Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Ceriale, bollette salate per l’acqua potabile
‘Ho fatto invano lo sciopero della fame’
E a Pornassio acqua più cara che in Riviera


“Cambiano le modalità di fatturazione dell’acqua e per molte famiglie è uno shock a livello economico, infatti, le fatture sono superiori  del 15% da quelle ricevute nell’anno 2015.  In questi giorni gli uffici della “ponente acque” sono stati presi d’assalto per avere informazioni.” Scrive il consigliere comunale di Ceriale Luigi Giordano. Intanto il presidente della Regione Toti scrive alla Provincia e ‘cancella’ il gestore degli acquedotti del ponente. L’ultimatum di Toti: ” Accordo per una gestione unificata  entro il 13 novembre  o commissariamento con tanto di segnalazione alla Corte dei Conti per verifica di danno erariale”. Se il Savonese è nel mirino, trucioli.it scopre che le bollette dell’acqua di Pornassio sono più care rispetto alla città. Una salasso che colpisce cittadini e aziende dove resistere è da ‘eroi’ si continua a ripetere. E Rivieracqua non è scossa solo da presunti scandali su cui indaga l’autorità giudiziaria. ULTIMA ORA – Giordano: “Il Secolo XIX scrive che il futuro candidato sindaco sostenuto da Fazio, sarà il prof. D’Acunto, volto nuovo…”. Forse dimentica che è già stato assessore per la Dc e i suoi amici sono confluiti nel Pd.

Ma che dire del potente caporogruppo di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, ex presidente della Provincia, ex sindaco di Loano, ‘protettore palese di sindaci di Comuni della Riviera, come Loano, Ceriale, Alassio, Andora, Noli, e dell’entroterra, che  in Commissione Ambiente  della Regione convoca  i primi cittadini per ripresentare la richiesta  della 3° Ato, mentre il suo presidente scrive al presidente della Provincia e impone all’ambito unico della fascia costiera e primo entroterra.

Torniamo alla presa di posizione di Luigi Giordano, consigliere di minoranza ed ex candidato sindaco. Scrive: “Si tratta, tra l’altro, di fatturazioni trimestrali, dove si pagherà oltre l’importo fatturato, anche il  servizio postale per quattro volte, tanto quante sono le bollette nell’arco dell’anno, la rateazione si poteva farla solo su richiesta dell’utente. (La Ponente Acque nata dalla fusione di due società), da un anno opera  sul nostro territorio  come 3 ATO.  Ha avuto anche la bocciatura della Corte Costituzionale come terzo ATO ottimale.  Oggi, al più presto, prima di un’eventuale commissariamento, la Regione Liguria dovrà esprimersi  a ragion veduta se resistere alla sentenza della Corte Costituzionale per rimanere dove siamo, cioè il terzo Ato, o se entrare di diritto nel secondo ATO o andare con Imperia, o la quarta  ipotesi, la più convincente e più vicina ai cittadini, formare un unico ATO  con un consorzio di comuni di tutta la provincia di Savona, gestita da una azienda speciale con diritto pubblico.

Ma cosa è successo? Il Comune di Ceriale ha sempre provveduto alla lettura dei contatori una volta  all’anno, emettendo fattura normalmente a marzo su consumi effettivi o  stimati. Oggi è cambiato tutto . La carta dei servizi, (da rivedere), impone anche il servizio a pagamento di un’eventuale uscita degli operatori della Ponente Acque per la chiusura di una valvola in caso di guasto.
Io sono stato uno dei fautori dell’acqua pubblica, insieme al Comitato acqua abbiamo anche fatto uno sciopero della fame, affinché, la volontà dei cittadini italiani che si era espressa con la vittoria referendaria per l’acqua pubblica fosse mantenuta, ed è stato così solo in parte. Il futuro non è certamente roseo.
Albenga, che fa parte del terzo ATO, ma attualmente con gestione privata fino a fine contratto, dovrà passare nel nostro consorzio, Stato e Regione permettendo, e naturalmente anche i ricorsi dei privati fatti a suo tempo. Il grosso debito di Albenga, nei confronti dell’attuale privato che gestisce il servizio idrico (Gruppo Enrile), probabilmente verrà spalmato su tutti i comuni, compreso il nostro e allora la bolletta lieviterà maggiormente per tutti. Ci sono molte cose da rivedere, ma possiamo solo farlo con l’aiuto di tutti i cittadini. L’acqua impone un sacrificio e un coinvolgimento totale. Abbiamo vinto un referendum nazionale e la scelta dei cittadini dovrà essere rispettata! Insomma le società pubbliche non devono essere un rifugio politico, ma un vero servizio al cittadino.
Luigi Giordano, consigliere comunale di minoranza

CERIALE UN’UNICA LISTA IN GIOCO – E’ di oggi la notizia sul quotidiano il “SECOLO XIX” di due possibili candidature per il centro destra di Ceriale: D’Acunto e Revetria, anche se la notizia era già sulla bocca di tutti da tempo; D’Acunto , contrariamente a quello che dice il giornale ha già fatto politica a Ceriale in veste di assessore alla Cultura negli anni 90, di nuovo, ha ben poco, se non il fatto d’essere appartenuto sempre all’area democristiana come la sua preparazione culturale e politica vuole, dove una parte di quell’area è poi confluita nel PD attuale; Revetria, brava persona, avanti con l’età, ed è per questa sua esperienza che potrebbe mettere d’accordo tutti , lo dice lo stesso Vaccarezza, dove traspare dall’articolo  una rottura proprio per le caratteristiche opposte dei  due possibili candidati. Lo stesso Fazio pur essendo stato l’eredi di Revetria punta su D’Acunto come suo successore lasciando intendere, almeno dai giornali, la vistosa falla venuta a crearsi con gli stessi suoi componenti di giunta dove l’attuale sindaco non riesce a riconoscere nessuno di loro  come  suo successore, probabilmente ciò è dovuto alla presa di posizione dei suoi consigliere quando si sono costituiti parte civile nel processo della T1, dove, ci tengo a precisare che Fazio e Revetria ne sono usciti completamente estranei ai fatti. Per quanto mi riguarda, noi dell’area opposta, anche se crediamo, e credo, che Ceriale non abbia bisogno di correnti partitiche, ma di gente di qualsiasi appartenenza politica, purché  siano guidati dalla passione e dall’amore, due principi indispensabili per amministrare, poiché i conflitti non sono mai esterni a noi, ma dentro  ognuno di noi. Già dalla prossima settimana abbiamo un calendario fitto di incontri con tutte le forze politiche e rappresentative del paese per formare un’unica lista che si metta in gioco. Le prerogative ci sono tutte.

Luigi Giordano

SE A PORNASSIO LE BOLLETTE SONO PIU’ CARE CHE A SAN LORENZO AL MARE  CON RIVIERACQUA
Fa rilevare un imprenditore agricolo del paese: “Ho scoperto e credo di non sbagliare che consumando 18 mc di acqua a Pornassio paghiamo 30 euro, a San Lorenzo al Mare, ma non è un’eccezione, si paga 20 €. Le spese fisse, inoltre, sono assai inferiori”. Una follia, viene da dire.  Il sindaco che è stato riconfermato senza rivali e la coesione è sempre più produttiva che le divisioni quando si amministra con disinteresse personale e con il rigore morale purtroppo non frequente come dimostrano ogni giorno di più centinaia di inchieste, arresti, dimenticando che non si può confondere la verità giudiziaria, con quella storica dei fatti accaduti.
C’è da dire che il caso in questione viene sollevato a Ponti di Pornassio – di cui trucioli.it ha pubblicato diversi articoli come documenta l’archivio -, il paese non è certamente povero di risorse idriche, le vasche di raccolta sono  pure vicino e la rete dell’acquedotto non ha ancora compiuto dieci anni.  Tra l’altro, le bollette anche nell’entroterra sono diventate bimestrali, dunque corredate di tutte le spese fisse, rispetto alle bollette annuali del passato. Risultato immediato per le tasche dei cittadini: una media, chi più e chi meno, maggiorata del 200% rispetto a prima.
Eppure non se ne parla, nessuna rimostranza, tacciono i media più autorevoli, la firma di prestigio della Provincia di Imperia (il caporedattore di Imperia Tv, Andrea Pomati, collaboratore de La Stampa e Il Secolo XIX, l’opinion leader più ascoltato e salottiero dei dibattiti politici);  zitti  sindaci, consiglieri di maggioranza e opposizione.  Nessuno dubita ci sia dietro ‘politica e affari,’  cascet pubblicitari, semmai scarsa sensibilità nei confronti di un bene primario quale è l’acqua. Per chi fatica ad arrivare a fine mese, ma anche chi ha un’azienda e non fa i salti mortali, non trova manna che cade dal cielo. Non conosciamo e chiediamo scusa ai lettori quali siano i Comuni della Provincia che hanno aderito alla ‘gestione’ Rivieracqua.
LEGGERE LA SEQUENZA DELLE BOLLETTE PER CREDERE CIO’ CHE APPARE INCREDIOBILE O PARADOSSALE
 


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