Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli, non solo Giuseppina


La tragica vicenda della ragazzina Giuseppina Ghersi, è stata rievocata più volte durante gli ultimi 72 anni, con intendimenti e finalità tanto contrapposte che, mentre da un lato permangono grandi incertezze sui fatti e nei giudizi, dall’altro si constata ancora oggi il mancato raggiungimento della auspicata conciliazione sociale.

Sull’episodio si registrano racconti degli avvenimenti accaduti a Savona in quei lontani giorni, completamente opposti per denigrare  l’altra parte, nel cruento conflitto civile tra partigiani e fascisti.

Su questi temi a livello nazionale, ai giudizi degli storici ufficiali “consolidati”, si contrappongono in generale, quelli dei revisionisti.

Mentre è risaputo che per raggiungere la verità storica mediante onestà intellettuale, per evitare distorsioni, il metodo è quello di riferirsi alla esistente documentazione originale, conservata negli archivi di Stato e nelle altre sedi istituzionali.

Il sindaco Niccoli, il capogruppo di FI in Regione Vaccarezza, il consigliere Pollero ed l’ex sindacalista Cgil Bruno Spagnoletti, tessera Pd

D’altra parte è assodato che durante tutte le guerre “civili”le violenze, gli eccidi e ogni altra atrocità sono purtroppo sempre avvenuti, poiché il senso di umanità viene travolto dai più bassi istinti  di sopraffazione espressi dai combattenti, ferocemente contrapposti.

Tuttavia questi atti vanno condannati con fermezza e senza eccezioni, da qualsiasi parte siano stati compiuti.

Inoltre per tutte le vittime di queste barbarie, soprattutto se bambini, è lecito apporre lapidi alla memoria, per tentare di impedire il ripetersi di tali eventi tragici e vivificare nella società il senso di umanità perduto.

Per il cippo inaugurato a Noli, il Sindaco e l’Assessore hanno addotto legittime e meritevoli motivazioni umanitarie per ricordare una ragazzina “Savonese uccisa dai partigiani”, che però è “solo” una delle “ giovani vittime dell’abiezione umana” citate nella targa.

Tuttavia, vista la diffusa protesta sin dall’annuncio, mi chiedevo se non sarebbe stato meglio mirare, con  un alto e inequivocabile atto di chiarezza, alla definitiva pacificazione tra le parti,  ponendo sulla targa anche il nome di una giovane vittima egualmente significativa dei fascisti?

Così facendo, non si sarebbero prevenute anche le accuse dell’opposizione Comunale, di aver creato “situazioni di contrasto e divisione tra la popolazione nolese e non” ?

Sarebbe stato un nobile esempio, nel nome della totale equidistanza tra leopposte “fazioni della  città”, che ogni Sindaco comunque rappresenta, nel rispetto della Carica Istituzionale super partes che riveste.

Giovanni Maina


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G.Maina

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