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Al Rotary di Alassio il ‘progetto Isnardi’: filiera tecnologica produttiva da scarti olivicoli della piana del Centa e imperiese


Una novità per gli olivicoltori, frantoiani sul fronte dell’energia pulita, dell’innovazione, dello sviluppo. E’ stato presentato al Rotary Club di Alassio dal Presidente del Consorzio Ingauno Energia Pulita, Enrico Isnardi, il progetto per la creazione di combustibile dagli scarti della produzione olivicola.

 

Il presidente del Rotary Filippo Bonfiglietti e Enrico Isnardi

COMUNICATO STAMPA – Nella riunione del Rotary di Alassio, presso l’hotel dei Fiori, su invito del Presidente, ing. Filippo Bonfiglietti, il Presidente del Consorzio Ingauno Energia Pulita, Enrico Isnardi, ha presentato il progetto, cofinanziato dalla Unione Europea, per la creazione di un impianto che crea combustibile (pellet) dagli scarti della produzione olivicola. Questo progetto che può contribuire a ridare energia all’economia della piana albenganese; RIFIUTO=RISORSA l’inequivocabile titolo del progetto.

Alla presenza dei soci del club Rotary di Alassio il presidente del Consorzio ingauno ha illustrato nei dettagli il nuovo progetto del Consorzio, da tempo impegnato nella piana ingauna per la diffusione delle energie rinnovabili, che partirà a breve anche grazie al benestare della Regione Liguria e il co-finanziamento attraverso il bando “ricerca e innovazione” del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.

Vogliamo realizzare una filiera tecnologico-produttiva innovativa per la valorizzazione energetica di quello che oggi è considerato un rifiuto di difficile e costoso smaltimento: gli scarti di ramaglie di ulivo e di lavorazione di frantoio.” Ha spiegato Enrico Isnardi, Presidente del Consorzio. “Otterremo un pellet a chilometro zero, economico e totalmente naturale che potrà essere utilizzato anche per il riscaldamento delle serre nei mesi invernali.”

Nella pianura del fiume Centa e nel suo immediato entroterra, così come in alcune valli dell’Imperiese”, prosegue “è concentrata la quasi totalità della produzione olivicola ligure, il legno di ulivo ha la più alta resa calorica di qualsiasi altro legname ma, finora, i residui delle potature degli ulivi sono stati considerati dalle aziende olivicole inutili e scomodi rifiuti così, come la sansa, il percolato e le acque reflue derivanti dalla frangitura per i frantoi. Il nostro progetto creerà un’economia circolare in grado di ridare vita a questi sottoprodotti, agevolare le aziende e gli agricoltori e creare nuovi posti di lavoro, sia nella filiera di produzione che nell’indotto. Il nostro Consorzio, infatti, non si limiterà alla produzione del pellet ma, con l’ausilio di personale specializzato, recupererà il materiale negli uliveti, si occuperà della potatura degli alberi, recupererà lo scarto derivante dalla frangitura presso i frantoi e, dopo un primo periodo di avviamento, potrà occuparsi anche di smaltire altri tipi di legname che, ad oggi, non trovano altra ricollocazione se non in discariche autorizzate”.

Inutile dire” ha proseguito Isnardiche tutta la filiera è stata ideata per essere a basso impatto ambientale e le fonti rinnovabili garantiranno buona parte dell’energia necessaria al ciclo produttivo.” 

Nella speranza che questo progetto possa anche diventare un virtuoso punto di riferimento, il Consorzio pensa al futuro, sta, infatti, prendendo i primi contatti con l’Istituto Agrario e con l’ITIS di Albenga per coinvolgere gli studenti in laboratori e percorsi formativi.

Il presidente Enrico Isnardi ha anche presentato ai soci del Rotary il piano finanziario per un progetto che è già realtà, e che a breve vedrà I primi risultati con l’avviamento della centrale di produzione.

Al termine della presentazione, dopo la interessante presentazione di questo progetto, al Presidente Isnardi è stato consegnato il caratteristico piatto delle ceramiche albisolesi rappresentante la Cappelletta di Alassio con il logo del Rotary Club di Alassio.


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