savonese, all’Imperiese, le condizioni in cui è ridotto il nostro entroterra, la sorte di alberghi famigliari, anche quelli realizzati in tempi più recenti.

Il presidente Pasquale, a Sanremo, ha parlato di ‘eccellenze’, del Casinò – teatro, del ruolo di Confindustria con aziende leader nel mercato, con le realtà che hanno superato un secolo di storia, aziende con dimensioni internazionali e due operano nel ponente. C’è chi ha fatto notare inoltre che il Casinò, contribuisce a creare ricchezza ed occupazione,  volano, dando lavoro a 160 famiglie e “Confindustria resta un partner  affidabile”.

Se la lista di chi un bel giorno ha ‘gettato’ la chiave si fa per dire e chiuso l’albergo di famiglia, è molto lunga ed annovera anche personaggi più o meno conosciuti, per la cronaca sarebbe utile ascoltare anche l’editore del più diffuso giornale on line della provincia di Savona, che può vantare quote di contatti e visitatori da 60 a oltre 100 mila al giorno, il Matteo Rainisio junior. La famiglia Rainisio proprietari di un piccolo hotel sul mare, a Pietra Ligure, con spiaggia. Perchè hanno venduto ? E’ più facile e conveniente fare l’editore di provincia, raccogliere pubblicità da privati, comuni, enti, Pro Loco, associazioni, fare incassi con sagre e feste ? Abbiamo già citato la famiglia del sindaco di Alassio Canepa, la moglie il cui padre (Raimondi) gestiva tre alberghi, tutti trasformati e messi in vendita. Abbiamo citato la famiglia Vaccarezza che con Angelo Vaccarezza, capogruppo in Regione per Forza Italia, ex presidente della Provincia, ex sindaco, hanno venduto due alberghi, trasformati in alloggi e due stabilimenti balneari. Non parliamo di disonore, semmai di chi predica bene….

Di recente Il Secolo XIX Imperia e l’abbiamo già ripresa, ha dato notizia che il presidente provinciale di Federalberghi della provincia di Imperia, Igor Varnero, non ha smentito l’annuncio di vendita dell’hotel Nyala dopo che ha ottenuto la rimozione del vincolo alberghiero. Senza andare troppo indietro la sorte del Grand Hotel Moderno di Loano, realizzato dalla famiglia Ponziglione e che è stato venduto, trasformato in seconde case e il figlio Marco che è stato presidente della locale associazione di categoria (il papà Mario anche presidente provinciale) ha preferito la carriera a Milano nello studio e progettazione di uffici, centri direzionali, residenze, negozi.

Nel contesto ‘Tassa di Soggiorno’ abbiamo letto la voce  dei titolari di agriturismo da Varazze ad Andora.  Rivela Mirco Mastroianni, presidente provinciale della Cia coltivatori: “Gli enti locali non ci hanno neppure consultato per non incassare  un altro ‘no’ a questo nuovo balzello. Intanto non ci stiamo ad essere esclusi dal confronto, siamo un componente importante, meritiamo di essere coinvolti dalle amministrazioni comunali e non farci trovare di fronte al fatto compiuto, il nostro settore come confermano i numeri contribuisce  moltissimo alla voce turismo in Liguria.” E Massimo Parodi, albergatore varazzino trasferitosi ad Alassio,  mancato editore , ‘padre’ del trasloco in massa della categoria a Confindustria, lasciando Confcommercio, oggi presidente regionale  Federturimo, osserva su La Stampa: “Un balzello anacronistico che alla fine inciderà sui bilanci degli albergatori, ci sono margini per discutere e trovare alternative per un rilancio del turismo anche a vantaggio delle amministrazioni comunali.” Contrari pure i titolari di camping di Faita. Fiduciosi di far ‘congelare’ la tassa e intraprendere altre strade. E’ vero siamo ormai in clima elettorale e solitamente i politici sono sensibili alle sirene, ma la categoria alberghi e simili sono ormai in netta minoranza rispetto, ad esempio, alla potente (e temuta, ascoltata) lobby dei Bagni Marini, delle Agenzie Immobiliari. Loro fanno numero e forza unitaria nell’urna.

Resta la follia di chi pretende di ‘far cassa’ tassando i turisti e di conseguenze le categorie più coinvolte. Un brutto segnale checche ne dicano quei signori che da anni prometto il ‘rilancio’ e dovrebbero almeno avere il buon gusto di rivelare che ‘fare cassa’ è utile soprattutto quando i tassati non hanno peso elettorale. A questi punti siamo arrivati.

IL DOCUMENTO DEGLI ALBERGATORI ALASSINI

Aurelio Macheda presidente degli albergatori alassini dove il numero degli alberghi è di una unità in meno rispetto a Finale Ligure (foto Silvio Fasano)

Premesso che in data 28 novembre c.a. l’Associazione Albergatori Provinciale  ha sottoscritto un accordo che oltre a dettagliare le condizioni dell’applicazione della tassa di soggiorno ribadiva che:

  1. I Comuni di Alassio, Albenga, Loano, Toirano, Borghetto S.S., Pietra Ligure, Finale Ligure, Noli, Spotorno e Varazze, nelle persone dei loro Sindaci protempore, hanno formalmente espresso la volontà d’introdurre, ai sensi dell’art.4 del Dlgs.23/2011 e nel rispetto del Patto Strategico del Turismo in Liguria, di cui alla deliberazione n.568/2017 della Giunta Regionale, da loro sottoscritto, a partire dall’anno 2018 l’imposta di soggiorno al fine esclusivo di finanziare interventi per lo sviluppo dell’economia del turismo, concordati con le più rappresentative delle associazioni di categoria delle imprese ricettive e degli appartamenti ammobiliati ad uso turistico di cui alla lr.32/2014;
  1. i Comuni suddetti hanno altresì formalmente confermato la volontà di gestire ed applicare l’imposta di soggiorno secondo i principi dell’equità fiscale e contributiva mediante l’applicazione dell’imposta a coloro che alloggiano in tutte le tipologie di strutture ricettive ubicate nel proprio territorio, inclusi gli appartamenti ammobiliati ad uso turistico, e la pianificazione ed attuazione di concrete ed efficaci azioni di contrasto e lotta all’abusivismo;
  1. le associazioni di categoria provinciali Confesercenti Savona, Federalberghi Savona, FAITA Savona, FIMAA Savona e Unione Associazioni Albergatori della provincia di Savona e FIAIP Savona, nonostante la loro contrarietà di principio all’introduzione di nuove tasse o tariffe, inclusa l’imposta di soggiorno, più volte formalmente e mediaticamente espressa anche in forma congiunta, preso atto della volontà suddetta dei Comuni, al fine di creare i presupposti gestionali e regolamentari maggiormente utili a rendere sostenibile ed equa per le imprese e per il sistema economico l’introduzione della nuova imposta, hanno chiesto la possibilità di sottoscrivere un accordo di collaborazione, vincolante per entrambe le parti, in cui fissare i principi e le regole utili alla programmazione ed attuazione d’interventi(servizi, investimenti, infrastrutturazione, promozione ed accoglienza) per lo sviluppo e la competitività del turismo.

Rilevato che in seguito alla proficua riunione tra Amministrazione Comunale e Associazione Albergatori Alassio  del 11 dicembre c.a. sono state apportate migliorie all’accordo sottoscritto dall’associazione Provinciale .

Preso atto della percezione emersa in seguito a ciò da parte di alcuni amministratori comunali ci preme ribadire che :

a)l’associazione di Alassio  ribadisce nel modo più assoluto la propria contrarietà all’introduzione della tassa di soggiorno o nuove tasse così come testimoniato dalla massiccia presenza il Consiglio Comunale la scorsa settimana ;

b) la propria disponibilità alla costruzione di nuove politiche turistiche e conseguenti prodotti da eventualmente finanziare con eventuale tassa o contributo una volta a regime .

c) il rispetto degli impegni sottoscritti nell’accordo di sviluppo del turismo dall’associazione provinciale ribadendo quanto in premessa  .

                                                                                            Aurelio Macheda, Presidente Associazione Albergatori Alassio

INTANTO A LAIGUEGLIA IL DECANO ANGELO MARCHIANO

DOPO ANNI E’ RIUSCITO A REGALARE AI CLIENTI I TERRAZZINI

Angelo Marchiano è stato presidente locale, provinciale e ligure degli albergatori ed è titolare dell’Hotel Splendid, 4 stelle (foto Silvio Fasano)

Non pare abbia fatto notizia, eppure se visto da chi sa cosa significa poter investire nel turismo alberghiero tradizionale anche potendo realizzare solo dei terrazzini, va a merito ed onore dell’impegno, della serietà, dell’esempio del fare e lottare. E’ quanto emerge, pur senza dichiarazioni interessate, nel constatare che a Laigueglia, culla del turismo, a volte bistrattata da scelte urbanistiche e da disincentivi di fatto, a resistere come albergatori, c’è chi va quasi controcorrente. E’ il caso dell’Hotel Splendid Mare, unica struttura della cittadina presente e consigliata dalla Guida Michelin, con valenza nazionale ed internazionale. Qui in punta di piedi, il decano cav. Angelo Marchiano (è stato presidente locale, provinciale, regionale della categoria, con un grande carica di attivismo e di informazione attraverso un notiziario curato da Romano Strizioli) ha ottenuto dal Comune – era ora si direbbe – di poter offrire qualcosa di significativo e piacevole alla clientela. La realizzazione, dopo un iter abbastanza complesso per la tutela storica ed ambientale, di 13 balconi per altrettante camere con vista mare. Piccole strutture di due metri per uno, o poco più. Sono in corso di realizzazione con progetto presentato dal geometra Francesca Ardissone che in gergo tecnico ha ottenuto “la realizzazione di 13 balconi e modifica bogature”.

Una buona notizia, un plauso a chi come Marchiano, pur non avendo disdegnato un periodo di attività di imprenditore edile ed immobiliare, sulla costa, e soprattutto in quel di Casanova Lerrone, ha sempre avuto le idee chiare a proposito di ‘industria alberghiera’. Alcuni mesi fa trucioli.it l’aveva intercettato durante una delle abituali camminate sul lungomare. Alla domanda se c’è ancora qualcuno a livello regionale, provinciale che ‘chiede consigli’ alla luce della sua esperienza non ha avuto difficoltà a rispondere di no. Eppure la saggezza e l’esperienza non farebbe male a chi oggi rappresenta la categoria, ma anche a chi ha la responsabilità di fare scelte, di amministrare nel pubblico. Marchiano che pur avendo affidato alle nuove generazioni della famiglie il timone delle attività, è sempre vigile ed attento. Due anni fa aveva affidato alle stampe il libro L’Angelo del turismo scritto dal giornalista alassino Daniele La Corte. Per non dimenticare, per ricordare cosa è stato il turismo a Laigueglia, i suoi maggiori protagonisti.

La Michelin Italia nel descrivere la Splendid parla di “hotel storico ed accogliente, un soggiorno rilassante negli ambienti signorili di un edificio quattrocentesco, ristrutturato nel 1700 e poi ancora in anni recenti, che conserva il fascino di un antico passato. Camere piacevoli (40 e 2 suites), alcune si affacciano sul mare, altre sulla bella piscina”.

Laigueglia che ha saputo, tra le prime in Liguria, creare la pedonalizzazione del suo centro storico e c’è chi ricorda quanti maldipancia e reazioni ostili. Laigueglia che ha saputo dare la cittadinanza onoraria a personaggi capaci di conquistare una grande caratura nazionale, con le capacità, competenze, i traguardi ed i risultati. Pensiamo al giornalista che a Laigueglia ha comprato casa,  Giulio Anselmi, tra i principi del giornalismo italiano e dell’editoria. Laigueglia che negli anni ha scelto di investire in manifestazioni di ampio richiamo, come il Trofeo Ciclistico.

Lavori in corso all’hotel Splendid nel centro storico di Laigueglia per dotare le camere fronte mare di un terrazzino

 


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