Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albissola, collezione di lattine da museo
E Plaka dall’Albania sulla nave tra i migranti


Ylli Plaka il mattatore, giovedì 5 ottobre, alla Fornace Alba Docilia di Albissola Marina. Una serata dedicata a lui (e al tema dell’integrazione) per celebrare il successo della sua mostra, che chiuderà domenica 8. Da venerdì 13, in Fornace, nuova esposizione, protagonisti l’olio e i suoi contenitori. Il titolo: ‘Arte e storia nella prestigiosa collezione di lattine di Tiziana Guatelli’ che ha raggiunto anche la California.

Ylli Plaka storia di un migrante dall’Albania a bordo di una nave

Una ‘Serata in Fornace’ con Ylli Plaka. Giovedì 5 ottobre, alle ore 21, alla Fornace Alba Docilia, nel centro storico di Albissola Marina, e vuole essere, nei fatti, il degno epilogo di una mostra, dal titolo ‘Ylli Plaka, uno di noi’, che si concluderà domenica 8 ottobre e che, nel mese di esposizione, ha fatto registrare tantissime visite e unanimi consensi. Plaka, 51 anni,  racconterà la sua arte, che parte da una solidissima base di studio nella sua Terra d’origine, l’Albania e poi si sviluppa in Italia, ma soprattutto in Liguria e nel Savonese, ma avrà anche l’occasione per parlare di sé come persona, dopo l’arrivo in Italia nel 1991,  su una di quelle navi che segnarono il primo flusso migratorio portando clamorosamente alla ribalta un problema che poi è cresciuto negli anni in maniera esponenziale.

Per quello che ha fatto negli oltre 25 anni da italiano, per Plaka si può ben parlare di completa integrazione. E sarà lui direttamente a testimoniarlo in un racconto fatto di esperienze artistiche, ma inevitabilmente anche di sensazioni e di emozioni personali. La serata sarà così una delle ultime occasioni per visitare la mostra in corso alla Fornace Alba Docilia; poi resterà solo il successivo week end, sabato 7 e domenica 8 ottobre, orario 10-12 e 17-19. In occasione delle aperture si può visitare, come sempre, la mostra permanente ‘I Macachi – Il presepe di Albisola’.

Da metà ottobre, nuova esposizione: venerdì 13 sarà inaugurata ‘Arte e storia nella prestigiosa collezione di lattine di Tiziana Guatelli’, che resterà aperta fino a domenica 12 novembre. L’evento, organizzato dall’Associazione culturale Arte Doc, a cura di Simona Poggi e Daniela Lauria, approfondirà il legame tra la Liguria e gli imballaggi  per il confezionamento dell’olio d’oliva, ripercorrendo le fasi salienti dai contenitori in terracotta alle lattine di banda stagnata litografata che decretarono un nuovo e proficuo rapporto tra arte e industria nella nostra Regione alla fine dell’Ottocento. Intanto, il giovedì, alle 17, proseguono gli incontri di ‘Inuetta’, l’oretta a tema libero dedicata al dialetto. Si lavora su due temi: uno legato al ‘Progetto streghe’, che l’Associazione ‘La Fornace’ sta portando avanti, l’altro alla selezione di testi in dialetto a tema natalizio per una recita prevista nel mese di dicembre.

LA MIA STORIA FIN DA BAMBINA

di Tiziana Guatelli

Tiziana e il marito Riccardo Guatelli

Sono sempre stata attratta, fin da bambina, dai colori e dalle immagini delle scatole in latta e questa passione ha accompagnato tutta la mia vita. Poi, dopo l’incontro con mio marito Riccardo Guatelli, erede di una delle storiche aziende produttrici di latte d’olio di Imperia, questo interesse è andato aumentando. È per questa ragione che abbiamo deciso di realizzare, nel 2006, nell’entroterra di Imperia, all’interno di un frantoio del XVII secolo il Museo della latta d’olio.

Nella nostra avventura siamo stati affiancati da molti amici che hanno voluto condividere con noi questa passione: gli eredi della famiglia Renzetti che ci hanno donato un buon numero di pezzi, la dottoressa Daniela Lauria che, coadiuvata da Antonella Tallone, ha studiato e catalogato la collezione che attualmente consta di ben 6000 imballi.

Il prestigio della nostra raccolta sta nel fatto che si tratta dei primi cliché che dovevano servire come riferimento per la tiratura dell’intera produzione che costituiscono una chiara testimonianza di come, a cavallo tra Ottocento e Novecento, in Liguria, in particolare nella città di Imperia, a seguito dell’incremento della produzione dell’olio di oliva, sorsero stabilimenti che fornivano imballaggi in banda stagnata litografata per l’industria esportatrice italiana.
Le lattine di olio erano destinate sia alle famiglie, ma soprattutto agli emigrati, i quali, giunti nel nuovo paese, richiedevano questo fondamentale ingrediente della cucina italiana. Nostalgici della patria, non si accontentavano della solita latta, la volevano bella e decorata con i simboli dell’Italia.
Anche il famoso regista premio oscar Francis Ford Coppola, grande appassionato di storia dell’emigrazione italiana, venuto a conoscenza della nostra collezione, ne ha voluto alcuni pezzi che ha collocato in California presso la sua tenuta di Napa Valley e ogni anno sono visitati e apprezzati da moltissime persone. Pertanto mi sento di affermare con grande orgoglio che la nostra collezione aggiunge un originale ma importante tassello nella storia dell’emigrazione italiana nel  mondo.
Il Presidente
Tiziana Guatelli

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