Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Tra paradossi solo me ne vado per la città
Storie di vita e ospedali a Savona e Albenga


La giornata è troppo bella, quasi estiva, per rimanere tra le quattro mure ed attaccato ad un computer. Pure il mio gatto Ringo, che si siede sempre accanto nella sua copertina mentre scrivo, mi consiglia di uscire, possibilmente staccando anche il cellulare. Leggi anche il commento di un medico.

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Si, è il momento di trascorrere un paio d’ore lontano dai problemi, dallo stress, dall’ansia e di godersi un paio d’ore al sole, possibilmente sulla riva del mare. Ma, essendo alla metà del viale che conduce alla spiaggia, mi ferma un signore, Raimondo Bongiovanni che vuole assolutamente parlarmi di uno dei tanti disguidi sanitari: <Te la spiego in breve – afferma- il 20 settembre dell’anno scorso ho effettuato una visita chirurgica all’Ospedale S.Paolo e i sanitari mi hanno consigliato l’intervento per un’ernia inguinale. Consegnandomi il referto mi dissero che sarei stato chiamato entro un termine massimo di 60 giorni. Trascorsi due mesi, e non avendo ricevuto telefonate, mi sono fatto vivo io e la risposta è stata che dovevo attendere altri due mesi. Passati altri 60 giorni e non avendo ottenuto nessuna risposta richiamo e mi sento dire che questo tipo d’intervento all’Ospedale S.Paolo è sospeso. Ma non finisce qui perchè mi sono anche sentito dire che se i dolori si fossero accentuati dovevo recarmi al Pronto Soccorso e da qui stabilire se intervenire o meno d’urgenza>.

Saluto il mio amico, faccio due passi e mi ferma la signora Lorena che, insieme al marito, gestisce il bar Dlf ad Albenga: <Ho visto che su Trucioli hai scritto dei pini tagliati. Ma vuoi sapere il paradosso? Hanno tagliato dei pini salvi e lasciato stare quello vicino alla Stazione perchè qui non è possibile intervenire se non c’è una delibera delle Ferrovie dello Stato. Mi sa che lo prenderò in testa io…..>.

Finalmente raggiungo la spiaggia e mi godo qualche minuto di pausa. Sulla spiaggia, in vista della nuova stagione, lavora Silvana che gestisce uno stabilimento con il marito: <Sono disperata, lo sai che hanno tolto il bus navetta che collega le vie principali della città con l’Ospedale? Io devo fare delle terapie, mio marito sta lavorando e a me toccherà ogni giorno andarci in taxi>. Silvana me ne racconta pure un’altra: <Ma sai la storia bella? Il bar ex Sati, quello storico conosciuto per la vendita dei biglietti, non può vendere nessun biglietto dei pullman. E la mia amica che lo ha preso in gestione è sull’orlo di una crisi di nervi>.

E’ora di rientrare e mi sono accorto che, come un vecchio scriba di tempi andati, ho raccolto tante notizie girando un paio d’ore per la città. Forse per trovare qualche bella storia domani mattina uscirò di nuovo, munito di taccuino. Sempre che Ringo, abbandonato per una mattinata, non mi faccia il muso

Guglielmo Olivero

IL COMMENTO DI UN MEDICO 

In un Ospedale di un Capoluogo di Provincia qual è Savona abbiamo un doppio rinvio per un intervento di ernioplastica inguinale, che potrebbe essere eseguito tranquillamente in elezione, con minimi disagi per il Paziente, invitato ad attendere un eventuale strozzamento, i quali andrà, necessariamente, operato d’urgenza, con tutti i rischi che questa procedura comporta e sempre che, in allora, esistano ancora servizi universali d’urgenza. Da un punto di vista deontologico, quanto accaduto è condannabile senza riserve, tuttavia, i Medici non sono più soggetti solamente a quella morale da cui deriva il codice deontologico, ma a leggi o, peggio, ordini di servizio provenienti da personale amministrativo interessato, dietro mandato conferito dai soliti noti, al mero pareggio dei conti economici, come se la salute e la vita dell’Uomo non contasse nulla di fronte alle barbare leggi dell’economia e del mercato. In un Ospedale di rango superiore, sempre in Italia, d’estate siamo arrivati a sospendere certi interventi per patologie apparentemente lievi ed a ridurre i posti letto per i ricoveri per dettato amministrativo semplicemente perché il personale è insufficiente e, causa turni di ferie e l’omnipresente spettro del risparmio, ad alcuni Pazienti viene negata la necessaria.

Quanto segnalato invece a proposito dei biglietti di viaggio valevoli sull’autobus rappresenta un disagio seppure di minore entità, nondimeno, desta scalpore l’aver interrotto la distribuzione in un esercizio che la effettuava da lungo tempo.

Roberto Borri  (medico e ingegnere)

 


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Guglielmo Olivero

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